Teologia/Funzione degli ammonimenti nel Nuovo Testamento: differenze tra le versioni

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# '''Galati 6:7''' – «Non vi ingannate: Dio non si lascia beffare. Quello che l’uomo semina, quello raccoglierà.»  → Un avvertimento a non prendere alla leggera la vita cristiana.
# '''Galati 6:7''' – «Non vi ingannate: Dio non si lascia beffare. Quello che l’uomo semina, quello raccoglierà.»  → Un avvertimento a non prendere alla leggera la vita cristiana.


=== Conclusione semplice: ===
=== Conclusione ===
Gli ammonimenti della Bibbia '''non servono a spaventare''', ma a '''risvegliare, correggere e custodire''' i veri credenti, proprio come un pastore chiama le sue pecore quando si allontanano. Se il cuore è aperto, l’ammonimento produce frutto; se è chiuso, mostra la sua durezza.
Gli ammonimenti della Bibbia '''non servono a spaventare''', ma a '''risvegliare, correggere e custodire''' i veri credenti, proprio come un pastore chiama le sue pecore quando si allontanano. Se il cuore è aperto, l’ammonimento produce frutto; se è chiuso, mostra la sua durezza.
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*[[Teologia/Funzione degli ammonimenti nel Nuovo Testamento/Scheda didattica|'''Scheda didattica''']]
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Ritorno


Funzione degli ammonimenti nel Nuovo Testamento

Perché gli ammonimenti di Dio servono a preservare gli eletti

Uno dei grandi malintesi del nostro tempo riguarda il modo in cui gli ammonimenti contenuti nella Scrittura devono essere intesi nella vita della Chiesa. Questi ammonimenti—che si trovano non solo nei Vangeli, ma sono presenti in tutto il Nuovo Testamento—non sono rivolti a sconosciuti - esterni alla comunità. Sono diretti a comunità cristiane reali, a persone che ascoltano la predicazione della Parola, partecipano ai sacramenti e professano la loro fede in Cristo.

Questi avvertimenti non sono ipotetici. Sono concreti e si rivolgono alla Chiesa visibile, quella in cui grano e zizzania crescono insieme, in cui pecore e capri possono sembrare indistinguibili all’occhio umano. E qui molti non colgono un punto fondamentale: la Parola di Dio, anche nei suoi ammonimenti, è un mezzo di grazia.

Quando gli eletti ascoltano questi avvertimenti, non li deridono e non si induriscono; tremano, prestano attenzione e perseverano. Le pecore di Cristo riconoscono la sua voce, anche quando li rimprovera, e lo seguono. Così, l’ammonimento diventa uno strumento nelle mani del Buon Pastore, che impedisce al suo gregge di smarrirsi.

Ma la stessa Parola che intenerisce, può anche indurire. Quando i non rigenerati ascoltano questi avvertimenti, possono irritarsi, ignorarli o rifiutarli. Col tempo, possono anche allontanarsi del tutto—non perché l’avvertimento abbia fallito, ma perché ha compiuto la sua funzione: ha rivelato che la loro fiducia non era veramente riposta in Cristo, ma nelle loro opere, nelle loro appartenenze o nei loro sentimenti.

Perciò non dobbiamo trattare gli avvertimenti biblici come se minacciassero l’assicurazione del vero credente. Al contrario—sono uno degli strumenti con cui Dio preserva coloro che gli appartengono. La stessa voce che dice: «Io do loro la vita eterna, e non periranno mai» dice anche: «Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo» (Giovanni 10:28; Ebrei 3:12).

Gli avvertimenti non sono una minaccia alla grazia—sono grazia. Chiamano gli eletti alla vigilanza e smascherano coloro che non hanno mai veramente confidato in Cristo. Le pecore continuano a seguire perché il Pastore continua a chiamare—anche attraverso i suoi ammonimenti.

Spiegazione

Il testo vuole chiarire che gli avvertimenti presenti nella Bibbia non sono minacce punitive, ma espressioni della grazia di Dio. Servono a mantenere svegli e fedeli coloro che appartengono veramente a Cristo e a smascherare coloro che, pur essendo parte della comunità visibile, non hanno una fede autentica.

Idee chiave semplificate:

  • Gli avvertimenti sono rivolti ai credenti: non sono per il “mondo esterno”, ma per chi frequenta la chiesa, ascolta la Parola, riceve i sacramenti e professa la fede.
  • Non sono ipotetici, ma reali: avvertono perché nella comunità ci possono essere anche persone non veramente rigenerate.
  • Per gli eletti, questi ammonimenti fanno bene: li fanno riflettere, li aiutano a restare saldi, a evitare il peccato e a perseverare.
  • Per i non rigenerati, gli ammonimenti rivelano che la loro fede era superficiale o falsa.
  • Dunque, ammonire è un atto d’amore: è il Pastore che parla alle sue pecore per non farle smarrire.

Esempi di ammonizioni nel Nuovo Testamento:

  1. Ebrei 3:12 – «Badate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo che vi allontani dal Dio vivente.» → È un avvertimento diretto ai "fratelli", ai membri della comunità.
  2. Matteo 7:21 – «Non chiunque mi dice: "Signore, Signore" entrerà nel regno dei cieli...» → Avverte che non basta una professione verbale della fede.
  3. 1 Corinzi 10:12 – «Chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere.» → Esorta all’umiltà e alla vigilanza anche tra i credenti.
  4. Apocalisse 3:16 – «Poiché sei tiepido... sto per vomitarti dalla mia bocca.» (alla chiesa di Laodicea) → È un rimprovero rivolto a una chiesa intera, che mostra come il pericolo spirituale sia reale anche per chi è "dentro".
  5. Galati 6:7 – «Non vi ingannate: Dio non si lascia beffare. Quello che l’uomo semina, quello raccoglierà.» → Un avvertimento a non prendere alla leggera la vita cristiana.

Conclusione

Gli ammonimenti della Bibbia non servono a spaventare, ma a risvegliare, correggere e custodire i veri credenti, proprio come un pastore chiama le sue pecore quando si allontanano. Se il cuore è aperto, l’ammonimento produce frutto; se è chiuso, mostra la sua durezza.