Ecclesiologia/A proposito del non andare in chiesa: differenze tra le versioni

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== A proposito del “non andare in chiesa” ==
== A proposito del “non andare in chiesa” ==
I benefici umani e spirituali del far parte di una comunità cristiana locale sono indubitabili e fondati biblicamente. Accade però che certe comunità cristiane degenerino in errori e nell'autoritarismo tanto da costringere in vario modo i credenti a parteciparvi. E' così che oggi molte chiese oggi fanno uso di ricatti basati su '''paura, senso di colpa e manipolazione psicologica per tenere le persone intrappolate nei loro sistemi istituzionali''' - cosa che Gesù non ha mai istituito - e raccontando pericolose bugie su cosa succede ai cristiani che scegliessero di non frequentare regolarmente funzioni religiose organizzate e servizi.
I benefici umani e spirituali del far parte di una comunità cristiana locale sono indubitabili e fondati biblicamente. Accade però che certe comunità cristiane degenerino nell'autoritarismo e in ingannevoli pretese. E' così che oggi molte chiese oggi fanno uso di ricatti basati su '''paura, senso di colpa e manipolazione psicologica per tenere le persone intrappolate nei loro sistemi istituzionali''' - cosa che Gesù non ha mai istituito - e raccontando pericolose bugie su cosa succede ai cristiani che scegliessero di non frequentare regolarmente funzioni religiose e iniziative da esse organizzate.


Se vi siete mai sentiti sotto pressione a unirvi a una chiesa o vi hanno detto che la vostra salvezza dipenda obbligatoriamente dall'appartenenza ad una comunità cristiana locale, si tratta di "favole" e dovete piuttosto ascoltare la verità biblica che vi libererà da una schiavitù religiosa. La Bibbia avverte in 2 Timoteo 4:3-4 "''Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina, ma per prurito di udire si accumuleranno dottori secondo le proprie voglie, distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole”''.
Se vi siete mai sentiti sotto pressione a unirvi a una chiesa o vi hanno detto che la vostra salvezza dipenda obbligatoriamente dall'appartenenza ad una comunità cristiana locale, si tratta di "favole" e dovete piuttosto ascoltare la verità biblica che vi libererà da una schiavitù religiosa. La Bibbia avverte in 2 Timoteo 4:3-4 "''Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina, ma per prurito di udire si accumuleranno dottori secondo le proprie voglie, distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole”''.


In questo articolo esporremo '''cinque pericolose bugie che le chiese talora raccontano ai cristiani''' riguardo alla mancata partecipazione regolare alle loro funzioni religiose, menzogne che contraddicono le Scritture e mantengono i credenti intrappolati nella dipendenza istituzionale piuttosto che godere della libertà che Cristo ci ha donato. Alcune di queste bugie implicano la salvezza stessa, altre creano false gerarchie spirituali e molti fanno uso della manipolazione finanziaria per controllare la vita delle persone. Mostreremo i modi più scioccanti che le chiese fanno talora uso, '''la manipolazione emotiva e l'abuso spirituale''', per mantenere il controllo sulle persone che vogliono semplicemente seguire Gesù in modo autentico e non acritico.
In questo articolo esporremo '''cinque pericolose bugie che le chiese talora raccontano ai cristiani''' riguardo alla mancata partecipazione regolare alle loro funzioni religiose, menzogne che contraddicono le Scritture e mantengono i credenti intrappolati nella dipendenza istituzionale piuttosto che godere della libertà che Cristo ha donato ai Suoi. Alcune di queste bugie implicano la salvezza stessa, altre creano false gerarchie spirituali e molti fanno uso della manipolazione finanziaria per controllare la vita delle persone. Mostreremo i modi più scioccanti che le chiese fanno talora uso, '''la manipolazione emotiva e l'abuso spirituale''', per mantenere il controllo sulle persone che vogliono semplicemente seguire Gesù in modo autentico e non acritico.


=== Il timore di perdere la salvezza ===
=== Il timore di perdere la salvezza ===
La prima pericolosa menzogna che molte chiese usano per controllare le persone attraverso la paura è la perdita della loro salvezza eterna. È la menzogna più pericolosa: le chiese dicono che non frequentare una chiesa implica la salvezza stessa. È il falso insegnamento che non puoi essere veramente salvato o mantenere la tua salvezza senza unirsi ad una chiesa organizzata e sottometterti alle loro autorità istituzionali. Molte denominazioni insegnano esplicitamente che l'appartenenza alla chiesa sia essenziale per la salvezza sostenendo che devi essere battezzato dai loro pastori, confermato dai loro vescovi o seguire i loro specifici sacramenti per garantirti la vita eterna. Questa dottrina manipolatrice contraddice direttamente il chiaro insegnamento biblico che la salvezza viene solo attraverso la fede in Gesù Cristo e non passa attraverso pratiche religiose, istituzioni o intermediari umani.
La prima pericolosa menzogna che molte chiese usano per controllare le persone attraverso la paura è la perdita della loro salvezza eterna. È la menzogna più pericolosa: vi sono chiese che dicono che non frequentarle pregiudica la salvezza stessa. È il falso insegnamento che non puoi essere veramente salvato o mantenere la tua salvezza senza unirsi ad una chiesa organizzata e sottometterti alle loro autorità istituzionali. Molte denominazioni insegnano esplicitamente che l'appartenenza alla chiesa sia essenziale per la salvezza sostenendo che devi essere battezzato e confermato dai loro pastori o seguire i loro specifici sacramenti per garantirti la vita eterna. Questa dottrina manipolatrice contraddice direttamente il chiaro insegnamento biblico che la salvezza viene solo attraverso la fede in Gesù Cristo e non passa attraverso pratiche religiose, istituzioni o intermediari umani.


La Bibbia afferma esplicitamente in Efesini 2:8-9 ''“Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio. Non è in virtù di opere, affinché nessuno se ne vanti”.'' Notate che la Scrittura non menziona nulla riguardo all'appartenenza formale ad una chiesa, all'affiliazione ad una denominazione o a requisiti istituzionali per la salvezza.  
La Bibbia afferma esplicitamente in Efesini 2:8-9 ''“Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio. Non è in virtù di opere, affinché nessuno se ne vanti”.'' Notate che la Scrittura non menziona nulla riguardo all'appartenenza formale ad una chiesa, all'affiliazione ad una denominazione o a requisiti istituzionali per la salvezza.  


La bandiera rossa appare quando le chiese suggeriscono che la loro particolare organizzazione detiene le chiavi della vita eterna e che i credenti che non si sottomettono alla loro autorità siano in qualche modo cristiani incompleti o addirittura non salvati. Si tratta di una manipolazione spirituale che mantiene le persone intrappolate nei sistemi religiosi per paura dell'eterna dannazione. Questa menzogna istituzionale rivela come le chiese abbiano corrotto il semplice messaggio evangelico che Gesù predicava sostituendo la fede personale in Cristo con la lealtà ad un’organizzazione e a performance religiose che in realtà ostacolano l'autentico rapporto con Dio.
La bandiera rossa appare quando le chiese suggeriscono che la loro particolare organizzazione detiene le chiavi della vita eterna e che i credenti che non si sottomettono alla loro autorità siano in qualche modo cristiani incompleti o addirittura non salvati. Si tratta di una manipolazione spirituale che mantiene le persone intrappolate nei sistemi religiosi per paura dell'eterna dannazione. Questa menzogna istituzionale rivela come certe chiese abbiano corrotto il semplice messaggio evangelico che Gesù predicava sostituendo la fede personale in Cristo con la lealtà ad un’organizzazione e a performance religiose che in realtà ostacolano l'autentico rapporto con Dio.


Quando noi esaminiamo il caso del ladrone sulla croce in Luca 23:39-43 vediamo come Gesù gli prometta il paradiso senza alcuna cerimonia battesimale, appartenenza alla chiesa o confessionale. Si potrebbe dire che questo sia “un’eccezione”. Esso, però, stabilisce il principio che la salvezza sia interamente tra una persona e Cristo e che non sia determinante il far parte di una comunità religiosa.
Quando noi esaminiamo il caso del ladrone sulla croce in Luca 23:39-43 vediamo come Gesù gli prometta il paradiso senza alcuna cerimonia battesimale, appartenenza alla chiesa o confessionale. Si potrebbe dire che questo sia “un’eccezione”. Esso, però, stabilisce il principio che la salvezza sia interamente tra una persona e Cristo e che non sia determinante il far parte di una comunità religiosa e sottoporsi ai suoi rituali o autorità.


La chiesa primitiva descritta negli Atti degli Apostoli mostra credenti salvati attraverso la semplice fede in Gesù e poi riuniti spontaneamente (ma non obbligatoriamente) ad altri credenti per la comunione fraterna. Non vi troviamo l'obbligo ad unirsi a istituzioni religiose formali con requisiti di appartenenza e strutture di controllo gerarchico come avviene nelle chiese moderne. Esse, tuttavia, hanno creato elaborati processi di adesione e dichiarazioni dottrinali e giuramenti di fedeltà che suggeriscono che la grazia di Dio sia in qualche modo dipendente da sistemi religiosi umani (qualunque siano le loro pretese) piuttosto che dall’opera compiuta da Cristo sulla croce.
La chiesa primitiva descritta negli Atti degli Apostoli mostra credenti salvati attraverso la semplice fede in Gesù e poi riuniti spontaneamente (ma non obbligatoriamente) ad altri credenti per la comunione fraterna. Non vi troviamo l'obbligo ad unirsi a istituzioni religiose formali con requisiti di appartenenza e strutture di controllo gerarchico come avviene in certe chiese moderne. Esse, tuttavia, hanno creato elaborati processi di adesione e dichiarazioni dottrinali e giuramenti di fedeltà che suggeriscono che la grazia di Dio sia in qualche modo dipendente da sistemi religiosi umani (qualunque siano le loro pretese) piuttosto che dall’opera compiuta da Cristo sulla croce.


Ancora più preoccupante, è quando i leader della chiesa insegnano effettivamente che abbandonare la loro istituzione metta a repentaglio la salvezza, il che contraddice direttamente Romani 8:38-39<ref>"Poiché io sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 8:38-39).</ref> dove Paolo dichiara che nulla potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore. Questa manipolazione fa sì che le persone si preoccupino oltremisura per la loro sicurezza eterna. '''Questo li tiene intrappolati in una dipendenza religiosa''' piuttosto che confidare nella completa redenzione di Cristo.
Ancora più preoccupante, è quando i leader della chiesa insegnano effettivamente che abbandonare la loro istituzione metta a repentaglio la salvezza, il che contraddice direttamente Romani 8:38-39<ref>"Poiché io sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 8:38-39).</ref> dove Paolo dichiara che, una volta che di tutto cuore ci siamo affidati a Lui, nulla potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore. Questa manipolazione fa sì che le persone si preoccupino oltremisura per la loro sicurezza eterna. '''Questo li tiene intrappolati in una dipendenza religiosa''' piuttosto che confidare nella completa redenzione di Cristo.


L’aspetto più distruttivo di questa menzogna della salvezza, però, riguarda il modo in cui le chiese usano la paura della dannazione eterna per impedire alle persone di scoprire come il cristianesimo autentico fiorisca anche al di fuori dei confini istituzionali e mantenendo i credenti all’oscuro sull'effettiva libertà spirituale, sul fatto che Gesù è morto per loro per la sola grazia di Dio. Queste chiese creano dottrine che suggeriscono che i cristiani non regolarmente praticanti siano spiritualmente vulnerabili in quanto non sottoposti alla responsabilità di autorità clericali o che manchino dei sacramenti essenziali necessari per la salvezza. Tutto questo contraddice la verità biblica che i credenti sono completi in Cristo (Colossesi 2:10) e che non abbiamo bisogno di nulla al di là del Suo sacrificio per avere sicurezza eterna. Questa manipolazione istituzionale viola la sicurezza stessa di Gesù nell’insegnamento in Giovanni 10:28-29<ref>"Io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre" (Giovanni 10:28-29).</ref> dove Egli promette che le sue pecore non periranno mai, che nessuno le può strappare dalla sua mano.
L’aspetto più distruttivo di questa menzogna della salvezza, però, riguarda il modo in cui le chiese usano la paura della dannazione eterna per impedire alle persone di scoprire come il cristianesimo autentico fiorisca anche al di fuori dei confini istituzionali e mantenendo i credenti all’oscuro sulla loro effettiva libertà spirituale, sul fatto che Gesù è morto per loro per la sola grazia di Dio.  


'''La salvezza dipende dal potere di Cristo e non dalla partecipazione ad una chiesa o dall'esecuzione di pratiche religiose'''. Inoltre questa menzogna impedisce ai credenti di comprendere che la chiesa primitiva prosperò per decenni senza formalità, registri di appartenenza, edifici ecclesiastici o strutture istituzionali. Il che dimostra come il vero cristianesimo riguarda il proprio rapporto con Cristo piuttosto che da un’affiliazione organizzativa. L'Apostolo Paolo non ha mai stabilito requisiti per l'appartenenza ad una chiesa, né ha suggerito che la salvezza dipenda dall'adesione a istituzioni religiose<ref>E' pur vero che i ministeri di una comunità cristiana siano di beneficio ai credenti, ma queso non è legato indiscriminatamente ad una particolare comunità istituzionale: "Ed è lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministerio, per l'edificazione del corpo di Cristo" (Efesini 4:11-12).</ref>. Egli, invece, ha fondato comunità di credenti che si sostenevano l'un l'altro mantenendo la loro fedeltà primaria a Cristo piuttosto che ad autorità religiose umane.
Queste chiese creano dottrine che suggeriscono che i cristiani non regolarmente praticanti siano spiritualmente vulnerabili in quanto non sottoposti alla responsabilità di autorità clericali o che manchino dei sacramenti essenziali necessari per la salvezza. Tutto questo contraddice la verità biblica che i credenti sono completi in Cristo (Colossesi 2:10<ref>"in lui voi avete tutto pienamente" (Colossesi 2:10).</ref>) e che non abbiamo bisogno di nulla al di là del Suo sacrificio per avere sicurezza eterna di essere riconciliati con Dio e liberati dalla condanna. Questa manipolazione istituzionale viola la sicurezza stessa di Gesù nell’insegnamento in Giovanni 10:28-29<ref>"Io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre" (Giovanni 10:28-29).</ref> dove Egli promette che le sue pecore non periranno mai, che nessuno le può strappare dalla Sua mano.


Gesù stesso ha promesso in Giovanni 6:37 che: ''“Tutto quello che il Padre mi dà, verrà a me e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori”.'' Egli non fa menzione dell'approvazione confessionale (l'ammissione formale come membri di una comunità cristiana), all’appartenenza alla chiesa o alla mediazione istituzionale. Questo dimostra che la salvezza è interamente opera di Dio attraverso fede piuttosto che da sistemi religiosi umani che rivendicano autorità sulla vita eterna<ref>Né tantomeno una cosiddetta "successione apostolica" istituzionale.</ref>.  
'''La salvezza dipende dal potere di Cristo e non dalla partecipazione ad una chiesa o dall'esecuzione di pratiche religiose''' per quanto utili possano essere. Inoltre questa menzogna impedisce ai credenti di comprendere che la chiesa primitiva prosperò per decenni senza formalità, registri di appartenenza, edifici ecclesiastici o strutture istituzionali. Il che dimostra come il vero cristianesimo riguarda il proprio rapporto con Cristo piuttosto che da un’affiliazione organizzativa. L'Apostolo Paolo non ha mai stabilito requisiti per l'appartenenza ad una chiesa, né ha suggerito che la salvezza dipenda dall'adesione a istituzioni religiose<ref>E' pur vero che i ministeri di una comunità cristiana siano di beneficio ai credenti, ma queso non è legato indiscriminatamente ad una particolare comunità istituzionale: "Ed è lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministerio, per l'edificazione del corpo di Cristo" (Efesini 4:11-12).</ref>. Egli, invece, ha fondato comunità di credenti che si sostenevano l'un l'altro mantenendo la loro fedeltà primaria a Cristo piuttosto che ad autorità religiose umane.
 
Gesù stesso ha promesso in Giovanni 6:37 che: ''“Tutto quello che il Padre mi dà, verrà a me e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori”.'' Egli non fa menzione dell'approvazione confessionale (l'ammissione formale come membri di una comunità cristiana), all’appartenenza alla chiesa o alla mediazione istituzionale. Questo dimostra che la salvezza è interamente opera di Dio attraverso fede piuttosto che da sistemi religiosi umani che rivendicano autorità o persino il monopolio sulla vita eterna<ref>Né tantomeno una cosiddetta "successione apostolica" istituzionale.</ref>.  


Questa non è l'unica menzogna che certe chiese usano per tenere le persone spiritualmente dipendenti dalle loro autorità (umane) piuttosto che sviluppare direttamente rapporto con Dio.
Questa non è l'unica menzogna che certe chiese usano per tenere le persone spiritualmente dipendenti dalle loro autorità (umane) piuttosto che sviluppare direttamente rapporto con Dio.


=== Solo la loro interpretazione “garantisce la verità”?   ===
=== Solo la loro interpretazione “garantisce la verità”?   ===
Vi sono chiese che diffondono la pericolosa menzogna che i credenti comuni non possano correttamente comprendere le Scritture senza la loro guida pastorale. Creano così dipendenza spirituale, il che contraddice la promessa biblica che ogni cristiano ha accesso diretto alla verità di Dio attraverso lo Spirito Santo. Questo insegnamento manipolatore suggerisce che la Bibbia sia troppo complessa, troppo profonda o troppo pericolosa per le persone normali da interpretare e che solo coloro che hanno frequentato accademie e seminari possiedano le competenze necessarie per comprendere la Bibbia. Vi sono pastori che esplicitamente scoraggiano lo studio personale della Bibbia sostenendo che senza di loro i credenti potrebbero cadere nell'eresia o interpretare male importanti brani senza la loro supervisione e guida istituzionale. Tuttavia questo controllo clericale viola direttamente la promessa di Gesù in Giovanni 16:13 ''“Quando sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito e vi annuncerà le cose a venire”.'' Questo dimostra che ogni credente ha un'assistenza soprannaturale per comprendere le Scritture. La bandiera rossa emerge quando le chiese  insistono sul fatto che la loro interpretazione sia autorevole, mentre scoraggiano i membri dal studiare in modo indipendente o mettano in discussione gli insegnamenti confessionali. Esse creano il tipo esatto di religione manipolatoria che Gesù condannava nei farisei, i quali che chiudevano la porta del regno dei cieli: ''“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente, poiché, né vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare”'' (Matteo 23:13). Questa dipendenza pastorale contraddice 1 Giovanni 2:20 che dichiara “Quanto a voi, avete l'unzione dal Santo e tutti avete conoscenza”. Questo elimina la necessità di intermediari tra i cristiani.
Vi sono chiese che diffondono la pericolosa menzogna che i credenti comuni non possano correttamente comprendere le Scritture senza la loro guida pastorale. Creano così dipendenza spirituale, il che contraddice la promessa biblica che ogni cristiano ha accesso diretto alla verità di Dio attraverso lo Spirito Santo<ref>"Tutte le cose che la Scrittura contiene non sono in sé stesse [sempre] chiare né evidenti per tutti. Ciononostante, tutto ciò che è necessario conoscere, credere ed osservare ai fini della salvezza, è tanto chiaramente proposto e spiegato in una parte o in un'altra delle Scritture, che non solo la persona dotta, ma anche quella incolta può giungere a comprenderlo in maniera sufficiente, avvalendosi debitamente di mezzi ordinari" ([[Confessioni di fede/Westminster/Confessione di fede/cfw01/cfw01-7|Confessione di fede di Westminster, 1.7]]).</ref>. Questo insegnamento manipolatore suggerisce che la Bibbia sia troppo complessa, troppo profonda o troppo pericolosa per le persone normali da interpretare e che solo coloro che hanno frequentato accademie e seminari o autorità autorizzate, possiedano le competenze necessarie per comprendere la Bibbia. Vi sono pastori che esplicitamente scoraggiano lo studio personale della Bibbia sostenendo che senza di loro i credenti potrebbero cadere nell'eresia o interpretare male importanti brani senza la loro supervisione e guida istituzionale. Tuttavia questo controllo clericale viola direttamente la promessa di Gesù in Giovanni 16:13 ''“Quando sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito e vi annuncerà le cose a venire”.'' Questo dimostra che ogni credente ha un'assistenza soprannaturale per comprendere le Scritture.  
 
La bandiera rossa emerge quando le chiese  insistono sul fatto che la loro interpretazione sia autorevole, mentre scoraggiano i membri dal studiare in modo indipendente o mettano in discussione gli insegnamenti confessionali. Esse creano il tipo esatto di religione manipolatoria che Gesù condannava nei farisei, i quali che chiudevano la porta del regno dei cieli: ''“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente, poiché, né vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare”'' (Matteo 23:13). Questa dipendenza pastorale contraddice 1 Giovanni 2:20 che dichiara ''“Quanto a voi, avete l'unzione dal Santo e tutti avete conoscenza”''. Questo elimina la necessità di intermediari tra i cristiani<ref>E' possibile che alcuni cristiani non comprendano e distorcano brani difficili della Bibbia, com'è scritto: ''"... il nostro caro fratello Paolo ve l'ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; e questo egli fa in tutte le sue lettere, parlando di questi argomenti; in esse ci sono alcune cose difficili da capire, che gli uomini ignoranti e instabili torcono, come anche le altre Scritture, a loro propria perdizione"'' (2 Pietro 3:15-16). Oggi, però, è possibile avvalersi di molti strumenti per verificare quanto troviamo nella Bibbia e non comprendiamo.</ref>.


La parola di Dio sull'autorità pastorale rivela che le chiese mantengono il controllo sui loro membri creando barriere artificiali alla comprensione biblica di fatto impediscono ai credenti di scoprire la verità. La Scrittura in realtà contraddice molte pratiche istituzionali e dottrine denominazionali quando i pastori rivendicano una speciale autorità interpretativa e si posizionano come tali mediatori tra Dio e i credenti, violando, per altro direttamente 1 Timoteo 2:5 “C'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo”. Il modello della chiesa primitiva mostra credenti comuni come i Bereani che avevano ricevuto il messaggio con grande entusiasmo e esaminato le Scritture ogni giorno per vedere se ciò che Paolo ha detto era vero (Atti 17:11). Notate come non avessero bisogno di un permesso pastorale o di una formazione seminaristica per verificare l'insegnamento apostolico attraverso lo studio personale della Bibbia. Le chiese moderne, tuttavia, hanno creato corsi di teologia sistematica pastorale, sistemi di consulenza e quadri interpretativi che rendono le persone dipendenti da una guida clericale piuttosto che dalla fiduciosa illuminazione dello Spirito Santo, quella che Gesù ha promesso a ogni credente.
La parola di Dio sull'autorità pastorale rivela che le chiese mantengono il controllo sui loro membri creando barriere artificiali alla comprensione biblica di fatto impediscono ai credenti di scoprire la verità. La Scrittura in realtà contraddice molte pratiche istituzionali e dottrine denominazionali quando i pastori rivendicano una speciale autorità interpretativa e si posizionano come tali mediatori tra Dio e i credenti, violando, per altro direttamente 1 Timoteo 2:5 ''“C'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo”.'' Il modello della chiesa primitiva mostra credenti comuni come i Bereani che avevano ricevuto il messaggio con grande entusiasmo e esaminato le Scritture ogni giorno per vedere se ciò che Paolo ha detto era vero (Atti 17:11<ref>''"Ora questi erano d'animo più nobile di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando tutti i giorni le Scritture per vedere se le cose stavano così"'' (Atti 17:11).</ref>). Notate come non avessero bisogno di un permesso pastorale o di una formazione seminaristica per verificare l'insegnamento apostolico attraverso lo studio personale della Bibbia. Molte chiese moderne, tuttavia, hanno creato corsi di teologia sistematica pastorale, sistemi di consulenza e quadri interpretativi che rendono le persone dipendenti da una loro guida clericale piuttosto che dalla fiduciosa illuminazione dello Spirito Santo, quella che Gesù ha promesso a ogni credente.


Ciò che èn ancora più preoccupante è il fatto che molti pastori scoraggino in realtà i profondi legami personali di studio, perché i credenti informati spesso scoprono che numerose tradizioni ecclesiastiche non hanno alcun fondamento biblico. Minacciando l'autorità istituzionale e la lealtà confessionale-- Questa dipendenza clericale, una vera e propria manipolazione, impedisce ai cristiani di sviluppare un rapporto intimo con la parola di Dio, il che produce naturalmente  
Ciò che è ancora più preoccupante è il fatto che molti pastori scoraggino in realtà i profondi legami personali di studio, perché i credenti informati spesso scoprono che numerose tradizioni ecclesiastiche non hanno alcun fondamento biblico, minacciando l'autorità istituzionale e la lealtà confessionale. Questa dipendenza clericale, una vera e propria manipolazione, impedisce ai cristiani di sviluppare un rapporto personale con la parola di Dio, il che produce naturalmente maturità spirituale, discernimento e libertà dal controllo religioso umano invasivo.


maturità spirituale, discernimento e libertà dal controllo religioso umano.
L'aspetto più pericoloso di questa menzogna dell'autorità pastorale riguarda, tuttavia, il modo in cui essa impedisce ai credenti di scoprire verità bibliche che denunciano la manipolazione della chiesa, mantenendoli spiritualmente immaturi e dipendenti da autorità umana piuttosto che crescere nella pienezza di Cristo. Le chiese creano programmi di studio della Bibbia, piccoli gruppi, programmi di studio e sistemi educativi che sembrano promuovere l'impegno nella Scrittura mentre in realtà controllano ciò che le persone imparano e limitano la loro esposizione a brani che potrebbero mettere in discussione le pratiche istituzionali o le credenze confessionali.


L'aspetto più pericoloso di questa menzogna dell'autorità pastorale riguarda, tuttavia, il modo in cui essa impedisce ai credenti di scoprire verità bibliche che denunciano la manipolazione della chiesa, mantenendoli spiritualmente immaturi e dipendenti da autorità umana piuttosto che crescere nella pienezza di Cristo. Le chiese creano programmi di studio della Bibbia, piccoli gruppi, programmi di studio e sistemi educativi che  sembrano promuovere l'impegno nella Scrittura mentre in realtà controllano ciò che le persone imparano e limitano la loro esposizione a passaggi che potrebbero mettere in discussione le pratiche istituzionali o le credenze confessionali.
Questa manipolazione viola le chiare istruzioni contenute in 2 Timoteo 3:16-17 che: ''“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”''. Notate come i credenti diventino completamente equipaggiato attraverso le Scritture, non attraverso una particolare interpretazione pastorale o mediazione istituzionale.  


Questa manipolazione viola le chiare istruzioni contenute in 2 Timoteo 3:16-17 che: ''“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”''. Notate come i credenti diventino completamente equipaggiato attraverso le Scritture, non attraverso l'interpretazione pastorale o la mediazione istituzionale. Inoltre il sistema di autorità pastorale impedisce ai cristiani di comprendere che Gesù specificamente proibì ai suoi discepoli di creare il tipo di gerarchia religiosa che caratterizza il cristianesimo moderno, comandando loro in Matteo 23:8-9 di evitare titoli religiosi e strutture di autorità perché siamo tutti fratelli: ''“Voi non vi fate chiamare: 'Maestro', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli”''. Questo lo capivano i primi credenti in modo così naturale che studiavano le Scritture insieme come pari e si correggevano a vicenda con amore. Facevano decisioni attraverso la preghiera collettiva e l'indagine biblica piuttosto che sottomettersi ai dettami pastorali o alle autorità confessionali.
Inoltre il sistema di autorità pastorale impedisce ai cristiani di comprendere che Gesù specificamente proibì ai suoi discepoli di creare il tipo di gerarchia religiosa che caratterizza il cristianesimo moderno, comandando loro in Matteo 23:8-9 di evitare titoli religiosi e strutture di autorità perché siamo tutti fratelli: ''“Voi non vi fate chiamare: 'Maestro', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli”''. Questo lo capivano i primi credenti in modo così naturale che studiavano le Scritture insieme come pari e si correggevano a vicenda con amore. Facevano decisioni attraverso la preghiera collettiva e l'indagine biblica piuttosto che sottomettersi ai dettami pastorali o alle autorità confessionali "ufficiali".


Gesù ha dimostrato questo approccio egualitario insegnando ai pescatori semplici, collettori di imposte, e gente comune a comprendere profonde verità spirituali senza richiedere una religione formale istruzione o supervisione amministrativa, dimostrando che la parola di Dio fosse accessibile a ogni credente che la accosta con fede e dipendenza dal Santo.  
Gesù ha dimostrato questo approccio egualitario insegnando ai pescatori semplici, collettori di imposte, e gente comune a comprendere profonde verità spirituali senza richiedere una religione formale, istruzione o supervisione amministrativa, dimostrando che la parola di Dio fosse accessibile a ogni credente che la accosta con fede e dipendenza da Dio.  


La guida dello Spirito piuttosto che i sistemi religiosi umani che pretendono di essere autorità interpretative sulla divina Rivelazione.
La guida dello Spirito piuttosto che i sistemi religiosi umani che pretendono di essere autorità interpretative sulla divina Rivelazione.

Versione delle 20:31, 8 giu 2025

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A proposito del “non andare in chiesa”

I benefici umani e spirituali del far parte di una comunità cristiana locale sono indubitabili e fondati biblicamente. Accade però che certe comunità cristiane degenerino nell'autoritarismo e in ingannevoli pretese. E' così che oggi molte chiese oggi fanno uso di ricatti basati su paura, senso di colpa e manipolazione psicologica per tenere le persone intrappolate nei loro sistemi istituzionali - cosa che Gesù non ha mai istituito - e raccontando pericolose bugie su cosa succede ai cristiani che scegliessero di non frequentare regolarmente funzioni religiose e iniziative da esse organizzate.

Se vi siete mai sentiti sotto pressione a unirvi a una chiesa o vi hanno detto che la vostra salvezza dipenda obbligatoriamente dall'appartenenza ad una comunità cristiana locale, si tratta di "favole" e dovete piuttosto ascoltare la verità biblica che vi libererà da una schiavitù religiosa. La Bibbia avverte in 2 Timoteo 4:3-4 "Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina, ma per prurito di udire si accumuleranno dottori secondo le proprie voglie, distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole”.

In questo articolo esporremo cinque pericolose bugie che le chiese talora raccontano ai cristiani riguardo alla mancata partecipazione regolare alle loro funzioni religiose, menzogne che contraddicono le Scritture e mantengono i credenti intrappolati nella dipendenza istituzionale piuttosto che godere della libertà che Cristo ha donato ai Suoi. Alcune di queste bugie implicano la salvezza stessa, altre creano false gerarchie spirituali e molti fanno uso della manipolazione finanziaria per controllare la vita delle persone. Mostreremo i modi più scioccanti che le chiese fanno talora uso, la manipolazione emotiva e l'abuso spirituale, per mantenere il controllo sulle persone che vogliono semplicemente seguire Gesù in modo autentico e non acritico.

Il timore di perdere la salvezza

La prima pericolosa menzogna che molte chiese usano per controllare le persone attraverso la paura è la perdita della loro salvezza eterna. È la menzogna più pericolosa: vi sono chiese che dicono che non frequentarle pregiudica la salvezza stessa. È il falso insegnamento che non puoi essere veramente salvato o mantenere la tua salvezza senza unirsi ad una chiesa organizzata e sottometterti alle loro autorità istituzionali. Molte denominazioni insegnano esplicitamente che l'appartenenza alla chiesa sia essenziale per la salvezza sostenendo che devi essere battezzato e confermato dai loro pastori o seguire i loro specifici sacramenti per garantirti la vita eterna. Questa dottrina manipolatrice contraddice direttamente il chiaro insegnamento biblico che la salvezza viene solo attraverso la fede in Gesù Cristo e non passa attraverso pratiche religiose, istituzioni o intermediari umani.

La Bibbia afferma esplicitamente in Efesini 2:8-9 “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio. Non è in virtù di opere, affinché nessuno se ne vanti”. Notate che la Scrittura non menziona nulla riguardo all'appartenenza formale ad una chiesa, all'affiliazione ad una denominazione o a requisiti istituzionali per la salvezza.

La bandiera rossa appare quando le chiese suggeriscono che la loro particolare organizzazione detiene le chiavi della vita eterna e che i credenti che non si sottomettono alla loro autorità siano in qualche modo cristiani incompleti o addirittura non salvati. Si tratta di una manipolazione spirituale che mantiene le persone intrappolate nei sistemi religiosi per paura dell'eterna dannazione. Questa menzogna istituzionale rivela come certe chiese abbiano corrotto il semplice messaggio evangelico che Gesù predicava sostituendo la fede personale in Cristo con la lealtà ad un’organizzazione e a performance religiose che in realtà ostacolano l'autentico rapporto con Dio.

Quando noi esaminiamo il caso del ladrone sulla croce in Luca 23:39-43 vediamo come Gesù gli prometta il paradiso senza alcuna cerimonia battesimale, appartenenza alla chiesa o confessionale. Si potrebbe dire che questo sia “un’eccezione”. Esso, però, stabilisce il principio che la salvezza sia interamente tra una persona e Cristo e che non sia determinante il far parte di una comunità religiosa e sottoporsi ai suoi rituali o autorità.

La chiesa primitiva descritta negli Atti degli Apostoli mostra credenti salvati attraverso la semplice fede in Gesù e poi riuniti spontaneamente (ma non obbligatoriamente) ad altri credenti per la comunione fraterna. Non vi troviamo l'obbligo ad unirsi a istituzioni religiose formali con requisiti di appartenenza e strutture di controllo gerarchico come avviene in certe chiese moderne. Esse, tuttavia, hanno creato elaborati processi di adesione e dichiarazioni dottrinali e giuramenti di fedeltà che suggeriscono che la grazia di Dio sia in qualche modo dipendente da sistemi religiosi umani (qualunque siano le loro pretese) piuttosto che dall’opera compiuta da Cristo sulla croce.

Ancora più preoccupante, è quando i leader della chiesa insegnano effettivamente che abbandonare la loro istituzione metta a repentaglio la salvezza, il che contraddice direttamente Romani 8:38-39[1] dove Paolo dichiara che, una volta che di tutto cuore ci siamo affidati a Lui, nulla potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore. Questa manipolazione fa sì che le persone si preoccupino oltremisura per la loro sicurezza eterna. Questo li tiene intrappolati in una dipendenza religiosa piuttosto che confidare nella completa redenzione di Cristo.

L’aspetto più distruttivo di questa menzogna della salvezza, però, riguarda il modo in cui le chiese usano la paura della dannazione eterna per impedire alle persone di scoprire come il cristianesimo autentico fiorisca anche al di fuori dei confini istituzionali e mantenendo i credenti all’oscuro sulla loro effettiva libertà spirituale, sul fatto che Gesù è morto per loro per la sola grazia di Dio.

Queste chiese creano dottrine che suggeriscono che i cristiani non regolarmente praticanti siano spiritualmente vulnerabili in quanto non sottoposti alla responsabilità di autorità clericali o che manchino dei sacramenti essenziali necessari per la salvezza. Tutto questo contraddice la verità biblica che i credenti sono completi in Cristo (Colossesi 2:10[2]) e che non abbiamo bisogno di nulla al di là del Suo sacrificio per avere sicurezza eterna di essere riconciliati con Dio e liberati dalla condanna. Questa manipolazione istituzionale viola la sicurezza stessa di Gesù nell’insegnamento in Giovanni 10:28-29[3] dove Egli promette che le sue pecore non periranno mai, che nessuno le può strappare dalla Sua mano.

La salvezza dipende dal potere di Cristo e non dalla partecipazione ad una chiesa o dall'esecuzione di pratiche religiose per quanto utili possano essere. Inoltre questa menzogna impedisce ai credenti di comprendere che la chiesa primitiva prosperò per decenni senza formalità, registri di appartenenza, edifici ecclesiastici o strutture istituzionali. Il che dimostra come il vero cristianesimo riguarda il proprio rapporto con Cristo piuttosto che da un’affiliazione organizzativa. L'Apostolo Paolo non ha mai stabilito requisiti per l'appartenenza ad una chiesa, né ha suggerito che la salvezza dipenda dall'adesione a istituzioni religiose[4]. Egli, invece, ha fondato comunità di credenti che si sostenevano l'un l'altro mantenendo la loro fedeltà primaria a Cristo piuttosto che ad autorità religiose umane.

Gesù stesso ha promesso in Giovanni 6:37 che: “Tutto quello che il Padre mi dà, verrà a me e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori”. Egli non fa menzione dell'approvazione confessionale (l'ammissione formale come membri di una comunità cristiana), all’appartenenza alla chiesa o alla mediazione istituzionale. Questo dimostra che la salvezza è interamente opera di Dio attraverso fede piuttosto che da sistemi religiosi umani che rivendicano autorità o persino il monopolio sulla vita eterna[5].

Questa non è l'unica menzogna che certe chiese usano per tenere le persone spiritualmente dipendenti dalle loro autorità (umane) piuttosto che sviluppare direttamente rapporto con Dio.

Solo la loro interpretazione “garantisce la verità”?  

Vi sono chiese che diffondono la pericolosa menzogna che i credenti comuni non possano correttamente comprendere le Scritture senza la loro guida pastorale. Creano così dipendenza spirituale, il che contraddice la promessa biblica che ogni cristiano ha accesso diretto alla verità di Dio attraverso lo Spirito Santo[6]. Questo insegnamento manipolatore suggerisce che la Bibbia sia troppo complessa, troppo profonda o troppo pericolosa per le persone normali da interpretare e che solo coloro che hanno frequentato accademie e seminari o autorità autorizzate, possiedano le competenze necessarie per comprendere la Bibbia. Vi sono pastori che esplicitamente scoraggiano lo studio personale della Bibbia sostenendo che senza di loro i credenti potrebbero cadere nell'eresia o interpretare male importanti brani senza la loro supervisione e guida istituzionale. Tuttavia questo controllo clericale viola direttamente la promessa di Gesù in Giovanni 16:13 “Quando sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito e vi annuncerà le cose a venire”. Questo dimostra che ogni credente ha un'assistenza soprannaturale per comprendere le Scritture.

La bandiera rossa emerge quando le chiese  insistono sul fatto che la loro interpretazione sia autorevole, mentre scoraggiano i membri dal studiare in modo indipendente o mettano in discussione gli insegnamenti confessionali. Esse creano il tipo esatto di religione manipolatoria che Gesù condannava nei farisei, i quali che chiudevano la porta del regno dei cieli: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente, poiché, né vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare” (Matteo 23:13). Questa dipendenza pastorale contraddice 1 Giovanni 2:20 che dichiara “Quanto a voi, avete l'unzione dal Santo e tutti avete conoscenza”. Questo elimina la necessità di intermediari tra i cristiani[7].

La parola di Dio sull'autorità pastorale rivela che le chiese mantengono il controllo sui loro membri creando barriere artificiali alla comprensione biblica di fatto impediscono ai credenti di scoprire la verità. La Scrittura in realtà contraddice molte pratiche istituzionali e dottrine denominazionali quando i pastori rivendicano una speciale autorità interpretativa e si posizionano come tali mediatori tra Dio e i credenti, violando, per altro direttamente 1 Timoteo 2:5 “C'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo”. Il modello della chiesa primitiva mostra credenti comuni come i Bereani che avevano ricevuto il messaggio con grande entusiasmo e esaminato le Scritture ogni giorno per vedere se ciò che Paolo ha detto era vero (Atti 17:11[8]). Notate come non avessero bisogno di un permesso pastorale o di una formazione seminaristica per verificare l'insegnamento apostolico attraverso lo studio personale della Bibbia. Molte chiese moderne, tuttavia, hanno creato corsi di teologia sistematica pastorale, sistemi di consulenza e quadri interpretativi che rendono le persone dipendenti da una loro guida clericale piuttosto che dalla fiduciosa illuminazione dello Spirito Santo, quella che Gesù ha promesso a ogni credente.

Ciò che è ancora più preoccupante è il fatto che molti pastori scoraggino in realtà i profondi legami personali di studio, perché i credenti informati spesso scoprono che numerose tradizioni ecclesiastiche non hanno alcun fondamento biblico, minacciando l'autorità istituzionale e la lealtà confessionale. Questa dipendenza clericale, una vera e propria manipolazione, impedisce ai cristiani di sviluppare un rapporto personale con la parola di Dio, il che produce naturalmente maturità spirituale, discernimento e libertà dal controllo religioso umano invasivo.

L'aspetto più pericoloso di questa menzogna dell'autorità pastorale riguarda, tuttavia, il modo in cui essa impedisce ai credenti di scoprire verità bibliche che denunciano la manipolazione della chiesa, mantenendoli spiritualmente immaturi e dipendenti da autorità umana piuttosto che crescere nella pienezza di Cristo. Le chiese creano programmi di studio della Bibbia, piccoli gruppi, programmi di studio e sistemi educativi che sembrano promuovere l'impegno nella Scrittura mentre in realtà controllano ciò che le persone imparano e limitano la loro esposizione a brani che potrebbero mettere in discussione le pratiche istituzionali o le credenze confessionali.

Questa manipolazione viola le chiare istruzioni contenute in 2 Timoteo 3:16-17 che: “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”. Notate come i credenti diventino completamente equipaggiato attraverso le Scritture, non attraverso una particolare interpretazione pastorale o mediazione istituzionale.

Inoltre il sistema di autorità pastorale impedisce ai cristiani di comprendere che Gesù specificamente proibì ai suoi discepoli di creare il tipo di gerarchia religiosa che caratterizza il cristianesimo moderno, comandando loro in Matteo 23:8-9 di evitare titoli religiosi e strutture di autorità perché siamo tutti fratelli: “Voi non vi fate chiamare: 'Maestro', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli”. Questo lo capivano i primi credenti in modo così naturale che studiavano le Scritture insieme come pari e si correggevano a vicenda con amore. Facevano decisioni attraverso la preghiera collettiva e l'indagine biblica piuttosto che sottomettersi ai dettami pastorali o alle autorità confessionali "ufficiali".

Gesù ha dimostrato questo approccio egualitario insegnando ai pescatori semplici, collettori di imposte, e gente comune a comprendere profonde verità spirituali senza richiedere una religione formale, istruzione o supervisione amministrativa, dimostrando che la parola di Dio fosse accessibile a ogni credente che la accosta con fede e dipendenza da Dio.  

La guida dello Spirito piuttosto che i sistemi religiosi umani che pretendono di essere autorità interpretative sulla divina Rivelazione.

L’inferiorità del gruppo domestico?

Ma ora passiamo a qualcosa che rivela un aspetto ancora, una più sottile forma di manipolazione istituzionale, di come le chiese convincano le persone che il modello biblico di gruppo domestico di cristiani sia in qualche modo inferiore alle loro elaborate produzioni religiose. Vi sono chiese che diffondono deliberatamente la menzogna che la comunione domestica sia in qualche modo spiritualmente inferiore ai servizi religiosi organizzati. Lo fanno sostenendo che i credenti hanno bisogno di leader di culto professionisti, strutture elaborate e programmi istituzionali per fare l’esperienza di una vera comunità cristiana e un culto autentico. Insegnano molti pastori che le riunioni domestiche mancano dell'unzione dei servizi religiosi, suggerendo che la presenza di Dio sia in qualche modo più forte negli edifici religiosi con clero professionale rispetto alle semplici impostazioni domestiche dove i credenti si riuniscono. Naturalmente questa dottrina manipolatoria contraddice quella di Gesù promessa esplicita in Matteo 18:20 “Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel nome mio, io sono lì in mezzo a loro”. Notate che qui Gesù non specifica che le riunioni necessitavano di pastori, edifici ecclesiastici o supervisione istituzionale per garantire la sua presenza. Le chiese promuovono questa menzogna per proteggere i loro interessi finanziari e mantenere il controllo sulla vita spirituale dei credenti perché la comunione domestica elimina naturalmente la necessità di edifici costosi, personale professionale e programmi elaborati che richiedono enormi impegni finanziari da parte di membri.  

La bandiera rossa appare quando le chiese suggeriscono che i credenti che preferiscono la casa intima in qualche modo le riunioni perdano il meglio di Dio o si accontentino di cose di secondo piano, proprio quando la Scrittura mostra chiaramente che la chiesa primitiva prosperò in  case per decenni prima che esistessero edifici religiosi formali. Il pregiudizio istituzionale contro la comunione domestica contraddice direttamente gli Atti 2:46 che descrive come i primi credenti “rompevano il pane nelle case, prendevano il loro cibo insieme con letizia e semplicità di cuore”. Essi creavano così una comunità autentica che trasformava vite piuttosto che intrattenere la folla per un'ora ogni settimana. Dove viene affermata la superiorità istituzionale rivela come le chiese abbiano abbandonato il modello biblico di comunione intima a favore dei servizi basati sull'intrattenimento che in realtà ostacolano l'autentica crescita spirituale e lo sviluppo di genuina comunità tra i credenti.

Quando esaminiamo il modello del Nuovo Testamento scopriamo che Gesù ha svolto i suoi momenti di ministero più significativi nelle case, tra cui l'ultimo apparizioni post-resurrezione e sessioni di insegnamento approfondito che preparava i suoi discepoli per la leadership la chiesa primitiva. Questo modello continua in tutto Atti con credenti che si incontrano in case come la casa di Maria (Atti 12:12) Aquila, la casa di Priscilla Romani 16:3-5 e la residenza di Fileone 1:2 dimostrando che la comunione domestica era il metodo normalmente preferito dai cristiani per radunarsi piuttosto che un sostituto inferiore della vera chiesa moderna. Le chiese tuttavia hanno creato elaborate produzioni di culto con musicisti professionisti, illuminazione teatrale e servizi orientati alle prestazioni che rendono la maggior parte delle persone spettatori passivi piuttosto che partecipanti attivi nella comunità spirituale.

Ciò che è ancora più preoccupante è come questi servizi istituzionali impediscano il tipo di comunione trasparente che si sviluppa naturalmente in contesti domestici dove i credenti possono condividere lotte reali, confessare i peccati reali e ritenersi reciprocamente responsabili nell'amore piuttosto che mantenere le relazioni superficiali che caratterizzano la maggior parte delle chiese con interazioni da intrattenimento. Tale modello contraddice 1 Corinzi 14:26 che dimostra come le riunioni domestiche coinvolgano tutti coloro che partecipano con un inno o una parola di istruzione rivelazione una lingua o un’interpretazione, piuttosto che stare seduti in silenzio mentre i professionisti eseguono le loro funzioni religiose.  

L'aspetto distruttivo di questa superiorità istituzionale riguarda il modo in cui le chiese utilizzano progetti edilizi e miglioramenti delle strutture per creare una schiavitù finanziaria che tiene i credenti intrappolati in sistemi che danno priorità alla costruzione di monumenti più che per un ministero autentico verso le persone bisognose. Le chiese convincono i loro membri che hanno bisogno di strutture elaborate per adorare Dio in modo appropriato e servire le loro comunità guidando  a cicli di debito enormi che richiedono una raccolta fondi e una pressione finanziaria costanti piuttosto che concentrare le risorse sul ministero diretto verso i poveri sofferenti e le persone perdute nei loro quartieri. Questo approccio incentrato sull'edificio viola direttamente l'insegnamento di Gesù in Matteo  6:19:21 sull'accumulare tesori in cielo piuttosto che accumulare beni terreni beni e contraddice Atti 4:34:35 dove i primi credenti vendevano le proprietà per soddisfare i bisogni reciproci, piuttosto che costruire monumenti religiosi per sé stessi. Inoltre l’enfasi sulle strutture istituzionali impedisce ai credenti di comprendere che la comunione domestica elimina naturalmente la distinzione artificiale tra clero e laicato che consente la manipolazione spirituale poiché tutti partecipano in modo equo come Efesini 4:11-122 intendeva con diversi doni che costruiscono  il corpo piuttosto che creare strutture di controllo gerarchiche che ne traggano beneficio di corsi religiosi professionali.  

La chiesa primitiva comprese questo principio così chiaramente che diede priorità alla relazione sulla reale comunione di proprietà sulle strutture e comunità autentica su quella religiosa. Gli incontri cristiani più potenti avvengono quando i credenti si concentrano su Cristo piuttosto che competere con produzioni istituzionali che spesso distraggono dalla genuinità e l’incontro spirituale. Gesù ha dimostrato questo approccio incentrato sulla casa durante tutto il suo ministero scegliendo ambienti intimi dove le persone avrebbero potuto impegnarsi personalmente piuttosto che creare spettacoli religiosi che impressionassero folle ma non riescono a trasformare cuori. Questo mostra che l'adorazione autentica scaturisce dalla relazione piuttosto che  dalla programmazione istituzionale progettata per attrarre visitatori e generare profitti finanziari a sostegno alle organizzazioni religiose.

Il ricatto della “Decima”

Se pensi che sia scioccante quello che stiamo dicendo, siamo in procinto di rivelare i prossimi spettacoli come le chiese utilizzino una delle bugie finanziarie più manipolatorie per tenere le persone intrappolate in donazioni istituzionali piuttosto che praticare la generosità biblica che Gesù insegnò effettivamente alle chiese. Utilizzare uno degli strumenti più manipolativi dal punto di vista finanziario  si trova nel cristianesimo moderno sostenendo che i credenti che non pagano la decima del 10%  dei loro redditi destinati alle istituzioni ecclesiastiche affronteranno la maledizione di Dio e la rovina finanziaria. Questo distorce completamente i passaggi dell'Antico Testamento per controllare i credenti. Molti pastori citano regolarmente Malachia 3:10 riguardo al portare le decime al tesoro e minacciare che coloro che non si conformano derubano Dio e subiranno la punizione divina sulle loro finanze, la loro salute e la loro vita familiare. Questo pericoloso insegnamento ignora il fatto che Malachia fu scritto per il tempio, il giudaismo basato sull'antica alleanza dove i sacerdoti levitici richiedevano le decime agricole per la manutenzione del tempio. Si tratta però di un sistema che fu completamente adempiuto e abolito quando Cristo squarciò il velo del tempio stabilendo la nuova alleanza. Ciononostante, le chiese applicano deliberatamente in modo errato questi requisiti dell'Antico Testamento per manipolare i credenti del Nuovo Testamento nel finanziamento di edifici religiosi, stipendi pastorali e programmi istituzionali piuttosto che praticare la generosità guidata dallo spirito che Gesù insegnò realmente.  

La bandiera rossa appare quando le chiese usano la paura, la colpa e le minacce divina retribuzione per estorcere denaro ai credenti promettendo benedizioni materiali per obbedienza finanziaria creando un “vangelo della prosperità” che contraddice 2 Corinzi 9:7 “Dia ciascuno come ha deliberato in cuor suo, non di mala voglia né per forza, perché Dio ama un donatore allegro”. Questa manipolazione della decima viola direttamente Galati 3:13 che dichiara che Cristo ci ha redenti dalla maledizione della legge diventando una maledizione per noi eliminando ogni parte dell'Antico Testamento maledizioni per i credenti del Nuovo Testamento che sono sotto la grazia piuttosto che sotto la legge

La menzogna istituzionale della decima rivela come le chiese hanno sostituito il modello biblico di generosità diretta verso le persone bisognose con donazioni sistematiche a organizzazioni religiose che spesso accumulano ricchezza trascurando i poveri e i bisognosi membri delle loro stesse comunità. Quando esaminiamo gli insegnamenti di Gesù sul denaro scopriamo che non ha mai menzionato la decima ai suoi discepoli  o comandasse il sostegno istituzionale della chiesa. Invece sottolineava il sacrificio, l’amare come responsabilità personale  per aiutare i bisognosi e la generosità guidata dallo spirito che scaturisce da cuori trasformati piuttosto che obbligo religioso.  

Il modello biblico mostra Gesù che loda la vedova che ha donato in modo sacrificale segno d'amore. Loda Zaccheo che volontariamente dona ai poveri e fa restituzione a coloro a cui aveva fatto del male (Luca 19:8), nessuno dei quali pagava la decima alle istituzioni religiose. La chiesa primitiva continuò questo approccio di donazione diretta tramite la vendita di beni e la distribuzione dei proventi immediatamente ai credenti con bisogni specifici atti 4:34:35 e facendo collette per cristiani in difficoltà in altre città 2 Corinzi 8:9, mai per costruire edifici religiosi o sostegno agli stipendi del clero professionale. Le chiese moderne, tuttavia, hanno convinto la gente che donare ai programmi istituzionali in qualche modo adempie al loro obbligo cristiano per aiutare gli altri quando la maggior parte dei bilanci delle chiese rivelano che solo piccole percentuali raggiungono effettivamente le persone in reale necessità mentre la maggioranza finanzia edifici, personale e programmi che avvantaggiano principalmente l'istituzione stessa. Ma è ancora più preoccupante il numero di leader della chiesa vivono stili di vita lussuosi finanziati dai contributi dei membri mentre le loro comunità hanno difficoltà finanziarie e i bisogni della comunità non vengono soddisfatti direttamente contraddicendo l'avvertimento di Gesù sui leader religiosi che divorano le case delle vedove (Marco 12:40). Gesù istruisce a dare a chi ti chiede (Matteo 5:42) piuttosto che incanalare la generosità attraverso filtri istituzionali.

L'aspetto più distruttivo di questa decima manipolatoria riguarda il modo in cui le chiese usano la la legge dell'Antico Testamento per mantenere i credenti del Nuovo Testamento in condizioni finanziarie e spirituali di schiavitù che impedisce la naturale generosità che si sviluppa quando le persone seguono la guida dello Spirito Santo piuttosto che i requisiti legalistici che finanziano i sistemi religiosi che Gesù non ha mai istituito. Le chiese fanno citazioni selettive di brani che riguardano la donazione ignorando il contesto in cui questi requisiti applicati all'agricoltura in una società che sosteneva il sacerdozio levitico e le operazioni del tempio che non hanno equivalente nel Nuovo Testamento.  

Nel cristianesimo sono i credenti stessi, il loro corpo, che diventa il tempio di Dio, come si legge in 1 Corinzi   6:19 e Cristo è diventato il nostro sommo sacerdote (Ebrei 4:14). Questa manipolazione legalista impedisce ai cristiani di comprendere che la generosità biblica scaturisce dalla grazia piuttosto che dalla legge, dall'amore piuttosto che dall'obbligo e dal rapporto personale con Dio piuttosto che richieste istituzionali di sostegno finanziario che spesso compete con il ministero diretto ai bisognosi. Inoltre il il sistema della decima crea una responsabilità artificiale verso le autorità religiose umane piuttosto che incoraggiare i credenti a cercare la direzione di Dio su come le loro risorse possano rendere un maggiore impatto del regno attraverso il personale ministero del sostegno familiare e dell'assistenza diretta alle persone che affrontano situazioni di disagio reale crisi. I primi credenti compresero questo principio in modo così naturale che nessuno  sostenevano che tutti i loro beni erano loro (Atti 4:32) perché avevano imparato a tenere tutto in modo libero e a rispondere immediatamente alle sollecitazioni dello Spirito Santo piuttosto che dare percentuali predeterminate a istituzioni religiose che potrebbero non utilizzarle secondo le priorità bibliche. Gesù ha dimostrato questa autentica generosità quando disse al giovane ricco di vendere i suoi beni e dare direttamente ai poveri (Matteo 19:21) non a organizzazioni religiose, dimostrando che il dono biblico deriva dall'obbedienza personale a Cristo piuttosto che i requisiti di decima istituzionale che spesso finanziano strutture elaborate e classi religiose professionali, mentre i veri bisogni umani rimangono insoddisfatti nella comunità in cui operano queste chiese.

Se non si partecipa ci si indebolisce e muore spiritualmente?

Ora prestate molta attenzione a questa bugia finale perché rivela la più grande tattica di manipolazione emotiva che le chiese usano per controllare le persone attraverso vergogna e intimidazione spirituale. Le chiese usano la manipolazione più emotivamente menzognera sostenendo che i credenti che scelgono di non partecipare alle riunioni organizzate e i servizi religiosi decadano spiritualmente, ribelle o si allontaneranno dalla fede. Creano così vergogna e il senso di colpa che tiene le persone intrappolate nei sistemi istituzionali attraverso la paura di essere etichettati come cristiani infedeli.  

Molti pastori insegnano che la frequenza in chiesa è l'indicatore principale della salute spirituale suggerendo che i credenti che preferiscono la comunione domestica, lo studio personale della Bibbia o un'alternativa altre forme di comunità cristiana stiano in qualche modo compromettendo la loro fede o diventando tiepidi nel loro rapporto con Cristo. Questa dottrina manipolatrice ignora completamente la verità biblica che la maturità spirituale si misura dal frutto dello spirito in obbedienza ai comandamenti di Cristo e amore per gli altri piuttosto che dalla partecipazione alle funzioni religiose, riunioni o sottomissione all'autorità istituzionale. Tuttavia le chiese deliberatamente perpetuano questa spiritualità basata sulla presenza per mantenere il controllo sui loro membri e proteggere i loro interessi finanziari perché le persone che scoprono cristianesimo autentico fuori dai muri delle chiese spesso smettono di contribuire ai fondi di costruzione, agli stipendi pastorali e programmi religiosi che avvantaggiano le istituzioni piuttosto che promuovere la causa di Dio.

La bandiera rossa qui appare quando le chiese suggeriscono che la mancanza di partecipazione ai servizi di culto indichi problemi spirituali, ignorando che se i credenti stiano effettivamente crescendo nella somiglianza a Cristo servendo gli altri e camminando nell'obbedienza alle Scritture nella loro vita quotidiana. Questa manipolazione istituzionale contraddice Galati 5:22:23 che definisce la spiritualità attraverso l'amore, la gioia, la pace, la pazienza, la benevolenza, la bontà, la fedeltà, gentilezza e autocontrollo, nessuno dei quali richiede la frequenza alla chiesa o affiliazione istituzionale. Coloro che vivono questa menzogna apostata rivelano come le chiese abbiano sostituito la dottrina biblica della misura di salute spirituale con test di lealtà istituzionale che in realtà impediscono l'autentica spiritualità,crescita e relazione personale con Cristo dal fiorire all'esterno dei confini religiosi. Quando esaminiamo il modello del Nuovo Testamento scopriamo che la maturità spirituale veniva misurata dal fatto che i credenti si trasformano in somiglianza a Cristo quando il loro amore reciproco e la loro testimonianza fedele nella vita quotidiana piuttosto che la loro partecipazione a raduni religiosi o la sottomissione a autorità clericali. La chiesa primitiva descritta negli Atti mostra credenti che erano dediti all'insegnamento degli apostoli  e alla comunione, alla frazione del pane e alla preghiera (Atti 2:42). Notate questa devozione focalizzata sulle attività spirituali piuttosto che sulla partecipazione istituzionale, requisiti o lealtà organizzativa. Molti dei credenti più maturi spiritualmente nel corso della storia della chiesa hanno in realtà prosperato al di fuori dei confini istituzionali, compresi i padri del deserto che si erano ritirati da movimenti religiosi organizzati per praticare chiese domestiche che rifiutavano il controllo clericale e singoli cristiani che hanno trovato una più profonda intimità con Cristo attraverso dedizione personale piuttosto che aziendale.

Conclusioni

Le chiese moderne hanno comunque creato una maggiore partecipazione religiosa attraverso il tracciamento requisiti di appartenenza ai sistemi e aspettative di partecipazione che rendono il coinvolgimento istituzionale la misura della fedeltà piuttosto che dell'incoraggiamento dei credenti a perseguire un rapporto autentico con Cristo.

Ovunque questo viaggio li conduce, cosa ancora più importante epreoccupante è il modo in cui questa spiritualità basata sulla presenza spesso consente alle persone di   mantenere un livello superficiale di pratica religiosa trascurando il cuore e la trasformazione che Gesù ha sottolineato come fondamento della fede genuina che consente ai membri della chiesa di partecipare regolarmente. Mentre covare mancanza di perdono, praticare peccati segreti e non riuscire a dimostrare l'amore che Cristo disse avrebbe identificato i suoi veri discepoli.

L'aspetto distruttivo di questa manipolazione regressiva riguarda il modo in cui le chiese usano la vergogna, i pettegolezzi e la pressione sociale per punire i credenti che scelgono di seguire Cristo fuori dai confini istituzionali crea abuso spirituale che spinge persone lontane dalla fede autentica piuttosto che incoraggiare il loro cammino spirituale. Le chiese spesso etichettano i non frequentanti come ribelli, orgogliosi o ingannati usando la pressione dei pari e il giudizio della comunità per forzare il rispetto delle aspettative istituzionali piuttosto che celebrare i diversi modi in cui i credenti possono servire Cristo e crescere spiritualmente nella loro unicità di circostanze. Questa manipolazione emotiva viola direttamente l’insegnamento di Gesù a non giudicare gli altri (Matteo 7:12) e contraddice il principio biblico secondo cui ogni credente deve operare la propria salvezza con timore e tremore (Filippesi 2:12) secondo il loro rapporto personale con Dio piuttosto che conformarsi a quello istituzionale.  

Queste aspettative potrebbero effettivamente ostacolare ulteriormente il loro sviluppo spirituale. L’'accusa di apostasia impedisce alle chiese di riconoscere che molti credenti che abbandonano la religione organizzata sperimentano in realtà significativa crescita spirituale, comprensione biblica più profonda e ministero più autentico. Altri una volta che sono si sono liberati dalle pressioni istituzionali e dalle aspettative di performance che spesso caratterizzato la cultura della chiesa. I credenti antichi compresero questo principio quando si dispersero da Gerusalemme a causa di persecuzione (Atti 8:4) e predicavano la  Parola ovunque andassero, dimostrando che il cristianesimo autentico fiorisce quando i credenti seguono la guida di Cristo piuttosto che mantenere la partecipazione istituzionale che potrebbe effettivamente essere in conflitto con la loro chiamata a servire Dio nelle loro famiglie, comunità e luoghi di lavoro.  

Gesù stesso ha dimostrato questo approccio non istituzionale trascorrendo la maggior parte del il suo ministero fuori dai muri della sinagoga per coinvolgersi con le persone nella loro vita quotidiana piuttosto che obbligarle a partecipare a servizi religiosi e incaricando i suoi discepoli di andare e fare discepoli tutti i popoli (Matteo 28:19) piuttosto che costruire strutture istituzionali che avrebbero controllato e contengono il messaggio del Vangelo. L'apostolo Paolo ha continuato questo modello piantando chiese che funzionavano come comunità di credenti piuttosto che come istituzioni e organizzazioni che incoraggiano la crescita spirituale attraverso la relazione personale con Cristo piuttosto che creare requisiti di presenza o test di fedeltà organizzativa che misurano la fedeltà attraverso il coinvolgimento istituzionale piuttosto che autentica trasformazione spirituale e l'obbedienza alla chiamata individuale di Dio per la vita di ogni credente.  

Ecco così cinque menzogne rivelano come le chiese istituzionali usino la paura, la colpa e la manipolazione per controllare i credenti piuttosto che incoraggiare la vita cristiana autentica che Gesù è morto per fornire. La Bibbia avverte in Matteo 7:15 "Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci”. Ecco perché riconoscere questi insegnamenti ingannevoli sulla salvezza, comprensione biblica, comunione, donazione e la maturità spirituale è fondamentale per non rimanere intrappolati nei sistemi religiosi che danno priorità al controllo istituzionale rispetto alla fede genuina in Cristo. Che il Signore vi accompagni a scoprire la vera libertà in Cristo che deriva dall'autenticità del rapporto con Lui piuttosto che schiavitù religiosa.

Note

  1. "Poiché io sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 8:38-39).
  2. "in lui voi avete tutto pienamente" (Colossesi 2:10).
  3. "Io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre" (Giovanni 10:28-29).
  4. E' pur vero che i ministeri di una comunità cristiana siano di beneficio ai credenti, ma queso non è legato indiscriminatamente ad una particolare comunità istituzionale: "Ed è lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministerio, per l'edificazione del corpo di Cristo" (Efesini 4:11-12).
  5. Né tantomeno una cosiddetta "successione apostolica" istituzionale.
  6. "Tutte le cose che la Scrittura contiene non sono in sé stesse [sempre] chiare né evidenti per tutti. Ciononostante, tutto ciò che è necessario conoscere, credere ed osservare ai fini della salvezza, è tanto chiaramente proposto e spiegato in una parte o in un'altra delle Scritture, che non solo la persona dotta, ma anche quella incolta può giungere a comprenderlo in maniera sufficiente, avvalendosi debitamente di mezzi ordinari" (Confessione di fede di Westminster, 1.7).
  7. E' possibile che alcuni cristiani non comprendano e distorcano brani difficili della Bibbia, com'è scritto: "... il nostro caro fratello Paolo ve l'ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; e questo egli fa in tutte le sue lettere, parlando di questi argomenti; in esse ci sono alcune cose difficili da capire, che gli uomini ignoranti e instabili torcono, come anche le altre Scritture, a loro propria perdizione" (2 Pietro 3:15-16). Oggi, però, è possibile avvalersi di molti strumenti per verificare quanto troviamo nella Bibbia e non comprendiamo.
  8. "Ora questi erano d'animo più nobile di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando tutti i giorni le Scritture per vedere se le cose stavano così" (Atti 17:11).