Teopedia/Dichiarazione di Chicago sull'ermeneutica biblica

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Dichiarazione di Chicago sull'ermeneutica biblica

La Dichiarazione di Chicago sull'ermeneutica biblica è un documento che è stato redatto nel 1982 da un gruppo di studiosi evangelici che si sono riuniti a Chicago per discutere delle questioni relative all'interpretazione della Bibbia. La Dichiarazione afferma l'importanza della corretta interpretazione biblica e sostiene che l'interpretazione deve essere basata sulla letteralità del testo biblico, sulla sua intenzione originale e sul suo contesto storico-culturale.

La Dichiarazione di Chicago definisce inoltre le linee guida per una corretta interpretazione biblica e mette in guardia contro gli approcci interpretativi che si allontanano da queste linee guida. Ad esempio, viene criticata l'interpretazione allegorica che cerca di trovare significati nascosti nei testi biblici al di là del loro significato letterale.

La Dichiarazione di Chicago ha avuto un forte impatto sull'ermeneutica biblica evangelica e ha influenzato molti studiosi e teologi evangelici nella loro interpretazione della Bibbia. Tuttavia, non tutti sono d'accordo con le posizioni sostenute dalla Dichiarazione, e ci sono stati dibattiti e controversie su questi temi all'interno della comunità evangelica.

Ecco i punti principali esposti nella Dichiarazione di Chicago sull'ermeneutica biblica:

  1. La Bibbia è la parola di Dio scritta, senza errori nelle sue parti originali, e deve essere interpretata in base al significato che Dio ha voluto comunicare.
  2. L'interpretazione biblica deve basarsi sulla letteralità del testo, cioè sul significato che emerge dal testo stesso e dal contesto storico-culturale in cui è stato scritto.
  3. L'interpretazione biblica deve tener conto dell'intenzione originale dell'autore e del significato che il testo aveva per i suoi primi lettori.
  4. L'interpretazione biblica deve tenere conto del contesto storico-culturale in cui il testo è stato scritto, comprese le pratiche, le credenze e le usanze dell'epoca.
  5. L'interpretazione biblica deve tenere conto del genere letterario del testo, distinguendo tra narrativa, poesia, lettere, apocalittica, ecc.
  6. L'interpretazione biblica deve tenere conto della coerenza delle Scritture, cioè della compatibilità dei singoli testi con l'intero messaggio biblico.
  7. L'interpretazione biblica deve evitare l'interpretazione allegorica, cioè la ricerca di significati nascosti nei testi biblici al di là del loro significato letterale.
  8. L'interpretazione biblica deve evitare l'interpretazione soggettiva, cioè la lettura dei propri pregiudizi personali o delle proprie esperienze nel testo biblico.
  9. L'interpretazione biblica deve tener conto dell'opera dello Spirito Santo nella comprensione delle Scritture e della comunità dei credenti nella loro interpretazione.
  10. L'interpretazione biblica deve essere svolta con umiltà e con la consapevolezza della limitatezza della conoscenza umana, riconoscendo che la verità è stata rivelata in modo progressivo nella storia della salvezza.

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