Teopedia/Molinismo

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Molinismo

Il molinismo è una corrente teologica e filosofica sviluppatasi tra il XVI e il XVII secolo in ambito cattolico e poi ripresa anche da alcuni teologi protestanti.

Il molinismo sostiene che Dio ha conoscenza delle scelte libere degli esseri umani e che, in virtù di questa conoscenza, può orientare la storia del mondo secondo i suoi piani divini. In particolare, il molinismo sostiene che Dio conosce non solo quello che gli esseri umani fanno effettivamente, ma anche quello che farebbero in situazioni diverse. Questa conoscenza si chiama "conoscenza media" e permette a Dio di conoscere le scelte che gli esseri umani farebbero in situazioni che non si sono mai verificate.

Secondo il molinismo, quindi, la volontà di Dio non è in contraddizione con la libertà umana: Dio sa come gli uomini sceglieranno, ma non determina le loro scelte, che restano libere. In questo modo, il molinismo cerca di conciliare la presenza di una volontà divina che orienta la storia del mondo con la libertà umana.

Il molinismo prende il nome da Luis de Molina (1535-1600), un teologo gesuita spagnolo che ha sviluppato questa teoria. Il molinismo ha avuto una grande influenza sulla teologia cattolica e protestante e ha avuto anche una forte risonanza nella filosofia e nella teologia moderna, in particolare nella discussione sulla teodicea e sulla libertà umana.

Il punto di partenza di questa teoria è la possibilità di congiungere il piano della conoscenza divina con quella umana. La Grazia divina e la Libertà umana possono conciliarsi poiché Dio stesso può ben prevedere nella sua onnipotenza la futura adesione dell'uomo alla grazia stessa. Questo piano di salvezza viene attuato dalla valenza positiva attribuita alla "libertà umana", in quanto neppure il peccato originale ha spento la sete dell'uomo alla salvezza. Luis de Molina sosteneva che Dio possiede la comprensione di tutti gli eventi. Attraverso la sua "scienza media" conosce sia le azioni verificate o verificabili sia quelle che non si verificheranno mai.

Dall'altra parte l'uomo possiede una libertà progressiva di ricevere la salvezza. L'uomo è dunque spinto da una "sufficienza", che consente di riprendere a credere, amare e sperare, fino ad una grazia "efficiente", massimo grado di elevazione spirituale. Da qui la giunzione, ossia il punto di incontro tra la comprensione di Dio e la libertà umana. Al molinismo come corrente di pensiero aderì anche il frate Gabriel Téllez (1584-1648) che scelse come nome d'arte appunto Tirso de Molina così da omaggiare il suo maestro. Tirso è un famoso esponente del teatro spagnolo del 'Siglo de oro' autore di Don Giovanni. Il beffatore di Siviglia' , dramma incentrato sulla figura del seduttore che ebbe grandissimo successo sulle scene. Ne curò una versione anche Molière e poi una Goldoni, prima che il tema venisse magistralmente ripreso dalle musiche di Mozart su libretto di Da Ponte.