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Dichiarazione di Nashville

Un'affermazione sulla concezione biblica ed evangelica sulla sessualità umana che risponde all'attuale tentativo di accettare e benedire omosessualità e transgenderismo nella società e persino nelle chiese.

Pubblicata il 29 agosto 2017 dal “Council on Biblical Manhood and Womanhood” (Concilio sulla maschilità e femminilità biblica) e firmata originariamente da 150 leader evangelici, fra i quali: R. Albert Mohler, John Piper, James Dobson, D. A. Carson, John Mc Arthur, R. C. Sproul, Ligon Duncan, Alistair Begg, Matt Chandler, Jack Graham. Qui il link per firmare: https://cbmw.org/nashville-statement#sign-popup

Riferimenti e commenti sulla stampa


Preambolo

“Riconoscete che l'Eterno è DIO; è lui che ci ha fatti e non noi da noi stessi” (Salmo 100:3 ND).

All’alba del XXI secolo i cristiani evangelici si trovano in un periodo di transizione storica. Mentre la cultura occidentale sta diventando sempre più post-cristiana, essa si è imbarcata in una massiccia revisione di che cosa significhi essere umani. Nel suo complesso, lo spirito della nostra epoca non discerne più la bellezza del disegno creativo di Dio per gli esseri umani, né se ne rallegra. Sono molti coloro che negano che gli esseri umani siano stati creati per la gloria di Dio, e che i suoi buoni propositi per noi includano la nostra costituzione  personale e fisica come maschi e femmine. È diventato comune pensare che l’identità umana come maschio e femmina non faccia parte del bel piano di Dio, ma che sarebbe espressione solo delle preferenze autonome dell’individuo. Il sentiero che porta ad una gioia piena e durevole per le sue creature viene così rimpiazzato dal sentiero di miopi alternative che, presto o tardi, rovineranno la vita umana e disonoreranno Dio.

Questo spirito secolarista della nostra epoca pone una grande sfida alla chiesa cristiana. La chiesa del Signore Gesù Cristo perderà forse le sue persuasioni bibliche, chiarezza e coraggio, per fondersi con lo spirito del tempo? Oppure si atterrà strettamente alla parola della vita, attingendo coraggio da Gesù e proclamando senza vergogna la sua via come via della vita? Manterrà una chiara testimonianza contro-culturale verso un mondo che sembra ineluttabilmente destinato alla rovina?

Siamo persuasi che la fedeltà nella nostra generazione significhi dichiarare di nuovo la vera storia del mondo e come in esso ci dobbiamo collocare - in particolar modo come maschi e femmine. Le Scritture cristiane insegnano che non vi è che un Dio che solo è Creatore e Signore di tutti. A lui solo ogni persona deve riconoscenza gioiosa e totale adesione. Questa è la via non solo per glorificare Dio, ma anche per conoscere noi stessi. Dimenticare il nostro Creatore significa dimenticare chi siamo, perché egli ci ha fatti per lui. E non possiamo conoscere noi stessi senza conoscere veramente colui che ci ha fatti. Non ci siamo fatti da soli. La nostra vera identità come persone maschili e femminili, ci è stata data da Dio. Non solo è folle, ma anche senza speranza, cercare di rendere noi stessi ciò che Dio non ci ha creati ad essere.

Noi crediamo che il disegno di Dio per la sua creazione e la sua via di salvezza serva per dare a lui la gloria più grande ed essere per il massimo nostro bene. I buoni piani di Dio ci forniscono la più grande libertà. Gesù disse d’essere venuto affinché avessimo vita e vita in misura sovrabbondante. Egli è per noi, non contro di noi. Quindi, nella speranza di servire la Chiesa di Cristo e di testimoniare pubblicamente i buoni propositi di Dio per la sessualità umana rivelati nelle Scritture cristiane, presentiamo le seguenti affermazioni e negazioni.

Articolo 1

NOI AFFERMIAMO che Dio ha progettato il matrimonio come un patto dal carattere sessuale, procreatore e permanente di un uomo e di una donna che si uniscono come marito e moglie, il cui significato rimanda all’alleanza d’amore tra Cristo e la sua sposa, la chiesa.

NOI NEGHIAMO che Dio abbia inteso il progetto del matrimonio come comprendente anche il rapporto fra persone dello stesso sesso, di poligamia o di poliamore. Noi pure neghiamo che il matrimonio sia un semplice contratto umano piuttosto che un patto stabilito davanti a Dio.

Articolo 2

NOI AFFERMIAMO che la volontà rivelata di Dio per ogni persona sia la castità fuori dal matrimonio e la fedeltà nell’ambito del matrimonio.

NOI NEGHIAMO che l’affetto, il desiderio o l’impegno personale possa mai giustificare rapporti sessuali prima o al di fuori del matrimonio; né giustificano forma alcuna di immoralità sessuale.

Articolo 3

NOI AFFERMIAMO che Dio ha creato Adamo ed Eva, i primi esseri umani, a sua immagine, uguali di fronte a Dio come persone, e distinti come maschio e femmina.

NOI NEGHIAMO che le differenze stabilite da Dio fra maschi e femmine li rendano meno che uguali quanto a dignità o valore

Articolo 4

NOI AFFERMIAMO che le differenze stabilite da Dio fra maschi e femmine riflettono l’originale progetto creativo di Dio e che sono intese per il bene e il compimento dell’essere umano.

NOI NEGHIAMO che tali differenze siano il risultato della Caduta o che siano una tragedia da superare

Articolo 5

NOI AFFERMIAMO che le differenze fra le strutture riproduttive dei maschi e delle femmine sono componente integrale del progetto di Dio per la comprensione della propria identità come maschio o femmina.

NOI NEGHIAMO che anomalie fisiche o condizioni psicologiche possano vanificare il legame stabilito da Dio fra sesso biologico e comprensione di sé stessi come maschio o femmina.

Articolo 6

NOI AFFERMIAMO che coloro che nascono con una disfunzione fisica nel loro sviluppo sessuale, sono creati ad immagine di Dio ed hanno dignità e valore uguale a tutti gli altri portatori di quell’immagine. Essi sono riconosciuti dal nostro Signore Gesù Cristo nelle sue parole: “Poiché vi sono degli eunuchi che sono tali dalla nascita” (Matteo 19:22).  Come tutti gli altri, essi sono benvenuti come fedeli seguaci di Gesù Cristo e dovrebbero accogliere il loro sesso biologico nella misura che possa essere conosciuto.

NOI NEGHIAMO che ambiguità al riguardo del sesso biologico di una persona la rendono incapace di vivere una vita fruttuosa in gioiosa obbedienza a Cristo.

Articolo 7

NOI AFFERMIAMO che il comprendere sé stessi come maschi o femmine debba essere definito dai santi propositi di Dio nella creazione e nella redenzione come rivelati nelle Scritture.

NOI NEGHIAMO che adottare una comprensione di sé stessi di tipo omosessuale o transagender sia coerente con i santi propositi di Dio nella creazione e nella redenzione.

Articolo 8

NOI AFFERMIAMO che per le persone che sentono attrazione sessuale per lo stesso sesso sia ben possibile vivere una vita ricca e fruttuosa che piace a Dio attraverso la fede in Gesù Cristo nella misura che essi, come tutti i cristiani, vivano nella purezza di vita (che egli ci insegna).

NOI NEGHIAMO che l’attrazione sessuale per lo stesso sesso faccia parte della bontà naturale della creazione originale di Dio, o che possa mettere una persona al di fuori della speranza dell’Evangelo [perché anche per loro esiste la possibilità concreta di cambiare].

Articolo 9

NOI AFFERMIAMO che il peccato distorce il desiderio sessuale allontanandolo dal patto nuziale e rivolgendolo verso l’immoralità sessuale - una distorsione questa che include sia l’immoralità omosessuale che eterosessuale.

NOI NEGHIAMO che un fenomeno durevole di desiderio per l’immoralità sessuale giustifichi un comportamento sessuale immorale.

Articolo 10

NOI AFFERMIAMO che sia peccaminoso approvare l’immoralità sessuale o il transgenderismo e che tale approvazione costituisca un allontanamento essenziale dalla fedeltà e testimonianza cristiana.

NOI NEGHIAMO che l’approvazione dell’immoralità omosessuale o del transgenderismo sia una questione moralmente indifferente rispetto alla quale possano essere accettate diversità di opinione da parte di cristiani altrimenti fedeli - essere d’accordo di non essere d’accordo.

Commento

Articolo 11

NOI AFFERMIAMO che sia nostro dovere dire sempre la verità con amore, incluso quando parliamo di o ad un altro come maschio o femmina.

NOI NEGHIAMO che vi sia un qualsiasi obbligo di parlare in modo tale da disonorare i progetti di Dio nei suoi portatori di immagine come maschi e femmine.

Commento

Articolo 12

NOI AFFERMIAMO che la grazia di Dio in Cristo conceda sia un perdono misericordioso che potenza di trasformazione, e che questo perdono e potenza metta in grado un seguace di Gesù di mortificare i desideri peccaminosi e di camminare in maniera degna del Signore.

NOI NEGHIAMO che la grazia di Dio in Cristo sia insufficiente per perdonare ogni peccato sessuale e di dare potenza di santità ad ogni credente che so senta attratto a commettere un peccato sessuale.

Articolo 13

NOI AFFERMIAMO che la grazia di Dio in Cristo metta in grado i peccatori ad abbandonare una comprensione transgender di sé stessi e, per la divina tolleranza, di accettare il legame, stabilito da Dio fra il proprio sesso biologico e la propria comprensione d’essere maschio o femmina.

NOI NEGHIAMO che la grazia di Dio in Cristo sanzioni comprensioni di sé stessi che siano in contrasto con la volontà rivelata di Dio.

Articolo 14

NOI AFFERMIAMO che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare peccatori e che attraverso la morte e risurrezione di Cristo siano disponibili il perdono dei peccati e la vita eterna a tutti coloro che si ravvedono dai propri peccati e confidano in Cristo soltanto come Salvatore.

NOI NEGHIAMO che il braccio del Signore sia troppo corto per salvare o che un qualsiasi peccatore sia oltre la possibilità d’esserne raggiunto.

Il nome dei firmatari originari può esse consultato in: https://cbmw.org/nashville-statement/

Qui il link per firmare: https://cbmw.org/nashville-statement#sign-popup