Confessioni di fede/Westminster/Governo chiesa/Testo completo

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La forma presbiteriana di governo della Chiesa

"Ne misurino il piano e, se si vergognano di tutto quello che hanno fatto, fa' loro conoscere la forma di questa casa, la sua disposizione, le sue uscite e i suoi ingressi, tutti i suoi disegni e tutti i suoi regolamenti, tutti i suoi riti e tutte le sue leggi; mettili per iscritto sotto i loro occhi affinché osservino tutti i suoi riti e tutti i suoi regolamenti e li mettano in pratica" (Ezechiele 43:11).== Template:Anchor Prefazione ==

Gesù Cristo, sulle cui spalle riposa il dominio, il cui nome è Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace; l'incremento del cui impero dura per sempre<ref name="ftn26"> </ref> ; che siede sul trono di Davide e che questo Suo regno Egli ordina e stabilisce con giudizio e giustizia ora e per sempre; essendogli stato dato dal Padre, che Lo ha risuscitato dai morti e Lo ha fatto sedere alla propria destra nel cielo, ogni potere in cielo e sulla terra, al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro, e che ogni cosa Egli ha posto sotto i Suoi piedi; avendolo posto come capo supremo alla Chiesa, che è il corpo di Lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti: Egli, essendo salito in alto, molto al di sopra dei cieli, affinché riempisse ogni cosa, ha ricevuto doni per la Sua Chiesa ed ha stabilito [così] degli ufficiali per l'edificazione della Sua Chiesa e per il perfezionamento dei Suoi santi <ref name="ftn27"> </ref>.== Template:Anchor La Chiesa == Non vi è che una sola Chiesa universale e visibile, quella presentata nel Nuovo Testamento<ref name="ftn28"> </ref>.

Il ministero, gli oracoli e le ordinanze del Nuovo Testamento sono state dati da Gesù Cristo alla Chiesa universale visibile al fine di raccoglierla e perfezionarla in questa vita fino al Suo ritorno<ref name="ftn29"> </ref>.

Il Nuovo Testamento presenta pure comunità visibili particolari, membra della Chiesa universale<ref name="ftn30"> </ref>. Le comunità [cristiane] particolari dell'antichità erano costituite da santi visibili, vale a dire, da coloro che, essendo d'età, professavano fede in Cristo ed ubbidienza a Cristo, secondo le regole di fede e di vita insegnate da Cristo e dai Suoi apostoli; insieme ai loro figlioli<ref name="ftn31"> </ref>.== Template:Anchor Gli ufficiali della Chiesa ==

Gli ufficiali della Chiesa, che Cristo ha stabilito per l'edificazione della Sua Chiesa ed il perfezionamento dei santi, sono, alcuni a carattere straordinario, come gli apostoli, gli evangelisti ed i profeti, che sono cessati. Altri sono ordinari e perpetui, come pastori, insegnanti ed altri governanti della Chiesa, e diaconi.=== Template:Anchor I Pastori ===

Il pastore è un ufficiale ordinario e perpetuo nella Chiesa<ref name="ftn32"> </ref>, profetizzando nel tempo dell'Evangelo<ref name="ftn33"> </ref>.

Le funzioni proprie di questo ufficio sono:

1. Pregare per e con il suo gregge come portavoce del popolo presso Dio<ref name="ftn34"> </ref>. Vedasi Atti 6:2-4, laddove predicazione e preghiera sono congiunte come componenti dello stesso ufficio<ref name="ftn35"> </ref>. L'ufficio dell'anziano (vale a dire del pastore) è quello di pregare per gli infermi, anche in privato, al che è promessa una benedizione particolare; ancor più dovrebbe farlo nell'esecuzione pubblica del suo ufficio, come sua propria parte.

2. Leggere pubblicamente le Sacre Scritture.

Infatti: E' comprovato come ai sacerdoti ed i leviti nella chiesa israelita venisse affidata la lettura pubblica della Parola<ref name="ftn36"> </ref>. E' comprovato come ai ministri dell'Evangelo sia affidato l'ampio compito e mandato di dispensare la Parola, come pure le altre ordinanze, allo stesso modo in cui lo avevano sotto la Legge i sacerdoti ed i Leviti, Isaia 66:21. In Matteo 23:34 il Salvatore chiama gli ufficiali del Nuovo Testamento, che Egli invierà, con lo stesso nome degli insegnanti nell'Antico<ref name="ftn37"> </ref>. Ne consegue legittimamente, com'è stato provato, che la lettura pubblica delle Sacre Scritture, essendo questo un dovere di natura morale, compete all'ufficio del pastore.

3. Pascere il gregge, predicando la Parola, secondo la quale egli deve insegnare, convincere, riprovare, esortare e confortare<ref name="ftn38"> </ref>.

4. Catechizzare, vale a dire esporre in modo semplice i primi elementi degli oracoli di Dio<ref name="ftn39"> Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido</ref> o dottrina di Cristo. Questo è una componente della predicazione.

5. Amministrare altri misteri di Dio<ref name="ftn40"> </ref>.

6. Amministrare i sacramenti<ref name="ftn41"> </ref>.

7. Benedire il popolo da parte di Dio (Numeri 6:23-26); Si confronti questo con Apocalisse 14:5, dove sono espressamente menzionate le stesse benedizioni e le persone da cui provengono<ref name="ftn42">  </ref> ; Isaia 66:21, dove sotto il nome di Sacerdoti e Leviti, da continuare sotto l'Evangelo, si intende i pastori evangelici, che hanno quindi il compito di benedire il popolo <ref name="ftn43">  </ref>. 8. Prendersi cura dei poveri<ref name="ftn44"> </ref>.

9. Come pastore, egli ha pure la podestà di presiedere e condurre il gregge<ref name="ftn45"> </ref>.=== Template:Anchor I maestri o dottori ===

La Scrittura presenta non solo il nome ed il titolo del pastore, ma anche quello del maestro (insegnante) o dottore<ref name="ftn46">  </ref>.

Il dottore è pure ministro della Parola quanto il pastore ed ha la facoltà di amministrare i sacramenti.

Il Signore, avendo elargito doni diversi e operazioni diverse di questi doni nell'ambito del ministero della Parola<ref name="ftn47"> </ref> ; sebbene questi diversi doni possano concentrarsi e quindi essere esercitati da un unico e medesimo ministro <ref name="ftn48"> </ref>, laddove vi siano nella stessa comunità più ministri, essi possono essere destinati ad impieghi diversi, secondo i doni nei quali ciascuno di essi particolarmente eccelle<ref name="ftn49"> Vedi nota 46. </ref>. Colui che maggiormente eccelle nell'esposizione della Scrittura, nell'insegnare la sana dottrina e nel persuadere chi la contraddice, più di quanto lo faccia nella sua applicazione, e di conseguenza, vi è impiegato, può essere chiamato maestro o dottore (secondo quanto indica la stessa etimologia del termine). Ciononostante, laddove non vi sia che un solo ministro in una comunità particolare, egli deve eseguire, per quanto ne sia capace, l'intera opera del ministero<ref name="ftn50"> </ref>. Un maestro, o dottore, può essere usato in modo eccellente nelle scuole e nelle università così come nelle antiche scuole profetiche e in Gerusalemme, dove Gamaliele ed altri insegnavano come dottori.=== Template:Anchor Altri governatori della Chiesa ===

Come nella chiesa giudaica, per il governo della chiesa, insieme ai sacerdoti ed ai Leviti vi erano gli anziani del popolo ("capi delle case patriarcali d'Israele"<ref name="ftn51">  </ref>) così Cristo, che ha stabilito il governo [della chiesa], oltre ai ministri della Parola, ha fornito alcuni nella chiesa del dono di governo [presidenza] con il mandato di esercitarlo quando vi siano chiamati. Essi devono unirsi al ministro nel governo della chiesa<ref name="ftn52"> </ref>.=== Template:Anchor I diaconi ===

Fra gli ufficiali della Chiesa, la Scrittura presenta il ministero specifico dei diaconi<ref name="ftn53"> </ref>.

L'ufficio dei diaconi ha carattere permanente<ref name="ftn54"> </ref>. L'ufficio dei diaconi non è quello di predicare la Parola o amministrare i sacramenti, ma quello di provvedere alle necessità dei poveri<ref name="ftn55"> Vedi sopra Atti 6:1-4.</ref>.== Template:Anchor Le comunità cristiane locali ==

E' legittimo e opportuno che vi siano comunità [congregazioni] stabili, vale a dire una compagnia certa di cristiani che si riuniscano ordinariamente in assemblea per il culto pubblico. Quando i credenti si moltiplicano in tal maniera che essi non possono riunirsi convenientemente in un unico luogo, è legittimo ed opportuno che essi si suddividano in comunità distinte e stabili per la migliore amministrazione delle ordinanze che loro competono e l'esercizio dei doveri che essi devono rendersi reciprocamente<ref name="ftn56">  </ref>.

La maniera ordinaria di suddividere i cristiani in comunità distinte e sommamente opportune per l'edificazione [fraterna] è in funzione della disposizione territoriale della loro dimora.

In primo luogo perché coloro che dimorano in prossimità, essendo tenuti all'adempimento l'uno verso l'altro da ogni tipo di dovere morale, hanno in questo modo la migliore opportunità di onorarlo. Questo legame morale ha caratteristiche perpetue, perché Cristo non è venuto per abolire la legge, ma per portarla a compimento<ref name="ftn57"> </ref>.

In secondo luogo la comunione dei santi dev'essere così ordinata tanto da poter sussistere con l'utilizzo più conveniente delle ordinanze e l'adempimento dei doveri morali senza alcun favoritismo<ref name="ftn58"> </ref>.

In terzo luogo il pastore ed il suo popolo devono vivere nello stesso circondario affinché possano adempiere l'uno verso l'altro i reciproci doveri nel modo più conveniente.

E' nell'ambito dei membri della comunità particolare che alcuni devono essere eletti [messi a parte] per assumere gli uffici del suo governo.== Template:Anchor Gli ufficiali delle comunità locali ==

In ciascuna singola comunità vi deve essere almeno un ufficiale che si affatichi sia nella predicazione e nell'insegnamento che nella sua conduzione<ref name="ftn59"> </ref>.

E' pure un requisito che altri vi si aggiungano per il governo [della comunità]<ref name="ftn60">  </ref>.

Allo stesso modo vi dovranno essere altri ancora che dovranno prendersi speciale cura di sovvenire alle necessità dei poveri<ref name="ftn61"> </ref>.

Il numero [di questi ufficiali] deve essere proporzionato alla condizione della comunità.

Questi ufficiali dovranno riunirsi in tempi convenevoli e precisi per prendersi cura del buon ordinamento e degli affari della comunità, ciascuno secondo il proprio ufficio.

E' sommamente necessario che, in queste riunioni, chi si affatica nella predicazione e nell'insegnamento funga da moderatore dei suoi lavori<ref name="ftn62"> </ref>.== Template:Anchor L'ordine del culto della comunità locale ==

L'ordine del culto della comunità locale comprende: preghiera, rendimento di grazie e canto dei Salmi<ref name="ftn63"> </ref> ; la Parola letta (non è necessario che segua immediata spiegazione di ciò che vien letto), la Parola spiegata ed applicata, l'istruzione catechistica, l'amministrazione dei sacramenti, la colletta per i poveri, il congedo del popolo con una benedizione.

Template:Anchor Il governo della Chiesa e i diversi tipi di assemblee che lo costituiscono

Cristo ha stabilito per la Sua Chiesa un governo e dei governatori ecclesiastici. A questo fine gli Apostoli immediatamente ricevettero dalla mano di Gesù Cristo le chiavi ed essi le usarono e ne fecero esercizio in tutte le chiese del mondo in ogni occasione. Da allora Cristo ha continuamente fornito alcuni nella Sua Chiesa del dono di governo e con il mandato di eseguirlo quando vi fossero chiamati. E' legittimo e concordante con la Parola di Dio che la Chiesa sia governata da diversi tipi di assemblee, vale a dire congregazionali [la comunità locale], presbiterali [regionale] e sinodali.== Template:Anchor Il potere comune a tutte queste assemblee ==

E' legittimo e concordante con la Parola di Dio che le diverse assemblee prima menzionate abbiano la facoltà di convocare e chiamare a comparire di fronte ad esse qualsiasi persona, nell'ambito della loro giurisdizione, per rendere conto dello specifico affare ecclesiastico che li riguardi<ref name="ftn64"> </ref>.

Esse hanno la facoltà di udire e determinare quelle cause e differenze che ordinatamente vengano loro sottoposte.

E' legittimo e concordante con la Parola di Dio che tutte le suddette assemblee abbiano un qualche potere di amministrare sanzioni disciplinari ecclesiastiche.== Template:Anchor Le assemblee congregazionali, cioè l'incontro degli ufficiali preposti ad una particolare comunità per il suo governo ==

Gli ufficiali in carica preposti ad una particolare comunità hanno autorevolmente la facoltà di convocare di fronte a loro un qualsiasi membro della [loro] comunità come ritengono giustamente opportuno.

Per accertare la conoscenza e la condizione spirituale dei diversi membri della comunità.

Per ammonire e riprendere.

Le sunnominate facoltà sono dimostrate da Ebrei 13:17; 1 Tessalonicesi 5:12-13; Ezechiele 34:4<ref name="ftn65"> </ref>.

La sospensione d'autorità dalla mensa del Signore di una persona non ancora estromessa dalla chiesa, concorda con le Scritture.* In primo luogo, perché l'ordinanza stessa non può essere profanata.

  • In secondo luogo, perché ci viene ordinato di ritirarsi da coloro che si comportano in modo disordinato.
  • In terzo luogo, a causa del grave peccato e pericolo, sia per chi vi si accosta in modo indegno, come pure per il mondo intero<ref name="ftn66"> </ref>.

 

Nell'Antico Testamento vi era la facoltà di allontanare le persone impure dalle cose sacre<ref name="ftn67"> </ref>. Analogamente, lo stesso potere ed autorità continua sotto il Nuovo Testamento.

Gli ufficiali che presiedono al governo di una particolare comunità hanno titolo [il potere e l'autorità] di sospendere dalla mensa del Signore una persona che ancora non sia stata estromessa dalla chiesa:* in primo luogo, perché coloro che hanno autorità di giudicare e di ammettere coloro che sono adatti a ricevere il sacramento, hanno pure autorità di tenervi lontani coloro che siano trovati indegni [d'esso];

  • in secondo luogo, perché si tratta di un affare ecclesiastico di pratica ordinaria che concerne quella comunità.

 

Quando le comunità sono suddivise [territorialmente] e stabilite, esse devono l'un l'altra aiuto reciproco, sia a causa della loro debolezza intrinseca e interdipendenza, come pure a causa dei loro nemici esterni.== Template:Anchor Le assemblee presbiterali ==

La Scrittura mostra come la chiesa comporti [fra gli organi del suo governo] un collegio presbiterale [anche detto presbiterio o "collegio degli anziani"]<ref name="ftn68"> </ref>.

Un presbiterio è composto dai ministri della Parola insieme a quegli altri pubblici ufficiali che la Parola di Dio legittima come conduttori della chiesa. Il governo della chiesa è dunque affidato sia ai ministri che ad essi congiuntamente<ref name="ftn69"> </ref>.

La Scrittura indica come sotto il governo di un solo presbiterio vi possano essere molte comunità particolari.

Questo è provato da:

La chiesa di Gerusalemme era formata da molte singole comunità, com'è manifesto da:

La moltitudine dei credenti menzionata, in diversi luoghi, sia prima della dispersione dei credenti da quel luogo a causa della persecuzione<ref name="ftn70"> </ref> come pure dopo la dispersione<ref name="ftn71"> </ref>.

I molti apostoli ed altri predicatori nella chiesa di Gerusalemme. Se ci fosse stata una sola comunità, allora ciascun apostolo vi avrebbe predicato che solo raramente<ref name="ftn72"> </ref>, ma questo non è coerente con Atti 6:2.

La diversità di lingue fra i credenti, menzionata sia nel secondo che nel sesto capitolo di Atti, il che evidenzia come quella chiesa comprendesse molte comunità.

Tutte queste comunità erano sotto un solo governo presbiterale, perché:

Erano una sola chiesa<ref name="ftn73"> </ref> ;

Sono menzionati gli anziani della chiesa<ref name="ftn74"> </ref>.

Gli apostoli svolgevano gli atti ordinari dei presbiteri e come presbiteri in quella chiesa, il che dimostra l'esistenza di una chiesa presbiteriana prima della dispersione (Atti 6).

Le diverse comunità [cristiane] di Gerusalemme essendo un'unica chiesa, gli anziani di quella chiesa sono menzionati come riuniti assieme per atti di governo<ref name="ftn75"> Vedi nota precedente.</ref>, il che prova come quelle diverse comunità fossero sotto un unico governo presbiterale. Se queste comunità fossero fisse o non fisse, al riguardo dei loro ufficiali o dei loro membri, non inficia la verità della proposizione. Né vi appare alcuna differenza materiale fra le diverse comunità di Gerusalemme e le molte comunità ora nella condizione ordinaria della chiesa, al riguardo della fissità richiesta dagli ufficiali o dai membri.

La Scrittura, quindi, presenta il fatto che molte comunità possano essere sotto un unico governo presbiterale.

Dal caso della chiesa di Efeso, perché:

Che vi fossero più di una comunità nella chiesa di Efeso, appare da Atti 20:31<ref name="ftn76">  </ref> dove si dice che Paolo era rimasto ad Efeso per predicare per più di tre anni; e Atti 19:18-20, dove si menziona lo speciale effetto della Parola<ref name="ftn77"> </ref> ; e il versetto 10 e 17 dello stesso capitolo, dove si fa una distinzione fra Giudei e Greci <ref name="ftn78"> </ref> ; e 1 Corinzi 16:8-9, dove si afferma la ragione della permanenza di Paolo ad Efeso fino a Pentecoste <ref name="ftn79"> </ref> ; ed il versetto 29 dove si menziona una chiesa particolare nella casa di Aquila e Priscilla, poi a Efeso <ref name="ftn80"> </ref> come appare in Atti 18:19,24,26<ref name="ftn81"> </ref>. Se si considera tutto questo assieme, è la dimostrazione che la moltitudine dei credenti formavano ad Efeso più comunità. Appare che vi fossero molti anziani [presbiteri] su queste molte comunità come un solo gregge<ref name="ftn82">  </ref>.

Che queste molte comunità erano una sola chiesa, e che esse fossero sotto un unico governo presbiterale<ref name="ftn83"> </ref>.== Template:Anchor Le assemblee sinodali ==

Oltre alle assemblee congregazionali e presbiteriali, la Scrittura presenta un ulteriore tipo di assemblee per il governo della Chiesa, quelle che noi chiamiamo sinodali<ref name="ftn84"> </ref>.

Pastori e dottori, come pure altri governatori di chiese, insieme a quanti ancora saranno ritenuti degni così come si ritenga utile, sono membri di quelle assemblee che noi chiamiamo sinodali, a cui sono legittimamente chiamati.

Le assemblee sinodali possono legalmente essere di tipo diverso: provinciali, nazionali ed ecumeniche.

E' legittimo e in accordo con la Parola di Dio, per il governo della chiesa, che vi sia la subordinazione [consecutiva] delle assemblee congregazionali, presbiteriali, provinciali e nazionali.== Template:Anchor L'ordinazione dei ministri della Parola ==

Il soggetto dell'ordinazione dei ministri [della Parola] deve essere considerato sia sotto l'aspetto della dottrina che la definisce, che quello del potere di ordinare.=== Template:Anchor La dottrina dell'ordinazione ===

Nessuno può prendersi da sé l'ufficio di ministro della Parola senza una chiamata legittima<ref name="ftn85"> </ref>.

L'ordinazione è un'istituzione permanente della chiesa<ref name="ftn86"> </ref>.

L'ordinazione è la solenne consacrazione [separazione] di una persona ad un qualche ufficio ecclesiastico pubblico<ref name="ftn87"> </ref>.

Ogni ministro della Parola deve essere ordinato per imposizione delle mani e la preghiera, insieme al digiuno, da quei presbiteri predicatori ai quali essa appartiene<ref name="ftn88">  </ref>.

E' conforme alla Parola di Dio e molto opportuno che coloro che stanno per essere ordinati ministri, siano designati [alla cura] di una particolare chiesa o ad altro incarico ministeriale<ref name="ftn89">  </ref>.

La persona che deve essere ordinata ministro deve essere debitamente qualificata, sia per quanto riguarda la sua vita che per le sue capacità ministeriali, secondo le regole poste dall'Apostolo<ref name="ftn90"> </ref>.

Dovrà essere esaminata ed approvata da coloro dai quali sta per essere ordinata<ref name="ftn91"> </ref>.

Nessuno dovrà essere ordinato ministro di una particolare comunità se coloro che vi appartengono possono mostrare giusta causa per la sua non idoneità [per farne obiezione]<ref name="ftn92"> </ref>.=== Template:Anchor Il potere di ordinare ===

L'ordinazione è atto del presbiterio<ref name="ftn93"> </ref>.

Il potere di regolare tutto ciò che riguarda l'ordinazione sta nelle mani dell'intero presbiterio che, quando presiede su più di una comunità, siano queste comunità fisse o non fisse, al riguardo degli ufficiali e dei membri, per quanto riguarda l'ordinazione la cosa è indifferente<ref name="ftn94"> Vedi nota precedente.</ref>.

E' essenziale che nessuna singola comunità che possa convenientemente associarsi, assuma solo essa stessa il potere di ordinare:* perché non c'è un solo esempio nelle Scritture che una qualsiasi singola comunità che possa convenientemente associarsi, assuma su sé stessa soltanto tutto il potere di ordinare, né vi è regola alcuna che possa giustificare tale pratica;

  • perché nella Scrittura vi è l'esempio di un'ordinazione da parte di un presbiterio che presiede su diverse comunità; come nella chiesa di Gerusalemme, che era suddivisa in diverse comunità. Queste molte comunità sottostavano ad un unico presbiterio, e questo presbiterio ordinava.

 

I presbiteri predicanti, associati regolarmente, sia nelle città che nei villaggi circostanti, sono coloro ai quali appartiene l'imposizione delle mani per quelle comunità che si trovano entro la loro giurisdizione.=== Template:Anchor Parte dottrinale dell'ordinazione dei ministri ===

Nessuno può prendersi da sé l'ufficio di ministro della Parola senza una chiamata legittima<ref name="ftn95"> Vedi nota 85.</ref>.

L'ordinazione è un'istituzione permanente della chiesa<ref name="ftn96"> Vedi nota 86.</ref>.

L'ordinazione è la solenne consacrazione [separazione] di una persona ad un qualche ufficio ecclesiastico pubblico<ref name="ftn97"> Vedi nota 87.</ref>.

Ogni ministro della Parola deve essere ordinato per imposizione delle mani e la preghiera, insieme al digiuno, da quei presbiteri predicatori ai quali essa appartiene<ref name="ftn98"> Vedi nota 88.</ref>.

Il potere di regolare tutto ciò che riguarda l'ordinazione sta nelle mani dell'intero presbiterio che, quando presiede su più di una comunità, siano queste comunità fisse o non fisse, al riguardo degli ufficiali e dei membri, per quanto riguarda l'ordinazione la cosa è indifferente<ref name="ftn99"> Vedi nota 89.</ref>.

E' conforme alla Parola di Dio e molto opportuno che coloro che stanno per essere ordinati ministri, siano designati [alla cura] di una particolare chiesa o ad altro incarico ministeriale<ref name="ftn100"> Vedi nota 90.</ref>.

La persona che deve essere ordinata ministro deve essere debitamente qualificata, sia per quanto riguarda la sua vita che per le sue capacità ministeriali, secondo le regole poste dall'Apostolo<ref name="ftn101"> Vedi nota 91.</ref>.

Dovrà essere esaminata ed approvata da coloro dai quali sta per essere ordinata<ref name="ftn102"> Vedi nota 92.</ref>.

Nessuno dovrà essere ordinato ministro di una particolare comunità se coloro che vi appartengono possono mostrare giusta causa per la sua non idoneità [per farne obiezione]<ref name="ftn103"> Vedi nota 93.</ref>.

I presbiteri predicanti, associati regolarmente, sia nelle città che nei villaggi circostanti, sono coloro ai quali appartiene l'imposizione delle mani per quelle comunità che si trovano entro la loro giurisdizione<ref name="ftn104"> </ref>.

In casi straordinari può essere fatto qualcosa di straordinario fintanto che si giunga ad un ordinamento stabile, attenendosi il più strettamente possibile alla regola<ref name="ftn105">  </ref>.

Vi è in questo tempo (umilmente lo ammettiamo) occasione di applicare prassi straordinarie a causa dell'insufficienza di ministri [della Parola].=== Template:Anchor Direttive per l'ordinazione dei ministri della Parola ===

Essendo manifesto che nessuno può prendersi da sé l'ufficio di ministro dell'Evangelo senza essere stato legittimamente chiamato ed ordinato, e che l'opera dell'ordinazione deve essere eseguita con ogni debita cura, sapienza, serietà e solennità, umilmente noi offriamo le seguenti istruzioni, come requisiti che dovranno essere osservati.

1. Colui che deve essere ordinato, essendo stato o nominato dal popolo o altrimenti raccomandato dal presbiterio per un qualsiasi luogo, deve rivolgersi al presbiterio e portare con sé una testimonianza di avere personalmente accolto il "Patto dei Tre Regni"; della sua diligenza e competenza nei suoi studi; quale grado egli abbia ricevuto all'università, e quale sia stato il tempo ivi della sua frequenza; il tutto con [il certificato della sua età, che dev'essere [non meno di] ventiquattro anni; ma soprattutto della sua vita e comportamento.

2. Dopo che il presbiterio ha considerato tutto questo, essi dovranno procedere ad accertare la sua esperienza della grazia, e se la sua vita manifesti quella santità di vita che conviene ad un ministro dell'Evangelo; e ad esaminarlo al riguardo della sufficienza della sua istruzione, come pure a verificare le evidenze della sua vocazione al santo ministero e, in particolare, la sua giusta e diretta chiamata a quel posto.==== Template:Anchor Regole per l'esame del candidato ====

(1). Che il candidato sia esaminato in maniera del tutto fraterna, con mitezza di spirito e con speciale riguardo alla serietà, modestia e qualità di ciascuno.
(2). Egli sarà esaminato al riguardo della sua competenza nelle lingue originali [della Bibbia] e questo dovrà essere eseguito leggendo sia dal Testamento ebraico che greco, traducendone alcune porzioni in latino. Se si rileverà in questo una conoscenza difettosa, si investigherà più strettamente sulle altre sue competenze, soprattutto di logica e filosofia.
(3). Ci si accerterà quali autori di teologia egli abbia letto e sia più familiare e si verificherà la sua conoscenza delle basi della religione, della sua abilità a difendere la dottrina ortodossa contenuta in essa contro ogni opinione insana ed erronea, specialmente quelle diffuse al giorno d'oggi; della sua abilità ad esporre il senso e significato di quei testi biblici che gli verranno proposti, in casi di coscienza, e nella cronologia delle Scritture, come pure nella storia della Chiesa.
(4). Se non ha ancora predicato in pubblico con l'approvazione di coloro che sono in grado di giudicare, egli esporrà di fronte al presbiterio, nel tempo più appropriato concessogli, quei temi della Scrittura che gli verranno assegnati.
(5). Egli pure imposterà, in uno spazio di tempo adeguato, un discorso in latino sugli argomenti più comuni o di controversia teologica che gli siano assegnati, esibendo al presbiterio tesi che ne esprimano la somma e la capacità di difenderle.
(6). Predicherà di fronte al popolo, il presbiterio, o presenti alcuni ministri della Parola appositamente designati.
(7). Sarà considerata la proporzione dei suoi doni in rapporto al luogo al quale è stato chiamato.
(8). Oltre alla verifica dei suoi doni nella predicazione, egli sarà sottomesso ad un esame sulle premesse della durata di due o più giorni, se il presbiterio lo reputerà necessario.
(9). Per quanto riguarda chi era già stato ordinato ministro e che ora è stato trasferito ad altro incarico, egli porterà testimonianza della sua ordinazione, delle sue competenze e comportamento, verificando così che sia adatto a quel posto predicandovi e, se reputato necessario, da un'ulteriore suo esame.

3. Dopo essere stato approvato in tutto questo egli dovrà essere inviato alla chiesa che deve servire, là predicarvi per tre diverse volte e là conversare con il popolo, affinché possano essere verificati i suoi doni per la loro edificazione, e possa avere tempo ed occasione per investigare e meglio conoscere, la sua vita e comportamento.

4. Nell'ultimo di questi tre giorni dedicati alla verifica dei suoi doni di predicazione, il presbiterio invierà alla comunità una dichiarazione scritta pubblica, da leggersi di fronte al popolo e dopodiché affissa alla porta della chiesa, per significare che in quel giorno un numero competente di membri della comunità, auto-nominatisi, compariranno di fronte al presbiterio per dare il loro consenso ed approvazione a tale uomo come loro ministro. In caso contrario, dovranno essere presentate, con discrezione cristiana ed umiltà le obiezioni che si fanno all'effettiva idoneità di tale persona. Se, dopo il giorno prefissato, non saranno state sollevate obiezioni contro di lui, ed il popolo ne dà il consenso, allora il presbiterio procederà all'ordinazione.

5. Nel giorno fissato per l'ordinazione, che dovrà essere eseguita nella chiesa in cui l'ordinando dovrà servire, la comunità osserverà un digiuno solenne, affinché in maniera vieppiù seria si uniscano in preghiera per la benedizione delle ordinanze di Cristo e l'impegno del Suo servitore per il loro bene. Il presbiterio giungerà nel luogo prefissato, o almeno tre o quattro ministri della Parola vi saranno inviati dal presbiterio. Uno fra loro, nominato dal presbiterio, predicherà al popolo al riguardo dell'ufficio e del dovere dei ministri di Cristo, e su come il popolo debba riceverli affinché essi svolgano la loro opera nel migliore dei modi.

6. Dopo il sermone, il ministro che ha predicato, di fronte alla comunità, rivolgerà all'ordinando domande in merito alla sua fede in Cristo e le sue persuasioni al riguardo della fede riformata, secondo le Scritture; le sue sincere intenzioni e finalità nel desiderare di accedere a questa vocazione; la sua diligenza nella preghiera, lettura, meditazione, predicazione, amministrazione dei sacramenti, disciplina e svolgimento di tutti i doveri che competono a questa carica; il suo zelo e fedeltà nel conservare la verità dell'Evangelo e l'unità della chiesa contro ogni errore e scisma; la cura affinché lui stesso e la sua famiglia siano irreprensibili ed esempio per il gregge; la sua disponibilità e longanimità, in umiltà di spirito, a sottomettersi alle ammonizioni dei suoi fratelli ed alla disciplina della chiesa; come pure la sua risoluzione a perseverare nell'adempimento dei suoi doveri contro ogni situazione difficile e persecuzione.

7. Dopo che [l'ordinando] avrà dichiarato sé stesso, professato la sua disponibilità, e promesso di adoperarsi [diligentemente al suo ministero] con l'aiuto di Dio, il ministro, allo stesso modo, si rivolgerà al popolo chiedendo loro quale sia la loro disponibilità a ricevere e riconoscerlo come ministro di Cristo; ad ubbidirgli ed a sottomettersi a lui, in quanto egli li dovrà governare nel Signore; come pure a mantenerlo, incoraggiarlo ed assisterlo in ogni espressione del suo ministero.

8. Avendo il popolo così reciprocato le promesse, il presbiterio, o i ministri inviati da esso per l'ordinazione, solennemente lo consacreranno all'ufficio ed all'opera del ministero, imponendogli le mani, cosa che dovrà essere accompagnata da una breve preghiera di questo tenore:

"Riconoscendo con gratitudine la grande misericordia di Dio nell'inviare Gesù Cristo per la redenzione del Suo popolo, e per la Sua ascensione alla destra di Dio Padre, dal quale ha effuso il Suo Spirito, accordando doni agli uomini, apostoli, evangelisti, profeti, pastori e dottori; per raccogliere ed edificare la Sua chiesa; e per aver reso atto ed incline quest'uomo per questa grande opera [a questo punto essi imporranno le mani sul suo capo], invocando Dio di dotarlo del Suo Santo Spirito, per dargli (noi che nel Suo nome lo consacriamo a questo sacro servizio) ad adempiere l'opera del ministero in ogni cosa, affinché egli possa sia salvare sé stesso che il popolo che gli è affidato".

9. Una volta terminata questa o simile forma di preghiera, il ministro che ha pronunciato il sermone esorterà chi è stato così ordinato a considerare la grande importanza del ministero pastorale ed il pericolo di essere negligente verso sé stesso ed il popolo, le benedizioni che in questa vita ed in quella a venire accompagnano la fedeltà. Dopodiché esorterà il popolo a comportarsi verso il loro ministro come conviene verso un servitore del Signore, secondo le promesse che prima hanno fatto. Infine, pregando, affiderà sia lui che il suo gregge alla grazia di Dio e, dopo il canto di un Salmo congederà l'assemblea con una benedizione.

10. [omissis].

11. [Coloro che già sono stati ordinati presso altra chiesa riformata] dovranno presentare una dichiarazione del presbiterio a cui appartenevano sufficiente testimonianza di tale ordinazione, della loro vita e comportamento quando si trovava fra di loro come pure del motivo del loro trasferimento. Essi dovranno in ogni caso essere esaminati per verificare la loro idoneità e sufficienza.

12. E' necessario che i presbiteri conservino diligentemente un registro dei nomi delle persone ordinate, con le testimonianze relative, il luogo ed il tempo dell'ordinazione, il nome dei presbiteri che hanno imposto loro le mani e la carica a cui sono stati designati.

13. Che nessuna somma di denaro o dono sia giammai ricevuta dalla persona da ordinare o da chiunque altro in suo nome, ai fini dell'ordinazione o a qualunque cosa la riguardi, né da alcuno del presbiterio, qualunque ne possa essere la giustificazione.==== Template:Anchor Situazioni straordinarie ====

[Omissis]


<references />