Discussione:Predicazioni/Matteo/La fede della donna cananea: differenze tra le versioni

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== Ermeneutica pregiudiziale ==
== Ermeneutica pregiudiziale ==


Testi biblici come Matteo 15:21-28 (la guarigione che Gesù opera sulla figlia della donna cananea) vengono oggi spesso strumentalizzati da predicatori che di fatto li sfruttano per far passare i loro pregiudizi ideologici - fatti passare per entelligente ermeneutica. Per loro la norma ultima di verità consiste di fatto non nelle Sacre Scritture (che devono essere per loro "scientificamente interpretate") ma nelle "conquiste" ideologiche del "progressismo" di fronte alle quali tutto e tutti devono piegarsi. La Bibbia (e Gesù stesso!) è "superata" o comunque da rivedere, così come le "vecchie" confessioni di fede. In questa prospettiva, Gesù e gli apostoli erano "uomini del loro tempo", "pieni di vecchi pregiudizi" (nazionalismo, patriarcalismo, avversione per le "diversità" sessuali, ecc.). Per loro l'ortodossia biblica è da "gettare nella spazzatura della storia" e quindi, di fatto, sono consapevolmente revisionisti apostati (Gesù non sarebbe quello che i cristiani nella storia hanno creduto che fosse). Atei e agnostici sono più onesti di questi revisionisti della fede cristiana (che vogliono reinterpretarla, alterarla, adattarla) facendosi passare per interpreti autentici del Cristo.
Testi biblici come Matteo 15:21-28 (la guarigione che Gesù opera sulla figlia della donna cananea) vengono oggi spesso strumentalizzati da predicatori che di fatto li sfruttano per far passare i loro pregiudizi ideologici - fatti passare per entelligente ermeneutica. Per loro la norma ultima di verità consiste di fatto non nelle Sacre Scritture, Parola di Dio e regola di fede e di condotta (le Scritture devono essere per loro "scientificamente interpretate") ma nelle "conquiste" ideologiche del "progressismo" di fronte alle quali tutto e tutti devono piegarsi. La Bibbia (e Gesù stesso!) è "superata" o comunque da rivedere, così come le "vecchie" confessioni di fede. In questa prospettiva, Gesù e gli apostoli erano "uomini del loro tempo", "pieni di vecchi pregiudizi" (nazionalismo, patriarcalismo, avversione per le "diversità" sessuali, ecc.). Per loro l'ortodossia biblica è da "gettare nella spazzatura della storia" e quindi, di fatto, sono consapevolmente revisionisti apostati (Gesù non sarebbe quello che i cristiani nella storia hanno creduto che fosse). Atei e agnostici sono di fatto più onesti di questi revisionisti della fede cristiana (che vogliono reinterpretarla, alterarla, adattarla) facendosi passare per interpreti autentici del Cristo. Retrospettivamente giungono così ad affermare che Gesù si sarebbe "convertito" a "una visione più ampia". Di fatto sono loro a "convertire" Gesù (come plastilina da modellare) alla loro ideoilogia. Questo non è un fenomeno nuovo. Nel corso della storia sono numerose le ideologie che hanno reinterpretato Gesù facendolo diventare campione delle loro idee. Dal "Gesù gnostico" si arriva fino al "Gesù ariano", al "Gesù socialista", "Gesù femminista", "Gesù queer", "Gesù ambientalista", e via via secondo le filosofie più di moda fatte passare per evoluzione (anche quella una prospettiva filosofica).

Versione attuale delle 11:48, 25 ago 2023

Ermeneutica pregiudiziale

Testi biblici come Matteo 15:21-28 (la guarigione che Gesù opera sulla figlia della donna cananea) vengono oggi spesso strumentalizzati da predicatori che di fatto li sfruttano per far passare i loro pregiudizi ideologici - fatti passare per entelligente ermeneutica. Per loro la norma ultima di verità consiste di fatto non nelle Sacre Scritture, Parola di Dio e regola di fede e di condotta (le Scritture devono essere per loro "scientificamente interpretate") ma nelle "conquiste" ideologiche del "progressismo" di fronte alle quali tutto e tutti devono piegarsi. La Bibbia (e Gesù stesso!) è "superata" o comunque da rivedere, così come le "vecchie" confessioni di fede. In questa prospettiva, Gesù e gli apostoli erano "uomini del loro tempo", "pieni di vecchi pregiudizi" (nazionalismo, patriarcalismo, avversione per le "diversità" sessuali, ecc.). Per loro l'ortodossia biblica è da "gettare nella spazzatura della storia" e quindi, di fatto, sono consapevolmente revisionisti apostati (Gesù non sarebbe quello che i cristiani nella storia hanno creduto che fosse). Atei e agnostici sono di fatto più onesti di questi revisionisti della fede cristiana (che vogliono reinterpretarla, alterarla, adattarla) facendosi passare per interpreti autentici del Cristo. Retrospettivamente giungono così ad affermare che Gesù si sarebbe "convertito" a "una visione più ampia". Di fatto sono loro a "convertire" Gesù (come plastilina da modellare) alla loro ideoilogia. Questo non è un fenomeno nuovo. Nel corso della storia sono numerose le ideologie che hanno reinterpretato Gesù facendolo diventare campione delle loro idee. Dal "Gesù gnostico" si arriva fino al "Gesù ariano", al "Gesù socialista", "Gesù femminista", "Gesù queer", "Gesù ambientalista", e via via secondo le filosofie più di moda fatte passare per evoluzione (anche quella una prospettiva filosofica).