Letteratura/Accontentarsi/Capitolo VI

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Capitolo 6: Uso I. Mostrare come un cristiano possa avere maggior conforto nella sua vita

Il conforto della vita non sta nell'avere molto; è la massima di Cristo: “Non è dall'abbondanza dei beni che uno possiede che egli ha la sua vita” (Luca 12:15), ma nell’essere contenti di quel che si ha. L'ape non si accontenta forse di cibarsi della rugiada o di succhiare un fiore, come il bue che pascola sui monti? La contentezza risiede dentro l'uomo, nel cuore; e il modo per sentirci a nostro agio non è riempire i nostri fienili, ma calmare le nostre menti. La persona che si accontenta, dice Seneca, è la persona felice.

Il malcontento è come una sostanza irritante, che inaridisce, consuma gli spiriti, corrode e divora il conforto della vita; lo scontento fa sì che una persona non goda di ciò che possiede. Una goccia o due di aceto inacidiranno un intero bicchiere di vino. Lascia che un uomo abbia la ricchezza e la confluenza delle comodità mondane, una o due gocce di malcontento amareggeranno e avveleneranno il tutto.

Il comfort dipende dalla contentezza; Giacobbe si era fermato quando il tendine dell'incavo della sua coscia si era stretto al punto di affliggerlo: così, quando il tendine della contentezza comincia a contrarsi, noi ci fermiamo nelle nostre comodità. La contentezza è necessaria per mantenere la vita confortevole, così come l'olio è necessario per mantenere accesa la lampada; dalle nubi dello scontento spesso cadono piogge di lacrime.

Possiamo trovare conforto nella nostra vita? Possiamo ottenerlo se lo vogliamo: un cristiano può ritagliare per sé stesso la condizione che vuole. Perché ti lamenti dei tuoi guai? Non sono i guai ad affliggere, ma lo scontento; non è l'acqua fuori della nave che è il problema, ma l'acqua che entra nella falla e che l’affonda; non è l'afflizione esteriore che può rendere triste la vita del cristiano; una mente contenta navigherebbe sopra queste acque, ma quando si apre una falla di malcontento e l’angoscia entra nel cuore, allora è inquieto e affonda. Fai dunque come i marinai, pompa l'acqua e ferma la perdita spirituale nell'anima, e nessun problema potrà ferirti.

Prossimo capitolo: Use II. Sei un cristiano scontento? Verifichiamolo.