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= Un servizio arduo ma coronato da successo =
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<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Sommario: Mentre le ambizioni di molti in questo mondo sono quelle di imporsi con la forza ed essere serviti, Dio, in Cristo, si rende Servitore della nostra redenzione e modello del valore più alto: servire il bene. Questo modello ci viene presentato dal profeta Isaia in quattro “Canti del Servo dell’Eterno”, di cui oggi esaminiamo il secondo nel capitolo 49. Questo testo ci parla della elezione del Servo di Dio dall’eternità, della sua formazione e delle difficoltà che ha incontrato che culmineranno in certo successo. Che cosa impariamo dal seguire Lui sulla strada del servizio di Dio e del nostro prossimo?</font></font></font>
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<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">C’è sempre stato e c’è ancora oggi chi dice: “Sono il Primo e il Più Grande e mi aspetto che tutti si sottomettano a me e che siano al mio servizio. Chiunque osa resistermi lo costringerò con la forza a farlo!”. Questo è ciò che hanno sempre inteso re, imperatori, dittatori, magnati dell’industria, le mafie e oggi potenti multinazionali. Chi non è d’accordo dovrà patire la forza del loro “braccio armato”! In questo vi sono incluse pure pretenziose organizzazioni religiose - come la storia ha dimostrato. E’ la logica del potere di questo mondo fallace. Il Signore Gesù, però, ai suoi discepoli insegnava ben altro:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Ma tra voi non deve essere così; anzi, il maggiore fra voi sia come il minore, e chi governa come colui che serve”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Luca 22:26). Gesù non solo lo insegnava, ma lo dimostrava: “</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''Io sono in mezzo a voi come colui che serve”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Luca 22:27). Diceva pure:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore; e chiunque, tra di voi, vorrà essere primo sarà servo di tutti. Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Marco 10:43-45).</font></font></font></font></font></font>

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">I valori di Dio (quelli che più contano e rimangono) sono spesso opposti a quelli di questo mondo decaduto. La vera grandezza passa da altre strade. Indicando per sé stesso il termine “Figlio dell’uomo</font></font></font>[[#sdendnote1sym|<sup>i</sup>]]<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">” il Salvatore usava un semitismo che appare spesso nella Bibbia e che semplicemente vuol dire “uomo”, “colui che condivide la natura umana</font></font></font>[[#sdendnote2sym|<sup>ii</sup>]]<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">”, l’uomo come doveva essere sin dall’inizio prima che il peccato lo corrompesse. Affermava, quindi, e dimostrava, i caratteri del vero umanesimo.</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Bold"><font size="3">'''Ciò che rende grande l’essere umano è la disponibilità a mettersi al servizio, umile e disinteressato, degli altr'''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">i.</font></font></font></font></font></font>

== Il Servo dell'Eterno, luce delle nazioni ==

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">La via e il primato del servizio non è un’innovazione di Gesù di Nazareth ma</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Bold"><font size="3">'''il compimento di ciò che era stato ampiamente annunciato nelle Sacre Scritture'''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">ebraiche e che Gesù incarnava. Ne parla ampiamente l’antico profeta Isaia quando si riferisce alla manifestazione del Servo di Jahvè per eccellenza, il Servo dell’Eterno. Isaia lo annuncia e descrive in quattro cantici, dei quali oggi leggiamo e commentiamo il secondo. “Ascoltatemi!” è l’appello che ci viene rivolto nel primo versetto.</font></font></font></font></font></font>

<font color="#000000"><font color="#000000">“<font face="Lora Regular"><font size="3"><font face="Lora Regular"><font size="3">''Isole, ascoltatemi! Popoli lontani, state attenti! L'Eterno mi ha chiamato fin dal grembo materno, ha pronunciato il mio nome fin dal seno di mia madre. Egli ha reso la mia bocca come una spada tagliente, mi ha nascosto nell'ombra della sua mano; ha fatto di me una freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra e mi ha detto: “Tu sei il mio servo, Israele, nel quale io manifesterò la mia gloria”. Ma io dicevo: “Invano ho faticato, inutilmente, per nulla ho consumato la mia forza; ma certo, il mio diritto è presso l'Eterno e la mia ricompensa è presso il mio Dio”. E ora parla l'Eterno che mi ha formato fin dal grembo materno per essere suo servo, per ricondurgli Giacobbe e per raccogliere intorno a lui Israele; io sono onorato agli occhi dell'Eterno e il mio Dio è la mia forza. Egli dice: “È troppo poco che tu sia mio servo per rialzare le tribù di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d'Israele; voglio fare di te la luce delle nazioni, lo strumento della mia salvezza fino alle estremità della terra”. Così parla l'Eterno, il Redentore, il Santo d'Israele, a colui che è disprezzato dagli uomini, detestato dalla nazione, schiavo dei potenti: “Dei re lo vedranno e si alzeranno; dei principi pure, e si prostreranno, a causa dell'Eterno che è fedele, del Santo d'Israele che ti ha scelto”''</font></font></font></font><font face="Lora Regular"><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Isaia 49:1-7).</font></font></font></font></font></font>

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Questo, come dicevo, è il secondo di quattro canti profetici del Servo di Jahvè</font></font></font>[[#sdendnote3sym|<sup>iii</sup>]]<font size="3">. Il primo parla della sua chiamata e missione universale (42:1-9), il secondo della sua elezione, formazione e difficoltà (49:1-6), il terzo della sua </font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">missione, opposizione e certezza di successo (50:4-11), e il quarto del suo sacrificio e glorificazione finale (52:13-53:12). E’ stato molto dibattuto su chi potesse essere questo “Servo di Jahvè”. Studiosi ebrei dicono che si tratta del popolo di Israele in quanto tale. Sta di fatto, però che, nell’insegnamento del Nuovo Testamento, Gesù si fa riconoscere come questo “servo di Dio” di cui ci parla Isaia. Egli, infatti, è “la progenie di Abraamo”, come insegna l’apostolo Paolo quando scrive:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Le promesse furono fatte ad Abraamo e alla sua discendenza. Non dice: “E alle progenie”, come se si trattasse di molte, ma, come parlando di una sola, dice: “E alla tua progenie”, che è Cristo”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Galati 3:16). Egli, soprattutto è “l’Israele” per eccellenza:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“... e mi ha detto: “Tu sei il mio servo, Israele, nel quale io manifesterò la mia gloria”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(3).</font></font></font></font></font></font>

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">A chi in particolare questo invito ad ascoltare? Sono “le isole”, il cui significato compare nella ripetizione (tipica della poesia ebraica) che segue, cioè “</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''Popoli lontani”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">, le popolazioni non ebraiche. Le notizie di un efficace Redentore sarebbero loro giunte allo stesso modo in cui il ministero di Gesù si era diffuso allora nelle regioni circostanti:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“La sua fama si sparse per tutta la Siria; e gli portarono tutti i malati colpiti da varie infermità e da vari dolori, indemoniati, epilettici, paralitici, ed egli li guarì”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Matteo 4:24). Avendo visto che i loro idoli sono impotenti a salvare (41:21-29), le genti saranno aperte a ricevere il Salvatore e la Legge di Dio. Accoglieranno con favore, cioè, l'insegnamento di Dio.</font></font></font></font></font></font>

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Questo testo ci parla dunque della elezione del Servo di Dio dall’eternità, della sua formazione e delle difficoltà che ha incontrato.</font></font></font>

== La Sua elezione ==

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Nell’ambito del creato nulla avviene per caso. Dio ha sovranamente disposto ogni cosa secondo i Suoi propositi e le leggi che Egli ha impresso nel creato. Tutto si svolge e si muove nel senso che Egli ha determinato in maniera saggia, buona e giusta. Così è per l’avvento del Salvatore.</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“L'Eterno mi ha chiamato fin dal grembo materno, ha pronunciato il mio nome fin dal seno di mia madre”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(1, 5): lo troviamo nei vangeli. La dottrina della sovranità di Dio e della predestinazione è chiaramente insegnata nelle Sacre Scritture ed è applicata in modo particolare al Cristo, l’annunciato Salvatore del mondo. Il mondo non crede a questo, anzi, lo contesta con forza. Quando viene concepita una nuova creatura, un ovulo femminile viene fecondato da un solo spermatozoo fra un altissimo numero di altri. Quale fra essi arriverà a destinazione? Noi diremmo: “Si tratta di un avvenimento casuale, imprevedibile. Ciascuno di essi genererebbe, se avesse successo nel fecondare l’ovulo, un individuo completamente diverso. Anche dopo la sua nascita, quella persona diventa ciò che largamente la casualità la porta ad essere”. E’ così? No. La casualità è un concetto che appartiene alla limitata prospettiva umana, quella che, fra l’altro, dà origine alla cultura abortista. Essa, infatti, dà scarso o nessun valore alla creatura umana sin dal suo concepimento. Non è questa la prospettiva di Dio, per il quale non esistono avvenimenti casuali né creature umane prive di importanza. La Bibbia afferma persino:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Si gettano i dadi nel bussolotto, ma la decisione dipende tutta dal Signore”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Proverbi 16:33 TILC). La predestinazione al servizio di Dio era ben presente ai personaggi più eminenti delle Scritture. Dio dice al profeta Geremia:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; e prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Geremia 1:5). L’apostolo Paolo scrive:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“... Dio, che mi aveva appartato fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunciassi fra le genti”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Galati 1:15-16). Il Signore Gesù dice:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Perciò, entrando nel mondo ... mi hai preparato un corpo”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Ebrei 10:5). Nel mondo si susseguono cosiddetti “salvatori” che “colgono l’opportunità” per imporsi, ma falliranno. Non così l’unico vero Salvatore del mondo,</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“il quale ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata,''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''...''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">)</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''secondo il proprio proponimento e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(1 Timoteo 1:9).</font></font></font></font></font></font>

== La Sua formazione ==

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">I propositi di Dio per il Salvatore Gesù Cristo sono precisi e tutto è finalizzato a quell’obiettivo. Egli non avrà solo a che fare con gli israeliti, ma è proposito di Dio renderlo il Salvatore del mondo. <font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">“</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''Egli dice: “È troppo poco che tu sia mio servo per rialzare le tribù di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d'Israele; voglio fare di te la luce delle nazioni, lo strumento della mia salvezza fino alle estremità della terra”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(6). Più chiaro di così non potrebbe essere e già il ministero terreno di Gesù inizialmente rivolto agli israeliti, ne dà concreta indicazione. Egli dice:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Ho anche delle altre pecore, che non sono di questo ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce e vi sarà un solo gregge, un solo pastore”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Giovanni 10:26).</font></font></font></font></font></font>

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Per tutto questo Gesù si esercitava fino dall’infanzia:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Tutti quelli che lo udivano stupivano del suo senno e delle sue risposte”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Luca 2:47). Inoltre:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Luca 2:52). Formatosi così nella Sua famiglia terrena, senza aver frequentato alcuna delle scuole teologiche del tempo, tutti</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“stupivano della sua dottrina perché parlava con autorità”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Luca 4:32). Senza pari nella Sua generazione, davvero Gesù poteva così dire:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Egli ha reso la mia bocca come una spada tagliente, mi ha nascosto nell'ombra della sua mano; ha fatto di me una freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">” (2). Egli è una “freccia” che colpisce sempre nel segno. Nella Sua generazione Egli si dimostrava come dice la lettera agli Ebrei:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“... la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli, penetra (...) e giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. E non c'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Ebrei 4:12-13). Così era e rimane la Parola di Gesù.</font></font></font></font></font></font>

== Le sue difficoltà ==

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Era però inevitabile che la Parola di Gesù, “tagliente ed efficace” incontrasse allora pure dura opposizione - continua ad esserlo oggi quando è annunciata fedelmente. Isaia parla del Servo di Dio come del ''“''<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''disprezzato dagli uomini, detestato dalla nazione”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(7).</font></font></font>Era così naturale che, dal punto di vista umano tale opposizione suscitasse in Gesù anche frustrazione.''“... ''<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi'''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">” (Matteo 13:15)</font></font></font>. Non poche volte troviamo Gesù a sbottare anche verso i Suoi discepoli:''“''<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò io con voi e vi sopporterò?”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Luca 9:41). Ricordate quando Gesù rimprovera lo stesso Pietro dicendogli:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(Marco 8:33). Questa frustrazione di Gesù esprime quanto già il profeta Isaia diceva:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Invano ho faticato, inutilmente, per nulla ho consumato la mia forza”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(4). Non è raro che dei cristiani pure dicano lo stesso!|</font></font></font></font></font></font>

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Anche noi abbiamo motivo di scoraggiarci di fronte alla potenza degli avversari, apparentemente invincibili. Possiamo condividere quanto scrive l’arcivescovo Viganò: “La battaglia epocale che stiamo combattendo contro il Leviatano globalista ha come scopo – lo sappiamo bene, per ammissione dei suoi stessi fautori – la distruzione sistematica di ogni traccia della presenza di Cristo dalle anime, dalle famiglie e dalla società, per sostituirvi l’orrore tetro della signoria di Satana e del regno dell’Anticristo. In questa battaglia non siamo solo assediati da forze nemiche potentissime e scatenate, ma anche dalle quinte colonne che, in seno alla Chiesa e addirittura in posizioni di governo, assecondano per interesse, per ricatto o per pavidità il piano infernale del Nuovo Ordine Mondiale. Aborto, divorzio, eutanasia, teoria gender, omosessualismo e neomalthusianesimo non sono altro che strumenti con cui distruggere la società, ma ancora prima di essa la famiglia, perché nella famiglia si può realizzare quella forma di resistenza alla dittatura del pensiero unico, grazie alla quale conservare la propria determinazione a difendere con coraggio la propria Fede e la propria identità”.</font></font></font>

== Il Suo successo ==

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Gesù, però, non si scoraggia ma persiste - così come deve fare ogni Suo discepolo. Egli poteva dire</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3"></font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“... ma certo, il mio diritto è presso l'Eterno e la mia ricompensa è presso il mio Dio”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(4).</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Il mio Dio è la mia forza”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(5). Gesù non vacilla. È sicuro del successo della sua impresa e della certa sconfitta di Satana. Chi Dio chiama prospererà. Come dice l’apostolo Paolo:</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">''“Ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. Perciò (...) state saldi, incrollabili, abbondanti sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore”''</font></font></font><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">(1 Corinzi 15:57-58).</font></font></font></font></font></font>

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Gesù è il Servo dell’Eterno: ha avuto, ha e avrà successo come tutti coloro che si pongono al servizio di Dio nelle imprese che Dio li chiama a svolgere. Giovanni Calvino ebbe a scrivere: “La totalità ed i singoli elementi della nostra salvezza sono rinchiusi in Gesù Cristo; bisogna perciò guardarsi dal farne derivare la minima porzione da altra fonte. Se cerchiamo salvezza, il nome stesso "Gesù" ci insegna a cercarla in lui. Se cerchiamo i doni dello Spirito Santo li troviamo nella sua consacrazione. Se cerchiamo forza, è situata nella sua sovranità. Se vogliamo trovare dolcezza e benignità la sua natività ce la presenta: in essa egli è stato reso simile a noi per imparare ad essere pietoso. Se domandiamo redenzione, la sua passione ce la dà. Nella sua condanna, troviamo la nostra assoluzione. Se desideriamo che la maledizione ci sia allontanata, lo otteniamo nella sua croce. La soddisfazione, l'abbiamo nel suo sacrificio; la purificazione nel suo sangue; (...). La mortificazione della nostra carne si trova del suo sepolcro; la novità di vita, nella sua risurrezione, nella quale abbiamo la speranza dell'immortalità. Se cerchiamo l'eredità celeste ci è assicurata dalla sua ascensione. Se cerchiamo aiuto e conforto e abbondanza di ogni bene l'abbiamo nel suo regno. Se vogliamo presentarci al giudizio con tranquillità, possiamo farlo poiché è il nostro giudice. In lui Insomma è il tesoro di tutti i beni e da lui dobbiamo attingere per essere saziati, non altrove. Chi non fosse soddisfatto di lui e ondeggiasse qua e là da una speranza all'altra, pur continuando a guardare soprattutto a lui, non terrebbe la strada giusta volgendo altrove una parte almeno dei propri pensieri. Del resto questa sfiducia non può penetrare nel nostro cuore, se abbiamo coscienza delle sue ricchezze” (Giovanni Calvino).</font></font></font>

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Paolo Castellina, 9-1-2023</font></font></font>

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">[[#sdendnote1anc|i]] <font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">https://it.wikipedia.org/wiki/Figlio_dell%27uomo</font></font></font></font></font></font>

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">[[#sdendnote2anc|ii]] <font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Nella letteratura apocalittica offerta dal profeta Daniele, l'espressione ebraica</font></font></font></font></font><font face="Lora Regular"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Lora Regular">בר אנש</font></font></font></font><font face="Lora Regular"><font size="3"><font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">Bar-'enash, traducibile come Colui che possiede le qualità di Adamo prima della cacciata dal Giardino dell'Eden, era senza peccato, incorruttibile (senza divenire) e immortale (Lettera gli Ebrei 4,15).</font></font></font></font></font></font>

<font color="#000000"><font face="Lora Regular"><font size="3">[[#sdendnote3anc|iii]] Cfr. [https://digilander.libero.it/credente2/CantiServo4.htm <font color="#0000ff"><font face="Lora Regular"><font size="3"><u>https://digilander.libero.it/credente2/CantiServo4.htm</u></font></font></font>]</font></font></font>

[[Category:Predicazioni]][[Category:Isaia]]