Preghiera/Preghiere Riformatori/Quando ti senti abbandonato, prega!: differenze tra le versioni

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'''Spunto di riflessione:''' Pensa ai momenti in cui la vita è stata più dura e ti sei sentito più abbandonato. In quali modi Dio ha agito per salvarti e portare liberazione?
'''Spunto di riflessione:''' Pensa ai momenti in cui la vita è stata più dura e ti sei sentito più abbandonato. In quali modi Dio ha agito per salvarti e portare liberazione?
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Io ti ringrazio, o Dio Onnipotente, per esserti rivelato a me
mandando tuo Figlio Gesù Cristo, come un sacrificio efficace per me, affinché per mezzo di io possa essere perdonato e ricevere la vita eterna. Ti rendo grazie, o Dio, per avermi reso destinatario del tuo grande favore attraverso l'Evangelo e i Sacramenti, e per aver preservato la tua Parola e la tua Santa Chiesa. Oh, potessi veramente dichiarare la tua bontà e le tue benedizioni! Illuminami, ti prego, con il tuo Santo Spirito affinché la riconoscenza risplenda nella mia vita. . . . Illumina il mio cuore, ti prego, affinché io possa essere più pienamente consapevole del tuo favore verso di me e adorarti per sempre con vero ringraziamento.
(Filippo Melantone)
 


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30.  Quando ti senti abbandonato, prega!

Leggi il Salmo 116

A volte la vita sembra gettarci al fondo di un precipizio. Ci sono momenti in cui tutto sembra cedere e le difficoltà mettono alla prova la nostra fede. Non importa dove ci giriamo, non possiamo trovare una via d'uscita. Non possiamo liberarci da cose che vanno oltre il nostro controllo, come la malattia, la perdita del lavoro o relazioni umane pregiudicate. Possiamo entrare in empatia con il salmista quando pregò: “I legami della morte mi avevano circondato, le angosce del soggiorno dei morti mi avevano colto; mi aveva raggiunto la disgrazia e il dolore” (Sal 116:3). È stato raggiunto e messo in una via senza uscite. Non sembrava essercene.

Il salmista si sentiva abbandonato. Tutti i pericoli della vita lo assalivano. In profonda agonia, si sentiva abbandonato anche da Dio.

Per questo dice: «Ma io invocai il nome dell'Eterno: “O Eterno, libera l'anima mia!”.» (v. 4). Dio ha ascoltato ed ha risposto alla sua preghiera: «Poiché tu hai liberato l'anima mia dalla morte, gli occhi miei dalle lacrime e i miei piedi dalle cadute» (v. 8); «Io ho creduto, perciò parlerò. Io ero grandemente afflitto» (v. 10).

Qui, come notò Giovanni Calvino, “Quando sembrava essere completamente abbandonato da Dio, quello era veramente il momento opportuno e la stagione giusta per dedicarsi alla preghiera”.

Quando la vita è al suo livello più basso, è più dura, quando sembra che non ci sia sollievo e che persino Dio ci abbia abbandonato, prega! Questa è la nostra unica speranza e il nostro unico aiuto. Preghiamo quando il nostro bisogno è più grande. Allora scopriamo che Dio è misericordioso; «Il nostro Dio è misericordioso» (v. 5)!

Spunto di riflessione: Pensa ai momenti in cui la vita è stata più dura e ti sei sentito più abbandonato. In quali modi Dio ha agito per salvarti e portare liberazione?


Io ti ringrazio, o Dio Onnipotente, per esserti rivelato a me

mandando tuo Figlio Gesù Cristo, come un sacrificio efficace per me, affinché per mezzo di io possa essere perdonato e ricevere la vita eterna. Ti rendo grazie, o Dio, per avermi reso destinatario del tuo grande favore attraverso l'Evangelo e i Sacramenti, e per aver preservato la tua Parola e la tua Santa Chiesa. Oh, potessi veramente dichiarare la tua bontà e le tue benedizioni! Illuminami, ti prego, con il tuo Santo Spirito affinché la riconoscenza risplenda nella mia vita. . . . Illumina il mio cuore, ti prego, affinché io possa essere più pienamente consapevole del tuo favore verso di me e adorarti per sempre con vero ringraziamento.

(Filippo Melantone)