Teopedia/Principio di non-contraddizione di Aristotele

Da Tempo di Riforma Wiki.
Versione del 14 mar 2023 alle 21:13 di Pcastellina (discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Ritorno


Principio di non-contraddizione di Aristotele

Il "principio di non-contraddizione" di Aristotele è un principio fondamentale della logica classica e della filosofia. Esso sostiene che una cosa non può essere allo stesso tempo e nello stesso senso sia vera che falsa, ovvero che una proposizione e la sua negazione non possono essere entrambe vere.

In altre parole, il principio di non-contraddizione afferma che una cosa non può avere proprietà o caratteristiche opposte e contraddittorie allo stesso tempo. Ad esempio, un oggetto non può essere sia rosso che verde contemporaneamente, una persona non può essere sia alta che bassa allo stesso tempo, e così via.

Il principio di non-contraddizione è stato uno dei principi fondamentali della filosofia di Aristotele, che lo ha utilizzato per sviluppare la sua teoria della conoscenza e della realtà. Secondo Aristotele, il principio di non-contraddizione è una condizione necessaria per la coerenza e la razionalità del pensiero, e deve essere rispettato in ogni campo di conoscenza.

Il principio di non-contraddizione è uno dei tre principi fondamentali della logica classica, insieme al principio del terzo escluso e al principio dell'identità. Questi principi sono stati utilizzati per sviluppare la logica formale e per formulare le regole per la valutazione e la validità degli argomenti e delle proposizioni.

In sintesi, il principio di non-contraddizione afferma che una cosa non può essere sia vera che falsa allo stesso tempo e nello stesso senso, ed è uno dei principi fondamentali della logica classica e della filosofia di Aristotele.