Preghiera/Preghiere di puritani/Seconda

Preghiere di puritani
58. La Cena del Signore
Dio di ogni bene,
ti benedico per i mezzi della grazia;
insegnami a riconoscere in essi
i tuoi propositi d’amore
e la gioia e la forza della mia anima.
Hai preparato per me un banchetto;
e sebbene io sia indegno di sedermi come ospite,
mi affido completamente ai meriti di Gesù
e mi nascondo sotto la sua giustizia.
Quando ascolto il suo tenero invito
e vedo la sua meravigliosa grazia,
non posso esitare:
devo venire a te con amore.
Per mezzo del tuo Spirito, ravviva la mia fede
perché possa discernere con verità
e afferrare spiritualmente il Salvatore.
Mentre contemplo i simboli
della morte del mio Salvatore,
fa’ che mediti sul motivo per cui egli è morto
e ascolti la sua voce che dice:
“Ho dato la mia vita per riscattare la tua,
mi sono offerto per espiare il tuo peccato,
ho versato il mio sangue per cancellare la tua colpa,
ho aperto il mio costato per purificarti,
ho sopportato le tue maledizioni per liberarti,
ho portato la tua condanna per soddisfare
la giustizia divina.”
Oh, fa’ che io comprenda davvero
l’ampiezza e la profondità di questo disegno divino.
Avvicinarmi, obbedire, stendere la mano,
prendere il pane, ricevere il calice,
mangiare e bere,
testimoniare davanti a tutti che io,
personalmente, con fede, rispetto e amore,
ricevo il mio Signore,
come mia vita, mia forza,
mio nutrimento, mia gioia, mia delizia.
Nella Cena ricordo
il suo amore eterno,
la sua grazia senza limiti,
la sua compassione infinita,
la sua agonia, la croce, la redenzione,
e ricevo l’assicurazione del perdono,
dell’adozione, della vita, della gloria.
Come gli elementi esteriori nutrono il mio corpo,
così il tuo Spirito che abita in me
ravvivi la mia anima,
fino al giorno in cui non avrò più fame né sete
e siederò con Gesù
al suo banchetto celeste.
Amen.
57. Preghiera del sabato sera
Dio dell’ora che passa
Un’altra settimana è trascorsa
e tu mi hai custodito
nelle mie uscite
e nei miei rientri.
È stata la tua vigilanza
a deviare i mali minacciosi;
sono stati i tuoi doni
a nutrirmi;
le tue consolazioni
a confortarmi;
i legami e gli amici che mi hanno rallegrato
sono venuti da te;
i mezzi di grazia che mi hanno edificato
sono stati un tuo dono;
il tuo Libro, che in mezzo a tutte le mie gioie
mi ha ricordato che questo non è il mio riposo,
e che, in ogni successo,
una sola cosa è necessaria:
amare il mio Salvatore.
Nulla può uguagliare il numero delle tue misericordie,
se non le mie imperfezioni e i miei peccati.
Questi, o Dio, non voglio né nascondere né minimizzare,
ma confessare con cuore contrito.
In quale condizione mi lascerebbe
un esame segreto della mia vita,
se non fosse per la certezza che presso di te
vi è abbondante redenzione,
che tu sei un Dio che perdona,
e che per questo puoi essere temuto?
Mentre spero nel perdono
mediante il sangue della croce,
ti prego:
rivestimi di umiltà,
ravviva il mio cammino,
rendimi più devoto a te,
aiutami a tenere la fine della vita davanti agli occhi,
guariscimi dalla follia del rinviare e dell’esitare,
fammi conoscere quanto sono fragile,
insegnami a contare i miei giorni
e a indirizzare il mio cuore verso la sapienza.
Amen.
56. La forza di un ministro di Dio
Yahweh immutabile,
quando mi sento scoraggiato nel ministero
e pieno di dubbi su me stesso,
ancorami alla roccia della tua elezione eterna:
allora le mie mani non cadranno inerti,
e avrò speranza per me stesso e per gli altri.
Tu conosci il tuo popolo per nome
e, al tempo stabilito,
lo conduci dallo stato naturale a quello di grazia
mediante la tua chiamata efficace.
Questa è la base della mia salvezza,
il fine del mio desiderio,
il movente del mio ministero.
Preservami da pensieri elevati su me stesso
o sulla mia opera,
poiché non sono altro che peccato e debolezza;
in me non abita alcun bene,
e le mie opere migliori sono ancora macchiate dal peccato.
Umiliami fino alla polvere davanti a te.
Estirpa e sradica l’erbaccia velenosa
del credermi giusto,
e mostrami la mia assoluta nullità.
Tienimi consapevole della mia condizione di peccatore;
affondami più profondamente nel pentimento
e nell’odio verso me stesso;
spezza il Dagon dell’orgoglio
davanti all’arca della tua presenza;
demolisci la torre di Babele della mia presunzione
e disperdila al vento;
abbatti fino a terra le mura di Gerico
del mio cuore ribelle.
Allora "Grazia! Grazia!" sarà la mia esperienza e il mio grido.
Sono una creatura povera e debole
quando la fede non è in azione,
come un’aquila con le ali legate;
concedimi di riposare nella tua potenza e fedeltà,
e di sapere che vi sono due cose degne
per cui vivere:
promuovere la tua causa nel mondo
e fare del bene alle anime e ai corpi delle persone.
Questo è il mio ministero,
la mia vita,
la mia preghiera,
la mia meta.
Concedimi grazia affinché io non venga meno.
Amen.
55. Preghiera di un ministro di Dio
O mio Signore,
fa’ che il mio ministero non sia approvato solo dagli uomini,
né si limiti a guadagnare la stima e l’affetto delle persone,
ma compi l’opera della tua grazia nei loro cuori,
chiama a te coloro che hai eletto,
sigilla ed edifichi i rigenerati,
e comanda benedizioni eterne sulle loro anime.
Salvami dall’orgoglio e dalla ricerca di me stesso;
innaffia i cuori di coloro che ascoltano la tua Parola,
affinché il seme seminato nella debolezza
risorga nella potenza.
Fa’ che io e coloro che mi ascoltano
possiamo contemplarti già qui
nella luce della fede particolare,
e un giorno nella gloria che non avrà fine.
Fa’ che ogni mia predicazione sia mezzo di grazia
anche per me stesso,
e aiutami a sperimentare la potenza del tuo amore crocifisso,
perché il tuo sangue è un balsamo,
la tua presenza è beatitudine,
il tuo sorriso è cielo,
la tua croce è il luogo dove si incontrano
verità e misericordia.
Guarda ai dubbi e agli scoraggiamenti
del mio ministero,
e preservami dal senso d’importanza personale.
Ti chiedo perdono per i miei molti peccati,
omissioni e debolezze,
come uomo e come ministro.
Comanda la tua benedizione
sopra le mie fatiche deboli e indegne
e sopra il messaggio della salvezza che annuncio.
Rimani con il tuo popolo
e fa’ che la tua presenza sia la loro eredità
e anche la mia.
Quando predico agli altri,
fa’ che le mie parole non siano
solo eleganti e ben costruite,
i miei ragionamenti raffinati,
la mia esposizione inappuntabile ma senza potenza;
fa’ che io innalzi te
e umili i peccatori.
O Signore di potenza e di grazia,
tutti i cuori sono nelle tue mani,
tutti gli eventi sotto il tuo controllo.
Metti il sigillo della tua onnipotente volontà
sul mio ministero.
Amen.
54. Il rinnovamento del discepolo
O mio Salvatore,
aiutami.
Sono così lento ad imparare,
così incline a dimenticare,
così debole nel salire;
Mi trovo ancora ai piedi del monte,
quando dovrei già essere sulle vette.
Soffro per il mio cuore privo di grazia,
per i miei giorni senza preghiera,
per la mia povertà d’amore,
per la mia pigrizia nella corsa celeste,
per la coscienza macchiata,
per le ore sprecate,
per le occasioni non vissute.
Sono cieco mentre la luce brilla intorno a me:
togli le scaglie dai miei occhi,
frantuma la durezza del cuore incredulo.
Fa’ che la mia più grande gioia sia
studiare te,
meditare su di te,
contemplarti,
sedermi come Maria ai tuoi piedi,
appoggiarmi come Giovanni sul tuo petto,
appellarmi come Pietro al tuo amore,
stimare, come Paolo, ogni cosa spazzatura
di fronte a te.
Concedimi crescita e progresso nella grazia,
affinché ci sia in me
più fermezza nel carattere,
più vigore nei propositi,
più elevazione nella vita,
più fervore nella devozione,
più costanza nello zelo.
Poiché ho un posto nel mondo,
preservami dal far del mondo il mio posto.
Che io non cerchi mai nella creatura
ciò che si trova solo nel Creatore.
Fa’ che la mia fede non smetta di cercarti,
finché non si tramuti in visione.
Cavalca in me, o Re dei re
e Signore dei signori,
affinché possa vivere vittoriosamente
e, nella vittoria, giungere al mio fine.
Amen.
Testo, immagine e audio: https://sfero.me/podcast/rinnovami-signore-discepolo
53. Il Servo in Battaglia
Signore,
ti benedico perché l’esito della battaglia
tra te e Satana
non è mai stato incerto
e si concluderà con la vittoria.
Il Calvario ha spezzato la testa del dragone,
e io combatto contro un nemico già sconfitto,
che con tutta la sua astuzia e forza
è stato già vinto.
Quando sento il serpente mordere il mio calcagno,
fa’ che ricordi Colui il cui calcagno fu ferito,
ma che, proprio essendo ferito,
ha infranto la testa del diavolo.
La mia anima, con gioia interiore,
esalta il potente Conquistatore.
Guariscimi da ogni ferita ricevuta
nel grande conflitto;
se ho raccolto impurità,
se la mia fede è stata scossa,
se la mia speranza è meno luminosa,
se il mio amore non è ardente,
se qualche conforto terreno ha preso il posto
che spetta a te nel mio cuore,
se la mia anima vacilla sotto il peso della lotta.
Tu, che in ogni tua promessa metti un balsamo,
e in ogni tuo tocco doni vita,
avvicinati a questo tuo guerriero stanco,
ristorami, affinché possa rialzarmi
e riprendere il combattimento,
senza mai stancarmi finché il nemico
non sia definitivamente calpestato.
Donami una comunione così profonda con te
da poter sfidare Satana,
l’incredulità, la carne, il mondo,
con una gioia che non viene da alcuna creatura
e che nessuna creatura può offuscare.
Fammi bere dalla sorgente eterna
che scaturisce dal tuo amore immutabile
e dal tuo decreto eterno.
Allora la mia mano non si stancherà,
i miei piedi non vacilleranno,
la mia spada non si poserà,
il mio scudo non arrugginirà,
il mio elmo non si spezzerà,
la mia corazza non cadrà,
perché la mia forza poggerà
sul potere della tua potenza.
Amen.
52. Equipaggiati per servire
Dio mio, fine del mio cammino,
tu mi hai donato una disposizione stabile
a vivere per te e a donare la mia vita al tuo servizio.
Se è la tua volontà, lasciami proseguire in questo intento;
se non lo è, ritira tu stesso i miei propositi.
Tutto ciò che desidero nella vita
è trovarmi in circostanze
che mi permettano al meglio di servirti nel mondo.
Per questo affido ogni mio affare nelle tue mani.
Ma ti prego: non permettere che mi scoraggi,
perché lo scoraggiamento spegne il fervore spirituale.
Dammi di intraprendere qualche compito per te,
perché questo ravviva e anima la mia anima,
così che io possa affrontare ogni fatica e sofferenza,
e accettare con gioia ogni prova per amore del tuo nome.
Ma — oh! — che morte interiore è
correre, affannarsi,
e non concludere nulla!
Il tempo vola, e io sono di così poca utilità…
Oh, se potessi essere una fiamma di fuoco al tuo servizio,
ardere sempre, consumandomi in un’unica fiamma continua!
Preparami, Signore, per un’utilità singolare in questo mondo.
Preparami a gioire anche nelle tribolazioni di ogni tipo,
se solo servono al progresso del tuo Regno.
Preparami a rinunciare a ogni speranza
nell’amicizia del mondo,
e donami una più profonda coscienza
della mia peccaminosità.
Preparami ad accettare da te, come giusta conseguenza,
qualsiasi prova possa colpirmi.
Preparami a rinunciare, in piena sottomissione,
ai piaceri che desidero,
e a trovare contentezza nel trascorrere il tempo con te.
Preparami a pregare
gustando la gioia della comunione divina,
a trovare in ogni momento un’occasione lieta per l’anima,
a vedere il mio nulla
e a meravigliarmi del fatto che mi permetti di servirti.
Preparami a entrare nel mondo beato
dove nulla di impuro esiste,
e a conoscere che tu sei sempre con me.
Amen.
51. Sincerità
Signore, che eleggi alla grazia della salvezza,
beata è la persona che tu scegli e chiami a te.
Con te sono la misericordia, la redenzione,
la certezza, il perdono.
Tu hai sollevato me, prigioniero,
dal pozzo del peccato,
e mi hai dichiarato libero,
non solo nei tribunali del cielo,
ma anche nella corte della mia coscienza.
Mi hai giustificato per fede,
mi hai dato pace con te,
mi hai reso capace di godere della gloriosa libertà
di figlio tuo.
Salvami dalla falsa speranza dell’ipocrita:
che io non presuma mai di essere in Cristo
se non sono una nuova creatura;
che non pensi mai di essere nato dallo Spirito
se non mi prendo cura delle cose dello Spirito;
che non mi accontenti mai
di professioni di fede o di forme esteriori e servizi religiosi
se il mio cuore non è retto davanti a te.
Fa’ che misuri la sincerità della mia fede
dal mio timore di offenderti,
dal mio desiderio di conoscere la tua volontà,
dalla mia disponibilità a rinunciare a me stesso.
Che nulla mi renda smemorato della tua gloria,
che nulla mi distolga dai tuoi comandamenti,
che nulla scuota la mia fiducia nelle tue promesse
o faccia del male ai tuoi figli.
Fa’ che le occupazioni del tempo presente
non danneggino la mia vita spirituale,
e che le preoccupazioni quotidiane
non mi facciano trascurare l’unica cosa necessaria.
Che io non sia distratto dal significato
dei tuoi interventi nella mia vita,
né insensibile ai tuoi rimproveri,
né immobile davanti alle tue chiamate.
Insegnami la santa arte di rimanere in te,
di essere nel mondo ma non del mondo,
di rendere ogni cosa non solo compatibile con la fede,
ma utile alla mia vita spirituale.
Amen.
50. La grazia della croce
O mio Salvatore,
ti ringrazio dal profondo dell’anima
per la tua meravigliosa grazia e il tuo amore,
per aver portato il mio peccato
nel tuo corpo, sul legno della croce.
Fa’ che la tua croce sia per me
come l’albero che addolcisce le mie acque amare a Mara,
come il bastone che fiorisce di vita e di bellezza,
come il serpente di bronzo che richiama
lo sguardo della fede.
Per mezzo della tua croce, crocifiggi ogni mio peccato;
usala per accrescere la mia intimità con te;
rendila il fondamento di ogni mia consolazione,
la forza viva di ogni mio dovere,
la somma di tutte le promesse del tuo vangelo,
il conforto in ogni mia afflizione,
il vigore del mio amore, della mia gratitudine,
delle mie virtù,
l’essenza stessa della mia fede.
E per mezzo di essa donami quel riposo senza riposo:
il riposo della lode incessante.
O mio Signore e Salvatore,
anche per me hai stabilito una croce
da prendere e portare,
una croce prima della corona.
Hai voluto che fosse la mia parte,
ma l’amor proprio la rifiuta,
la ragione carnale non l’accetta;
senza la grazia della pazienza
non posso sopportarla,
camminare con essa,
trarne beneficio.
O croce benedetta,
quante misericordie porti con te!
Solo la mia volontà ribelle ti giudica odiosa,
e solo perché rifiuto il tuo peso
tu mi appari troppo pesante.
Insegnami, Signore mio pieno di grazia,
che con la croce tu mandi anche la grazia promessa,
perché io possa portarla con pazienza,
e che la mia croce è il tuo giogo, che è dolce,
e il tuo carico, che è leggero.
Amen.
49. Vocazione
Padre celeste,
Tu mi hai posto nella tua chiesa,
che il tuo Figlio ha acquistato con il proprio sangue.
Aggiungi grazia a grazia,
perché io possa vivere in modo degno
della vocazione che mi hai rivolto.
Sono un viaggiatore sull’oceano della vita;
al sicuro nell’arca del cielo,
possa io attraversare questo mondo turbato
fino al porto del riposo eterno.
Sono un albero nella vigna che tu hai piantato.
Fa che non sia sterile,
carico solo di foglie inutili e di grappoli selvatici.
Pòtami dai rami superflui;
innaffiami con la rugiada della tua benedizione.
Sono parte della sposa dell’Agnello, la tua chiesa.
Donami di essere verace, fedele, casta, amorevole,
pura e consacrata.
Fa che nessun affetto terreno
mi trattenga con leggerezza.
Che io viva al di sopra dell’amore per le cose passeggere,
santificato, purificato, senza macchia, reso santo dalla grazia.
Il tuo amore sia la mia pienezza,
la tua gloria la mia gioia,
i tuoi precetti il mio sentiero,
la tua croce il mio riposo.
Il mio cuore non arde sempre d’amore adorante,
ma, riposando nella redenzione del tuo Figlio,
guardo avanti verso i giorni del cielo,
dove nessuna stanchezza opprimerà,
nessun peccato raffredderà,
nessuna nebbia d’incredulità offuscherà lo sguardo,
nessun zelo si affievolirà mai.
Padre, questi pensieri sono il sostegno,
la forza e la consolazione della mia anima.
Amen.
48. Consolazioni
Datore di ogni bene,
fiumi su fiumi d’amore traboccano sul mio cammino.
Tu mi hai tratto dal nulla,
mi hai richiamato da una terra lontana,
mi hai trasferito dall’ignoranza alla conoscenza,
dalle tenebre alla luce,
dalla morte alla vita,
dalla miseria alla pace,
dalla stoltezza alla sapienza,
dall’errore alla verità,
dal peccato alla vittoria.
Ti rendo grazie per la mia alta e santa vocazione.
Ti benedico per gli angeli che mi servono,
per la consolazione della tua Parola,
per le ordinanze della tua chiesa,
per l’insegnamento del tuo Spirito,
per i tuoi santi sacramenti,
per la comunione dei santi,
per la fraternità cristiana,
per gli annali scritti di vite sante,
per gli esempi dolci che attraggono,
per i segnali tristi che mettono in guardia.
La tua volontà è in tutto ciò che provvedi,
perché io cresca nella grazia
e sia preparato a stare nella tua presenza eterna.
La mia fede, che viene dal cielo, promette la visione eterna;
la mia nuova nascita è pegno di una vita che non avrà fine.
Mi avvicino a te, certo che anche tu ti avvicinerai a me.
Ti domando, credendo che tu mi hai già donato.
Mi affido a te, perché tu mi hai redento.
Ti benedico e ti adoro, Dio eterno,
per il conforto di questi pensieri,
per la gioia di queste speranze.
Amen.
47. Gioia
O Cristo,
Tutte le tue vie di misericordia hanno come fine la mia gioia.
Hai pianto, sofferto e patito perché io potessi rallegrarmi.
Per la mia gioia hai mandato il Consolatore,
hai moltiplicato le tue promesse,
mi hai mostrato la felicità che mi aspetta,
mi hai dato una sorgente viva.
Tu stai preparando la gioia per me e me per la gioia.
Io prego per la gioia, l’attendo, la desidero;
donami più di quanto io possa contenere, desiderare o immaginare.
Distribuisci per me i tempi e i momenti della gioia
nel mio lavoro, nelle mie occupazioni, nei miei doveri.
Se piango durante la notte, dammi gioia al mattino.
Fa’ che io possa riposare nel pensiero del tuo amore,
nel perdono dei miei peccati,
nella certezza del cielo,
nello stato puro e perfetto che mi attende.
Sono un destinatario indegno della tua grazia.
Spesso non do il giusto valore al tuo sangue e trascuro il tuo amore,
ma nel pentimento posso attingere acqua
ai pozzi del tuo gioioso perdono.
Fa’ che il mio cuore corra verso il sabato eterno,
dove l’opera della redenzione, santificazione,
custodia e glorificazione è compiuta
e resa perfetta per sempre,
dove tu gioirai per me con gioia.
Non c’è gioia come la gioia del cielo,
perché in quella condizione non ci sono più divisioni dolorose,
lotte tra cristiani,
contese, malvagità,
stanchezza, fame, freddo,
tristezza, peccato, sofferenza,
persecuzioni o fatiche.
O luogo di salute, dove nessuno è malato!
O terra felice, dove tutti sono re!
O assemblea santa, dove tutti sono sacerdoti!
Che libertà in uno stato dove nessuno è servo,
se non di te solo!
Portami presto nella terra della gioia.
Amen.
46. Dopo la preghiera
O DIO DI GRAZIA,
Mi dolgo delle mie preghiere fredde, svogliate, senza cuore;
la loro povertà aggiunge peccato a peccato.
Se la mia speranza fosse in esse, sarei perduto,
ma il valore di Gesù profuma i miei deboli
sospiri e ne ottiene l'accettazione.
Approfondisci in me il cuore contrito,
conferma la mia fede nel sangue che purifica
da ogni peccato.
Cammini io con amore accanto al mio grande Redentore.
Inondami l'anima di vero pentimento
perché il mio cuore sia spezzato dal peccato e per il peccato.
Sia io lento a perdonare me stesso
come Tu sei pronto a perdonarmi.
Contemplando le glorie della tua grazia,
sia io gettato negli abissi più profondi di vergogna
e cammini a testa bassa
ora che sei riconciliato con me.
O mio grande Sommo Sacerdote,
riversa su di me fiumi di grazia necessaria,
benedici tutte le mie azioni,
ogni pensiero della mia mente,
ogni parola delle mie labbra,
ogni passo dei miei piedi,
ogni opera delle mie mani.
Tu vivesti per benedire,
moristi per benedire,
risorgesti per benedire,
salisti al cielo per benedire,
prendesti il trono per benedire,
e ora regni per benedire.
Oh, dona sincerità ai miei desideri,
fervore alle mie suppliche,
ardore al mio amore.
Amen
45. Incontro con Dio
O GRANDE DIO,
Nella vita pubblica e privata, nel santuario e a casa,
la mia vita sia immersa nella preghiera,
piena dello spirito di grazia e supplica,
ogni preghiera profumata dall'incenso
del sangue espiatorio.
Soccorrimi, difendimi, finché da questa terra di preghiera
passerò al regno della lode incessante.
Spinto dal mio bisogno,
invitato dalle tue promesse,
chiamato dal tuo Spirito,
entro nella tua presenza,
adorandoti con santo timore,
sopraffatto dalla tua maestà, grandezza e gloria,
ma confortato dal tuo amore.
Sono totale povertà e totale colpa,
non avendo nulla di mio
con cui ripagarti,
ma ti porto Gesù tra le braccia della fede,
implorando che la sua giustizia copra le mie iniquità,
rallegrandomi che egli farà pendere la bilancia
in mio favore,
soddisfacendo la tua giustizia.
Ti benedico perché il grande peccato attira grande grazia,
perché, sebbene il più piccolo peccato
meriti castigo infinito
essendo commesso contro un Dio infinito,
tuttavia c'è misericordia per me,
poiché dove la colpa è più tremenda,
lì la tua misericordia in Cristo è più libera e profonda.
Benedicimi rivelandomi di più i suoi meriti salvifici,
facendo passare la tua bontà davanti a me,
parlando pace al mio cuore contrito.
Rafforzami a non darti riposo finché Cristo
non regnerà in me sovrano,
in ogni pensiero, parola e azione,
in una fede che purifica il cuore,
vince il mondo,
opera mediante l'amore,
mi lega a te,
e si tiene sempre stretta alla croce.
Amen.
44. Patto
SIGNORE GESÙ,
Concedimi la grazia di essere guidato da Te,
sotto la direzione della tua provvidenza
e della tua Parola.
Donami le tue benedizioni anche attraverso cose amare,
per ravvivarmi e rinvigore me,
non per deprimermi e togliermi la vita;
Concedimi, come a Gedeone di un tempo, segni lungo il cammino,
rimuovendo ciò che mi scoraggia;
Offrimi rifugio all'ombra
della tua compassione quando sono tentato.
Accetta il mio perenne ringraziamento
per non essere stato rigettato dalla tua mano
come stella oscurata o nave senza timone.
Non permettere che la mia vita si prolunghi
oltre la mia utilità;
Non abbandonarmi sotto i piedi
della superbia, dell'ingiustizia, delle ricchezze,
della grandezza mondana,
dell'oppressione egoistica degli uomini;
Aiutami ad attenderti con pazienza, in silenzio,
senza adirarmi o parlare avventatamente.
Fa' che la tua misericordia mi accompagni mentre vivo,
e dammi la forza di abbandonarmi alla tua volontà.
Prendi il mio cuore e tienilo nella tua mano;
scrivi su di esso il timore di Te
con un'iscrizione che il tempo e l'eternità non possano cancellare.
Alla tua grazia e alla custodia del tuo patto
affido me stesso, nella malattia e nella salute,
perché Tu hai vinto il mondo,
hai adempiuto la legge,
compiuto la giustizia giustificante,
ingoiato la morte nella vittoria,
e preso ogni potere ovunque.
Sigilla questo patto con il tuo sangue
nel tribunale della misericordia perdonatrice;
Vi apponi il tuo Nome nel quale credo,
poiché è suggellato dalla mia indegna mano mortale.
Amen
43. Crocifissione e risurrezione
O SIGNORE,
Mi meraviglio che tu ti sia fatto carne,
che tu sia stato crocifisso, morto e sepolto.
Il sepolcro suscita in me adorante stupore,
perché è vuoto e tu sei risorto;
il Vangelo quadriforme lo attesta,
i testimoni viventi lo provano,
l'esperienza del mio cuore lo riconosce.
Concedimi di morire con te per risorgere a vita nuova,
poiché desidero essere morto e sepolto
al peccato, all'egoismo, al mondo;
così da non ascoltare la voce del seduttore,
e da essere libero dalle sue brame.
O Signore, c'è tanto male in me - crocifiggilo,
tanta carne in me - mortificala.
Purificami dall'egoismo,
dalla paura dell'uomo, dall'amore per l'approvazione,
dalla vergogna di essere considerato antiquato,
dal desiderio di apparire raffinato o moderno.
Fammi considerare la mia vecchia natura morta
a causa della crocifissione,
e che io mai la nutra come cosa vivente.
Concedimi di stare accanto al mio Salvatore morente,
di accontentarmi di essere rifiutato,
di accettare volentieri verità impopolari,
e di tenermi stretto agli insegnamenti disprezzati fino alla morte.
Aiutami ad essere risoluto e concentrato in Cristo.
Non permettere che io mi allontani dal sentiero
dell'obbedienza alla tua volontà.
Rafforzami per le battaglie che mi attendono.
Dammi coraggio per tutte le prove,
e grazia per tutte le gioie.
Aiutami ad essere una persona santa e felice,
libera da ogni desiderio sbagliato,
da tutto ciò che è contrario alla tua mente.
Concedimi sempre più della vita risorta:
che essa mi governi,
che io cammini nella sua potenza,
e sia fortificato attraverso la sua influenza.
Amen
42. Lo Spirito di Cristo
SIGNORE GESÙ CRISTO,
Riempimi del tuo Spirito
affinché io sia totalmente assorto nella sua presenza.
Io sono cieco — mandalo perché io veda;
nelle tenebre — che egli dica: "Sia la luce!"
Concedimi, per sua opera, la fede per contemplare
il mio nome inciso nella tua mano,
la mia anima e il mio corpo redenti dal tuo sangue,
la mia peccaminosità coperta dalla tua vita
di perfetta obbedienza.
Colmami con la sua grazia rivelatrice,
perché io comprenda la mia unione indissolubile con te;
perché io sappia che mi hai unito a te per sempre
nella giustizia, nell'amore, nella misericordia, nella fedeltà;
che io sono uno con te,
come il tralcio con la vite, come l'edificio
con le sue fondamenta.
Possa il suo conforto sostenermi nel dolore,
la sua forza sorreggermi nelle prove,
le sue benedizioni rinvigorirmi nella stanchezza,
la sua presenza farmi albero fruttuoso di santità,
la sua potenza stabilirmi in pace e gioia,
i suoi stimoli rendermi instancabile nella preghiera,
la sua ispirazione accendere in me una devozione eterna.
Mandalo come scrutatore del mio cuore,
per rivelarmi ancor più la mia corruzione
e la mia impotenza,
affinché io fugga a te,
mi aggrappi a te,
riposi in te,
come principio e fine della mia salvezza.
Non permettere che io lo rattristi con la mia indifferenza
e caparbietà,
lo addolori con il mio freddo accoglimento,
lo resisti con la mia dura ribellione.
Esaudisci le mie preghiere, o Signore,
per amore del tuo grande Nome.
Amen
41. Riposare in Dio
O DIO ALTISSIMO, PIENO DI GLORIA,
Il pensiero della tua infinita serenità
mi rinfranca il cuore,
perché io sono affaticato e oppresso,
turbato e angosciato,
ma Tu dimori per sempre in perfetta pace.
I tuoi piani non conoscono timori
né ansia di rimanere incompiuti,
sono saldi come le eterne montagne.
La tua potenza non ha limiti,
la tua bontà non conosce misura.
Tu trai ordine dal caos,
e le mie sconfitte diventano tue vittorie:
il Signore Dio Onnipotente regna.
Mi avvicino a te come peccatore,
con preoccupazioni e dolori,
per affidare a te ogni mio pensiero,
ogni peccato che reclama
il prezioso sangue di Cristo.
Ravviva in me una spiritualità profonda;
fammi vivere accanto al grande Pastore,
per ascoltare la sua voce, riconoscerne il tono,
e seguire il suo richiamo.
Preservami dall'inganno,
facendomi dimorare nella verità;
proteggimi dal male,
aiutandomi a camminare nella potenza dello Spirito.
Donami una fede più intensa nelle verità eterne,
imprimendomi nell'esperienza
ciò che già conosco;
non permettere che mi vergogni
della verità del Vangelo,
affinché io ne porti l'umiliazione,
lo difenda,
veda in Gesù la sua essenza,
e conosca in esso la potenza dello Spirito.
Signore, aiutami, perché sono spesso tiepido e freddo;
l'incredulità offusca la mia fiducia,
il peccato mi fa dimenticare di te.
Sradica le erbacce che crescono nella mia anima;
fammi comprendere che vivo veramente
solo quando vivo per te,
e che tutto il resto è vanità.
Solo la tua presenza può rendermi
santo, devoto, forte e felice.
Rimani in me, o Dio di grazia.