Letteratura/Devozioni Bavinck/Il fulcro dell'unità della chiesa

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LIX. Il fulcro dell’unità della Chiesa 

“Vi è un corpo unico e un unico Spirito, come pure siete stati chiamati a un'unica speranza, quella della vostra vocazione. Vi è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un Dio unico e Padre di tutti, che è sopra tutti, fra tutti e in tutti” (Efesini 4:4-6).

Dopo duemila anni di storia il panorama cristiano è molto frammentato. Chiese, denominazioni e comunità cristiane con prospettive teologiche diverse sono spesso sia concorrenziali fra di loro che alla ricerca di una qualche forma di dialogo ed unità. Esiste, però, qualcosa che trascende le loro differenze? Quale può essere un principio di unità fra di loro? Il Signore Gesù lo indicava quando affermava: “Io sono la vite, voi siete i tralci” (Giovanni 15:5). Tutti i “tralci” della chiesa trovano il loro principio vitale nella “vite” - Gesù Cristo stesso. Una delle più grandi immagini proposte dall’apostolo Paolo è l’unità del corpo nella vocazione a “un’unica speranza”, come abbiamo visto nel versetto di oggi. In un altro posto egli scrive: “ci sono molte membra, ma c'è un unico corpo” (1 Corinzi 12:20).

L’unità della chiesa è teologica. La chiesa cristiana è radicata nell’unità del Dio trino. Padre, Figlio e Spirito Santo sono tre persone in un solo Dio: vi è diversità e unità. Noi rendiamo il culto ad un solo Dio che, per la potenza dello Spirito Santo, raccoglie insieme delle persone nella chiesa per rendere culto a Gesù Cristo ed a servirlo. L’unità della chiesa è opera della Trinità. Bavinck lo mette in rilievo quando scrive: “L’amore del Padre, la grazia del Figlio, e la comunione dello Spirito Santo sono parte di ogni credente di ogni comunità cristiana locale come pure della Chiesa universale - è là che si trova la sua profonda unità, quella che non può essere spezzata o perire”.

Quando partecipiamo ad una comunità cristiana locale dobbiamo sempre rammentarci che questa “unità profonda che non può spezzarsi né perire” l’abbiamo con altri cristiani nella comunione dei santi quando noi tutti rendiamo culto al Dio trino.

La nostra unità nella chiesa di Gesù Cristo definisce la nostra identità come popolo cristiano. Celebriamo con gioia la nostra unità in Cristo!

Spunto di preghiera: Gesù pregava per i Suoi discepoli: “ Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dato, affinché siano uno, come noi” (Giovanni 17:11): prega così per l’unità della chiesa di Gesù Cristo in tutto il mondo. Chiedi a Dio di aiutarti a promuovere opportunità in cui le chiese operino insieme in comune unità - alla gloria di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.

Citazione da Magnalia Dei, 368.

[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo LIX, p. 161].

La Chiesa 

“Il credente non può considerarsi mai separato dagli altri e non è mai da solo. Nel mondo naturale, ogni essere umano nasce nella comunità dei suoi genitori e parenti e quindi, che lo voglia o meno, è membro di una famiglia, di una nazione e di tutta l’umanità. È lo stesso nell’ambito spirituale. Il credente nasce dall’alto, da Dio, ma egli riceve nuova vita solo nella comunione del patto di grazia, di cui Cristo è il capo e al tempo stesso il contenuto. Se in virtù di quella rinascita Dio è suo Padre, la chiesa dovrebbe essere propriamente considerata sua madre. Fra i pagani altresì, nessun credente e nessun’assemblea di credenti sorge se non per mezzo della missione che la chiesa di Cristo vi ha inviato. Dal primo momento della sua rigenerazione, quindi, il credente, senza che lo voglia o agisca in quel senso, è incorporato in un grande insieme, incluso in una ricca comunità; egli è membro di un nuovo popolo e cittadino di un regno spirituale, il cui re trae la sua gloria dal numero dei suoi sudditi”.

Da “Magnalia Dei”, 361-62.