Letteratura/Devozioni Bavinck/Imitare Cristo

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 LXX. Imitare Cristo 

“Siate miei imitatori, come anch'io lo sono di Cristo. Ora vi lodo perché vi ricordate di me in ogni cosa e ritenete i miei insegnamenti quali ve li ho trasmessi” (1 Corinzi 11:1.2).

Tommaso da Kempis (c. 1380-1471) scrisse l’opera devozionale classica “L’imitazione di Cristo” nel 1418. In essa, egli cercava di istruire i cristiani a seguire Cristo come modello di vita.

Guardare a Gesù come esempio da seguire nella nostra vita di discepolato è stato da sempre una componente della tradizione devozionale cristiana. Paolo così, infatti, esortava i suoi lettori: “Siate miei imitatori, come anch'io lo sono di Cristo” (1 Corinzi 11;1). La vita di Gesù era diventata per Paolo il suo modello di vita ed egli esortava la chiesa a seguire il modello che rappresentava la vita di Cristo. Le parole e gli atti di Gesù ci guidano nel nostro proponimento di essere discepoli di Gesù ed ubbidire ai suo comando: “Seguimi!”.

Quando imitiamo Cristo, Cristo prende forma nella nostra vita e “noi entriamo in una comunione permanente con lui, particolarmente conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli, la comunione con le sue sofferenze”. Non replichiamo la vita e l’opera di Cristo, ma noi seguiamo Cristo, imitando Cristo a nostro modo. Cristo prende forma in noi attraverso la nostra personalità, la nostra propria vocazione, Noi diamo forma alla nostra vita in accordo con Colui che vive in noi. Paolo parlava di “Cristo in voi, speranza della gloria” (Colossesi 1:27) e diceva: “... poiché voi moriste e la vita vostra è nascosta con Cristo in Dio” (Colossesi 3:3). Quando Cristo vive in noi, la nostra vita è “nascosta” con Cristo, la nostra vita deve percorrere la via di Gesù stesso.

Perché lui è il Figlio di Dio e noi siamo figli di Dio, noi diventiamo “conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli” (Romani 8:29) perché Egli vive in noi. Bavinck parlava della comunione con le sofferenze di Cristo come una dimensione della nostra comunione con lui. L’abnegazione e il “portare la croce” segneranno la nostra vita come discepoli di Cristo. La nostra perdurante comunione con Cristo ci condurrà a servire gli altri e a seguire Cristo, anche se dovessimo rinunciare a ciò che ci è prezioso e persino se per gli altri dovessimo soffrire.

Imitate Cristo!

Spunto di riflessione. Pensa ai modi in cui sei consapevole di vivere in comunione con Gesù Cristo. In che modo la vita di Cristo plasma la tua propria vita, e in che modo potresti potresti imitare Cristo più strettamente nella tua vita?

Citazione da "Etica riformata: umanità creata, decaduta e convertita", 339.

[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo LXX, p. 189-90].