Letteratura/Devozioni Bavinck/La nostra vita è pure confessione di fede

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 LXXIII.  La nostra vita è pure confessione di fede

“Allora il Re dirà a quelli della sua destra: 'Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che vi è stato preparato fin dalla fondazione del mondo! Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui infermo e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi'” (Matteo 25:34-36).

Una vecchia espressione dice che le azioni parlano più forte che le parole. Sappiamo tutti che cosa questo significhi!

Le  Scritture parlano dell’importanza delle azioni cristiane come espressione della fede cristiana. La lettera di Giacomo esprime chiaramente questo concetto: “Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta” (2:26). La parabola di Gesù sul giudizio finale (Matteo 25:31-46) rende chiaro che il modo in cui trattiamo gli altri in situazione di bisogno è come se lo avessimo fatto a Lui stesso: “In verità vi dico che, in quanto l'avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me” (Matteo 25:40). All’opposto, “In verità vi dico che, in quanto non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me” (25:45). Quando noi serviamo gli individui e la chiesa, noi serviamo Gesù Cristo. Noi confessiamo la nostra fede in Cristo servendo i bisogni degli altri.

Bavinck aveva pure scritto su di questo. “Noi confessiamo sostenendo ed appoggiando il servizio pubblico della chiesa con atti di assistenza cristiana, sostenendo l’istruzione cristiana, prendendoci cura dei poveri, visitando gli infermi e quelli in prigione, vestendo gli ignudi,  dando da mangiare a chi ha fame, confortando chi piange, ammonendo i disordinati, esortando i contestatori e gli increduli, rendendo conto della speranza che è in noi, mantenendoci puri dalle contaminazioni del mondo”. Chiunque “crede, confessa”. La nostra vita stessa diventa “una confessione, un sacrificio vivente, santo, gradito a Dio in Gesù Cristo”.

Servire gli altri non è un’opzione per un cristiano o per una chiesa. È una necessità assoluta. Il nostro servizio mostra quanto sia genuina la nostra confessione di fede. Noi mostriamo la genuinità del nostro credere con una vita conseguente. Non possiamo ignorare il nostro impegno di venire incontro al bisogno umano nel nome di una fede cheabbia un punto focale troppo stretto.

Servire altri sorge dal nostro amore per Gesù Cristo. Potremmo dover ampliare il raggio del nostro servire gli altri e diventare maggiormente sensibili al bisogno umano tanto da servire Gesù venendo incontro al bisogno degli altri.

Spunto di preghiera. Passa del tempo in preghiera riflettendo sui bisogni di coloro che tu conosci. Prega che Dio ti apra delle opportunità per servire altre persone nei loro bisogni, non importa ciò che esse debbano affrontare. Prega che il bisogno di altre persone sia sempre un punto focale della tua vita.

Citazione da "Sacrificio di lode” 58.

[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo LXXIII, p. 197-198].