Letteratura/Devozioni Bavinck/La risurrezione di Cristo proclama la nostra assoluzione

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XXXI. La risurrezione di Cristo proclama la nostra assoluzione

"... però, davanti alla promessa di Dio (Abraamo) non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo. Perciò gli fu messo in conto come giustizia. (...) ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore,  il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione" (Romani 4:20-21,24-25).

Nel Nuovo Testamento la morte di Cristo è intimamente connessa con la sua risurrezione. Paolo scrive che Gesù "è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione" (Romani 4:25). La morte di Gesù ha reso possibile it nostra giustificazione e la nostra assoluzione. Come scrive Paolo: "se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati" (2 Corinzi 15:17). La risurrezione di Gesù mostra la potenza di Dio. La risurrezione di Gesù porta a noi i benefici della morte di Cristo.

Bavinck discute questo quando scrive che "in quanto egli ha ottenuto la riconciliazione completa ed il perdono di tutti i nostri peccati attraverso la sua sofferenza e morte, egli è risorto e doveva risorgere. Nella risurrezione egli è diventato sé stesso e noi siamo giustificati in lui è con lui. La sua risurrezione è la proclamazione pubblica della nostra assoluzione" . Da dunque meraviglia che la risurrezione sia così centrale per la fede cristiana? La risurrezione è il mezzo della nostra giustificazione, porta salvezza in Cristo e proclama la nostra assoluzione - tutti i benefici della morte di Cristo sono ora nostri perché Gesù Cristo è risorto.

Bavinck diceva che: "senza la risurrezione, la riconciliazione effettuata dalla sua morte sarebbe rimasta senza effetto ed applicazione... Ora, però Cristo è stato esaltato dalla sua risurrezione come Signore, Principe e Salvatore che può rendere l'acquisita riconciliazione parte di noi mediante la fede. La sua risurrezione è sia la prova che la fonte della nostra giustificazione". Noi siamo assolti dai nostri peccati e giustificati per fede attraverso la risurrezione di Cristo (Romani 5:1). Come diceva Bavinck, la risurrezione è la garanzia del nostro perdono e giustificazione (Atti 5:31; Romani 4:25)" . Quando così pensiamo alla risurrezione, il nostro cuore si riempie di lode.

Per dirla in breve, Bavinck riassume che la risurrezione è "una conferma divina dell'opera mediatori di Cristo, la dichiarazione della Potenza e valore della sua morte, l'Amante del Padre a "È compiuto" di Cristo (Atti 2:23-24; 4:11; 5:31; Domani 6:4,10 ecc.) ".

Spunto di preghiera: rifletti sul significato della risurrezione di Cristo per te è incorpora il suo significato in una preghiera a Dio in lode per la risurrezione di Cristo.

[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo XXXI, p. 91].

Citazioni da: "Magnalia Dei" 259, Reformed Dogmatics, 3:442.

Gesù Cristo è Signore

Cho invoca questo nome, il nome di Gesù come proprio Cristo e Signore, sarà salvato (Atti 2:21; 1 Corinzi 1:2). Per diventare cristiano bisogna confessare "con la propria bocca" il Signore Gesù e credere di tutto cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti (Romani 10:9; 1 Corinzi 12:3; Filippesi 2:11). Il contenuto della predicazione è Cristo Gesù il Signore (2 Corinzi 4:5). Ecco l'essenza del cristianesimo incastonata in questa confessione, che con Paolo il nome Signore diventa, di fatto, un nome proprio dato al Cristo in distinzione dal Padre e allo Spirito. Come cristiani abbiamo un solo Dio, il Padre, da quale originano tutte le cose e grazie al quale noi esistiamo; come pure uno ed uno stesso Spirito, il quale impartisce doni agli come egli ritiene più opportuno (1Corinzi 8:6; 12:11).

La benedizione apostolica, quindi, invoca sulla comunità la grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio, e la comunione dello Spirito Santo (2 Corinzi 13:13). Il nome unico di Dio si spiega nelle tre persone del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo (Matteo 28:29).

Da"Magnalia Dei", 219.