Letteratura/Devozioni Bavinck/Un seme nel cuore

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 LIII. Un seme nel cuore 

“Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché il suo seme dimora in lui, e non può peccare perché è nato da Dio. Da questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non opera la giustizia non è da Dio e così pure chi non ama suo fratello” (1 Giovanni 3:9-10).

Ricordate certamente il noto brano del vangelo secondo Giovanni in cui si descrive l’incontro notturno fra Gesù e Nicodemo. Senza tanti preamboli Gesù gli dice subito: “In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio” (Giovanni 3:3).

A tutt’oggi vi è chi descrive la sua esperienza spirituale dicendo di essere “nato di nuovo”, espressione a cui da il significato di essere passato dalla morte alla vita, dal peccato alla salvezza, oppure che ha riposto in Gesù la sua fede come proprio Signore e Salvatore. Forse si rammenta di un luogo o tempo specifico che lo ha condotto a fare tale confessione di fede. È anche possibile che legittimamente qualcuno pure dica: “Si, sono nato di nuovo, ma non saprei specificare un tempo e un luogo particolare dove questo è avvenuto. “Ad un certo punto ho confessato la mia fede in Gesù Cristo e per me è cominciata una vita nuova”.

Bavinck ha scritto di questo, dicendo: “La rinascita instilla un principio di vita nuova che lo Spirito Santo crea in connessione con la risurrezione di Cristo, da cui egli prende ogni cosa (1 Pietro 1:3). La rinascita pianta un seme nel cuore (1 Pietro 1:23; 1 Giovanni 3:9) dal quale una persona totalmente nuova nasce”. Ad un certo punto lo Spirito Santo muove una persona alla fede in ciò che Gesù ha rivelato di essere e ciò che Egli ha compiuto - personalmente nel cuore di quella persona. Pietro dice, rammentano l’esperienza sua e dei cristiani a cui si rivolge: “nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere” e specifica: “siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la parola di Dio vivente e permanente” (v. 23). Lo Spirito Santo pianta di fatto nel cuore di una persona “un seme” che dimora nel suo cuore: “Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché il suo seme dimora in lui, e non può peccare perché è nato da Dio” (1 Giovanni 3:9).

Questa esperienza dell’opera dello Spirito Santo, “nascere da alto” comporta un cambiamento completo nella vita. Un principio di nuova vita è stato innestato in una persona, e questo, come sottolinea Bavinck, è radicato nella risurrezione di Cristo: è da lì che sorge la persona nuova! Il seme incorruttibile dello Spirito Santo di Dio rimane stabilmente nel credente. Da quel punto in poi la sua vita è condotta, guidata dallo Spirito in ubbidienza a Gesù Cristo. La vita di quella persona non è più dettata dalla sua propria agenda, dai suoi obiettivi egoistici, da ambizioni sbrigliate e da avidità. Ora è condotta dallo Spirito di Dio. Come scrive l’Apostolo: “Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita” (Romani 6:4).

Spunto di preghiera: Prega di essere consapevole dell’opera dello Spirito di Dio nella tua vita, come Egli ti ha dato nuovi sentimenti e come ti conduce a servire Gesù Cristo in nuovi modi. Nella tua preghiera rallegrati e sii riconoscente per l’opera in te dello Spirito Santo, che ora dimora con te.

Citazione da Magnalia Dei, 300.

[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo LIII, p. 147].