Letteratura/Preghiere di famiglia/Quinta settimana/Venerdì

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 Quinta settimana - Venerdì mattina 

Signore onnipotente, veniamo a Te nel nome del Tuo Figlio diletto, benedicendo e innalzando lodi al Tuo nome perché, pure conoscendoci peccatori, Tu vuoi la nostra salvezza. Fa, o Dio nostro che vivendo in tutta semplicità e pietà. noi possiamo godere del frutto della liberazione che hai compiuta con il sacrificio del Tuo Figlio Gesù Cristo, il nostro Salvatore.

O Signore, volgo il Tuo sguardo benevolo su tutti i nostri connazionali e su tutti i popoli della terra. Moltiplica la Tua grazia, la misericordia e la pace su quelli che Ti adorano. Componi le nostre discordie e liberaci d ogni sedizione e violenza. Fa tacere il linguaggio falso e audace dell’incredulità e mostra a coloro che sono nell’errore la luce del vero. Benedici e preserva i frutti della terra; dà pane ai poveri e favorisci le premure che essi fanno per procacciare ciò che è onesto nel cospetto di tutti. Falli poveri in spirito e partecipi delle insondabili ricchezze di Cristo. Visita con la Tua misericordia i figli del dolore e predisponi le dispensazioni della Tua provvidenza per il loro bene. Invigorisci chi è debole nella fede; conforta gli afflitti e permetti che ogni genere di peccatore si ravveda e si sforzi di entrare per la porta stretta dove molti cercheranno di entrare e non potranno (Luca 13:24). Concedici i frutti del Tuo Spirito: amore, pace, allegrezza, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza (Galati 5:22). Liberaci dal pericolo di dispiacerti. Togli da noi ogni amarezza, ogni maldicenza, ogni malizia ed aiutaci ad essere benigni gli uni verso gli altri.

Benedici, o Signore, tutti i nostri parenti e amici e fa che approfittino loro pure delle supplicazioni che Ti facciamo. Non dimenticare di proteggere i poveri, gli afflitti e i bisognosi, gli ammalati e coloro che invocano il Tuo nome, perché godano di tutte le benedizioni di Gesù Cristo, il nostro Redentore, in nome del quale Ti invochiamo.

 Lettura biblica: Salmo 69:1-21 

“Salvami, o Dio, poiché le acque mi sono giunte fino alla gola.  Sono affondato in un pantano profondo, dove non posso poggiare il piede; sono giunto in acque profonde e la corrente mi travolge. (...) Tirami fuori dal pantano, che io non affondi! Liberami da quelli che mi odiano, e dalle acque profonde. (...) Rispondimi, o Eterno, perché la tua grazia è benefica; vòlgiti a me secondo la grandezza delle tue compassioni. Non nascondere il tuo volto dal tuo servo, perché sono in pericolo; affrettati a rispondermi” (Salmo 69:1-2,14,16-17).

O Dio, noi gridiamo a Te dal fondo di un abisso di miseria, di dolore e di fango, mentre ci sentiamo morire dalla disperazione, dalla sofferenza e dalla vergogna: Tutto e tutti sono contro di noi. O Dio, abbi pietà e salvaci.

Ci siamo troppo confidati nella nostra forza; abbiamo lavorato con lena affannata per anni ed anni ed ecco il frutto del nostro lavoro, che noi credevamo al sicuro, è stato portato via in un momento, e ci troviamo ora più poveri di prima, tra maggiori angustie e con minori energie. Abbi pietà, o Dio, e dacci ogni giorno il pane sufficiente.

Eravamo tanto sicuri della nostra salute; così certi che la nostra felicità dovesse durare sempre; come se non dovessimo mai conoscere il dolore. Perdonaci, o Dio, una tale presunzione. Quando l’infermità e il lutto ci hanno colpiti, la sofferenza è stata amara e sulle nostre labbra stava per salire il lamento della ribellione. Abbi pietà, o Dio, e lenisci la nostra sofferenza.

Siamo stati troppo orgogliosi della nostra giustizia e della nostra santità e quando siamo stati travolti dal fango delle nostre colpe e da quelle degli altri, a cui eravamo legati da vincoli di solidarietà, l’amarezza, il disgusto e la vergogna ci hanno fatto dubitare di Te. Eppure non abbiamo altri che Te, o Dio, per tirarci fuori. Abbi pietà e salvaci.

O Eterno, noi gridiamo a Te da luoghi profondi. Signore, ascolta il nostro grido; siano le tue orecchie attente alla voce delle nostre suppliche.

Esaudiscici in nome e per i meriti di Cristo Gesù. Amen.

 Quinta settimana - Venerdì sera 

O Signore, nostro Padre celeste, anche questo giorno è passato e noi vogliamo, nel nome di Gesù, offrirti le nostre lodi per tutte le misericordia di cui siamo stato l’oggetto.

Tu sei stato con noi quando siamo usciti e quando siamo rientrati. Tu ci hai preservato da ogni pericolo. Tu ci hai concesso molti sollievi temporali e molti privilegi spirituali. Ti preghiamo, per amore del Tu Figlio diletto, di aggiungere a queste benedizioni un cuore grato ed uno spirito allegro, affinché, siccome Tu non Ti stanchi mai di farci del bene, così noi non ci stanchiamo mai di innalzarti le Tue lodi. O Signore, accordaci il perdono di tutti i nostri peccati, Te lo chiediamo in nome di Gesù Cristo. “Trattieni pure il tuo servitore dai peccati volontari, e fa' che non signoreggino su me; allora sarò integro, e puro di grandi trasgressioni.  Siano gradite nel tuo cospetto le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore, o Eterno, mia ròcca e mio redentore!” (Salmo 19:13-14).

Ti preghiamo di inviarci Colui che conforta. Spandi lo Spirito della grazia e della pace sulle anime nostre e aiutaci a realizzare l’amore dello Spirito; quello Spirito che ha ispirato i santi scrittori della Bibbia, che ha risuscitato i morti nel peccato e ha fatto conoscere la necessità di un Salvatore. Permetti che Egli ci aiuti ad intendere le Sacre Scritture, a ricevere con fede le Tue sante dottrine, a rallegrarci nelle promesse della Tua misericordia onde essere guidati dai Tuoi precetti, ammoniti dai Tuoi consigli e animati dalle speranze del Tuo Regno.

O Signore, perdonaci i peccati che anche in questo giorno abbiamo commessi e concedici una tranquillità di coscienza che ci permetta di ottenere un riposo ristoratore in questa notte. Dacci la gioia di potere incontrare ed essere in comunione con gli Eletti che stai raccogliendo; f a che venga presto quel giorno beato in cui il Tuo Spirito sar à sparso su ogni carne, in cui Giudei e Gentili formeranno un solo gregge sotto un solo Pastore, in cui cadrà Babilonia e i regni di questo mondo diventeranno regni del nostro Signore e di Gesù Cristo, in nome del quale Ti presentiamo tutte queste suppliche. Amen.

 Lettura biblica_ Marco 14:26-31,66-72 

“Gesù gli disse: “In verità io ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte”. Ma egli diceva più fermamente: “Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò”. E lo stesso dicevano pure tutti gli altri. (...) E subito per la seconda volta, il gallo cantò. Allora Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto: “Prima che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte”. E a questo pensiero si mise a piangere” (Marco 14:30-31,72).

Signore e Dio nostro, la Tua Parola mette davanti a noi le opere dei Tuoi servitori per incoraggiarci a seguirli e a imitarli; ma pone anche sotto i nostro occhi i loro errori per nostro ammonimento.

Confessiamo di avere spesso condiviso i sentimenti di Pietro: ci pare spesso sia cosa facile essere cristiani; ci pare possibile, anzi probabile, che gli altri sbaglino, mentre noi non sbaglieremmo mai, che gli altri si perdano d’animo e noi no; anche se dovessimo affrontare la persecuzione, siamo perfettamente sicuri di uscirne vincitori. Quanto facilmente cadiamo nella presunzione! Facci sentire, o Dio, tutta la serietà e l’urgenza dell’ammonimento di Gesù.

E se, presumendo tropp della nostra intelligenza e delle nostre forze, dovessimo cadere in fallo come l’apostolo, concedici o Dio di ravvederci presto e possa l’amarezza del pianto esserti prova della sincerità del nostro ravvedimento.

Ti supplichiamo di darci un cuore umile e vigilante, affinché ci siano evitate le umiliazioni e le dolorose cadute, e Ti possiamo onorare in tutta la nostra condotta. Rendici umili, mediante il chiaro sentimento della nostra incapacità in tante cose; dacci un senso di diffidenza verso noi stessi con il vivo ricordo dei nostri errori passati. Fa che, riconoscendo la nostra debolezza, ricerchiamo la forza di Gesù Cristo, affinché essa si manifesti in noi.

Invochiamo, prima di addormentarci, la Tua protezione per i nostri cari che hanno un temperamento impetuoso ed incline alla presunzione, preservali dalle mortificanti esperienze, rendili prudenti ma forti e fedeli quando sono messi alla prova. Esaudiscici nel nome di Gesù. Amen.