Letteratura/Preghiere di famiglia/Terza settimana/Mercoledì

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Terza settimana - Mercoledì mattina 

Possente Iddio, Tu sei stato sempre la nostra rocca e noi veniamo a Te per supplicarti di aumentare la nostra fede. Rivelati al nostro cuore come l’Iddio che perdona e non vuole che nessuno dei Suoi perisca, ma che tutti essi giungano al ravvedimento. Noi vogliamo salmeggiare il Tuo nome “Poiché l'ira sua è solo per un momento, ma la sua benevolenza è per tutta una vita. La sera alberga da noi il pianto; ma la mattina viene il giubilo” (Salmo 30:5).

O Signore, fa che ogni giorno ci sentiamo maggiormente distaccati dalle illusioni della vita, dai suoi vani piaceri; fa che ci rassegnamo in ogni cosa alla Tua santa volontà; fa che la viva fede, operando per mezzo dell’amore, ci unisca strettamente al nostro Redentore, liberandoci da ogni incertezza al riguardo della nostra salvezza; concedi le stesse benedizioni a tutti i membri della nostra famiglia e a tutti i nostri amici. La Tua pace e la Tua grazia siano con tutti noi.

Signore, invigorisci i deboli nella fede, conforta gli afflitti di corpo e di spirito e fa che riguardino sempre a Colui che portò i nostri dolori.

Riconduci al Tuo gregge coloro che sono lontani dalle Tue vie perché possano riconoscere le cose che appartengono alla loro pace, prima che queste siano nascoste per sempre agli occhi loro.

Benedici i ministri del Tuo eterno Evangelo, infiammali di ardore per la Tua gloria affinché, per mezzo di essi, molti siano convertiti a Te. Estendi, o Signore, la Tua Chiesa e purificala con la Tua grazia affinché essa proclami le Tue lodi in tutta la terra.

O Signore, Ti raccomandiamo la nostra nazione; benedici chi la governa e conducilo a occuparsi davvero dei bisogni della popolazione secondo il mandato accordato, rimproverandolo e giudicandolo se non lo facesse. Conforta e solleva gli afflitti, i tribolati, abita nelle famiglie di coloro che Ti amano. Rammentati con speciale benignità di tutti i nostri parenti e fa che le benedizioni che abbiamo implorate per noi siano concesse anche a loro onde, con il Tuo aiuto, dopo averti fedelmente servito in questa vita, possiamo insieme essere ammessi a godere della Tua gloria nell’eternità. Amen.

Lettura biblica: Matteo 25:14-30 

“E colui che aveva ricevuto i cinque talenti, venne e presentò altri cinque talenti, dicendo: 'Signore, tu mi affidasti cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque'. (...) Poi, presentatosi anche quello dei due talenti, disse: 'Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due'. (...) Poi, accostatosi anche quello che aveva ricevuto un solo talento, disse: 'Signore, io sapevo che tu sei uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;  ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; eccoti il tuo'” (Matteo 25:20,22,24-25).

Giusto e misericordioso Iddio, che vuoi essere ubbidito e servito dalle Tue creature, ma che al tempo stesso le coli con i doni della Tua benevolenza, noi ci avviciniamo a Te con santo timore ed al tempo stesso con devota fiducia.

No è, no, la paura del servitore infedele ed infingardo che invade l’animo nostro; non è la paura di chi non ha voluto fare niente per Te ed ora vede avvicinarsi l’ora del castigo. Ma piuttosto è il timore di non comprendere bene la Tua volontà, il timore di non sapere meritare la Tua approvazione, il timore di sbagliare che talora paralizza ogni nostra capacità. Riconosciamo davanti a Te che siamo ben lungi ancora dal servirti con quella scrupolosa fedeltà, con quell’ardente amore che Tu attendi da un cuore riconoscente. Ma abbiamo nondimeno questa fiducia in Te, che Tu stesso ci vuoi guidare e sostenere, perciò ci accostiamo a Te con ogni umiltà, al principio di questa giornata e Ti supplichiamo di volere Tu stesso assisterci ed ispirarci nell’adempimento dei nostri doveri. Concedici uno spirito di intelligenza per conoscere e comprendere quale sia la Tua volontà; concedici uno spirito volenteroso per compiere di buon grado anche le cose più semplici e più umili, di cui nessuno si accorge; concedici di operare con spirito di amore come se veramente facessimo per Te tutto ciò che nella nostra vita ed attività siamo chiamati a fare per gli altri; fortifica ed aumenta in noi la fiducia nella Tua giustizia, poiché Tu ti ricordi di ogni nostro sforzo, di ogni nostra fatica, e la fiducia nella Tua misericordia, poiché, accogliendoci nella Tua gioia, ci dai un premio che oltrepassa di gran lunga quello che noi avremmo potuto meritare.

Benedici, o Padre celeste, l’attività e la fatica di questa giornata, nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Terza settimana - Mercoledì sera 

Signore benigno e misericordioso, ci inchiniamo ai Tuoi piedi riconoscendo i nostri peccati, piangendo sulle nostre iniquità e confidando nell’espiazione e nella giustizi perfetta del nostro Signore Gesù Cristo come nell’unico mezzo per cui possiamo sperare la nostra salvezza.

Sia lode al Tuo nome per tutte le dispensazioni della Tua provvidenza verso di noi e per il modo con cui Tu ogni giorno provvedi ai nostri bisogni temporali. Ma soprattutto sia lodato il Tuo nome perché, sebbene siamo misere creature colpevoli, Tu non ci hai abbandonati e ci hai inviato quell’Evangelo glorioso in cui Tu hai rivelato la luce, l’immortalità e la vita. Tu ci hai incoraggiati ad entrare immediatamente nella Tua presenza e per quella via recente e vivente che Gesù Cristo ha inaugurata per noi attraverso la cortina, cioè la Sua carne (Ebrei 10:20).

Signore Iddio nostro, fa che siamo contenti della condizione in cui ci troviamo e che in ogni dolore e in ogni tribolazione riguardiamo a Colui che si fede povero per noi, affinché potessimo arricchire mediante la Sua povertà. Fa che in ogni condizione della vita teniamo sempre gli occhi rivolti a Gesù Cristo perché non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, ma ne abbiamo uno che in ogni cosa è stato tentato come noi, però senza peccare” (Ebrei 4:15). O Signore, dacci forza e coraggio nel Suo esempio. Nelle Sue grandi sofferenze Egli ha imparato l’ubbidienza e santificato ogni rinuncia. Sii Tu il nostro scudo e guidaci nel cammino del dolore. Fa che nelle stesse sofferenze noi cresciamo nella Tua comunione e nella Tua grazia sino al giorno in cui vedremo la Tua gloria.

Veglia in questa notte su di noi, sui nostri parenti e su tutti i Tuoi figlioli. Accordaci un riposo tranquillo che ci permetta di risvegliarci confortati da Te. Fa che gli uni e gli altri riceviamo ogni giorno dalla pienezza di quella grazia la quale riunisce i suoi tesori in Gesù Cristo, le direzioni, la forza e le consolazioni di cui abbiamo bisogno. Te lo chiediamo nel nome Tuo santo. Amen.

Lettura biblica: Luca 17:1-10 

“Così anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: 'Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quel che eravamo in obbligo di fare' (Luca 17:10).

Padre nostro celeste, Ti ringraziamo e Ti benediciamo per aver potuto, anche in questa giornata, compiere utilmente il nostro dovere e servire agli ordini Tuoi. Tuttavia, o Dio, non permettere che siamo troppo contenti di noi stessi, liberaci dalla presunzione che facilmente si impadronisce di noi, di aver fatto qualcosa di straordinario, quando invece abbiamo fatto solo quello che era nostro stretto dovere. Liberaci dalla presunzione di essere forti credenti e concedici di poter ripetere per conto nostro e con sincera umiltà la preghiera dei discepoli: “Aumentaci la fede”. Liberaci dalla presunzione di essere sempre generosi e buoni verso i nostri fratelli, quando forse non sappiamo né riprendere con amore, né perdonare con quella perseverante pazienza che Tu ci proponi come modello. Liberaci dalla presunzione di essere perfetti e irreprensibili quando forse abbiamo scandalizzato qualche anima semplice e candida con le nostre azioni e non le nostre parole.

O Signore, intercediamo per tutti i nostri fratelli e sorelle in fede che, come noi, hanno risposto con gioia all’invito ad essere Tuoi servitori. Concedi loro, come a noi stessi, una più viva coscienza dell’alta vocazione a cui Tu ci chiami, concedici un più preciso sentimento del nostro dovere, concedici di avere sempre un concetto altissimo dell’ideale di servitori di Dio.

Benedici l’opera fedele dei più umili e sconosciuti fra i Tuoi servitori. Spesso non li vediamo e riconosciamo; Tu li vedi e li conosci e non vi è opera, per minima che sia, di cui Tu non tenga conto quando sia compiuta per amore dei diseredati, dei sofferenti, degli infelici; quando sia compiuta per amore del Tuo nome.

Esaudiscici per amore di Gesù Cristo, nostro Redentore. Amen.