Teopedia/Gravitas

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Gravitas

Il concetto di gravitas è un'idea che deriva dall'antica Roma, dove era considerata una delle qualità essenziali di un uomo di successo e di potere. La gravitas era vista come la capacità di una persona di mostrare serietà, dignità e autorevolezza in ogni situazione, con un comportamento riflessivo e rispettoso.

La gravitas era considerata una virtù importante per gli uomini politici, i leader militari, i filosofi e i giuristi romani, e si credeva che fosse fondamentale per avere successo nella vita pubblica e privata. La gravitas era vista come un segno di maturità, intelligenza e buon senso, e coloro che la possedevano erano rispettati e ammirati per le loro qualità.

Oggi, il concetto di gravitas viene spesso applicato a persone che occupano posizioni di potere e di leadership in diversi settori, come la politica, gli affari, la finanza e la cultura. La gravitas può essere vista come un'abilità di comunicare in modo chiaro e persuasivo, di prendere decisioni importanti con calma e razionalità, e di mostrare rispetto e integrità in ogni situazione.

Il termine "gravitas" non viene utilizzato nella Bibbia, poiché si tratta di un concetto che deriva dalla cultura e dalla filosofia romana. Tuttavia, esistono diversi principi e virtù bibliche che possono essere correlati al concetto di gravitas.

Ad esempio, nella Bibbia si parla spesso della saggezza, che è una virtù che condivide molte delle caratteristiche della gravitas, come la capacità di prendere decisioni sagge e ponderate, di mostrare autorevolezza e rispetto, e di comunicare in modo chiaro e persuasivo. Inoltre, la Bibbia enfatizza l'importanza dell'umiltà e della modestia, che sono virtù che possono aiutare a mantenere la gravitas senza scadere nell'orgoglio o nella presunzione.

Inoltre, nella Bibbia si parla spesso di "temere il Signore", che è una virtù che può essere vista come un aspetto della gravitas. Il temere il Signore implica il rispetto per la legge divina e per le autorità costituite, e la consapevolezza della propria responsabilità morale e spirituale. Temere il Signore può aiutare a mantenere la gravitas anche in situazioni difficili o in presenza di oppositori o avversari.

Il cristiano deve essere assennato, deve essere prudente, deve essere “grave”. Tanto più nel trambusto presente!

Ecco in questo che ci viene in soccorso Dante Alighieri, che, attraverso le parole di Beatrice, ci riassume chiaramente in quattro terzine del canto V del Paradiso (vv. 73-84) il concetto della gravitas che deve caratterizzare il cristiano.

Siate, Cristiani, a muovervi più gravi:
non siate come penna ad ogne vento,
e non crediate ch’ogne acqua vi lavi.

Avete il novo e ‘l vecchio Testamento,
e ‘l pastor de la Chiesa che vi guida;
questo vi basti a vostro salvamento.

Se mala cupidigia altro vi grida,
uomini siate, e non pecore matte,
sì che ‘l Giudeo di voi tra voi non rida!

Non fate com’agnel che lascia il latte
de la sua madre, e semplice e lascivo
seco medesmo a suo piacer combatte!

Con parole d'oggi: "Siate, o cristiani, più prudenti nelle vostre mosse: non siate come penne al vento, e non crediate con ogni acqua vi lavi. Avete il Nuovo e il Vecchio Testamento, e il Pastore della Chiesa che vi guida; questo basti alla vostra salvezza. Se l’avidità malvagia vi induce verso cose differenti, comportatevi da uomini e non da pecore irragionevoli, così che il Giudeo in mezzo a voi di voi non rida! Non fate come l’agnello che lascia il latte della madre, e in modo sciocco e irrequieto a proprio piacimenti con se stesso".

Per approfondire