Confessioni di fede/Belga/Articolo 14

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Indice generale

Confessione di fede belga

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Articolo 14: Della Creazione, Caduta e Corruzione dell’essere umano

Noi crediamo che Dio ha creato l’essere umano dalla polvere della terra, e lo ha fatto e formato a sua immagine e somiglianza (1), buono, giusto e santo, in grado con la sua volontà di accordarsi in tutto, alla volontà di Dio (2), ma quando è stato in onore, non ne ha saputo nulla; e non ha riconosciuto la sua eccellenza (3), ma si è volontariamente assoggettato al peccato, e di conseguenza alla morte e alla maledizione, prestando orecchio alla parola del diavolo (4). Infatti egli ha trasgredito il comandamento della vita che aveva ricevuto (5) e per mezzo del suo peccato si è separato da Dio (6) che era la sua vera vita, avendo corrotto l'intera sua natura (7), per cui si è reso colpevole della morte fisica e spirituale (8), ed essendo divenuto malvagio, perverso, corrotto in tutte le sue vie, ha perduto tutti i suoi doni eccellenti che aveva ricevuto da Dio (9), non essendone rimaste in lui che piccole tracce (10) che sono sufficienti per rendere l’essere umano inescusabile (11), dato che tutto ciò che è luce in noi è convertito in tenebre (12), come ci insegna la Scrittura, dicendo: La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno compresa (13) in cui san Giovanni chiama gli esseri umani tenebre.

Per questo noi rigettiamo tutto ciò che si insegna riguardo al libero arbitrio dell’essere umano, perché esso è schiavo del peccato (14) e non può alcuna cosa, se non gli è donata dal Cielo (15); chi si vanterà infatti di poter fare qualsiasi bene, come da se stesso, dal momento che Cristo dice: Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira (16)? Chi addurrà come causa la sua propria volontà, intendendo che i desideri della carne sono inimicizia contro Dio (17)? Chi parlerà della sua conoscenza, vedendo che l’essere umano naturale non comprende affatto le cose che sono dello Spirito di Dio (18)? In breve, chi farà valere un solo pensiero, dal momento che intende che noi non siamo in grado di pensare qualsiasi cosa come da noi stessi ma che la nostra capacità è da Dio (19)? Per questo ciò che dice l’Apostolo deve a buon diritto dimorare fermo e ben saldo, cioè che Dio opera in noi il volere e l’agire secondo il suo beneplacito (20). Non vi è infatti intendimento nè volontà conforme a quella di Dio se Cristo non la operi, cosa che egli ci insegna, dicendo: Senza di me non potete fare nulla (21).


  • [1] (1) Genesi 1:26; Ecclesiaste 7:29; Efesini 4:24.
  • (2) Genesi 1:31; Efesini 4:24.
  • (3) Salmo 49:20; Isaia 59:2.
  • (4) Genesi 3:6; Genesi 3:17.
  • (5) Genesi 1:3; Genesi 1:7.
  • (6) Isaia 59:2.
  • (7) Efesini 4:18.
  • (8) Romani 5:12; Genesi 2:17; Genesi 3:19.
  • (9) Romani 3:10.
  • (10) Atti 14:16-17; Atti 17:27.
  • (11) Romani 1:20-21; Atti 17:27.
  • (12) Efesini 5:8; Matteo 6:23.
  • (13) Giovanni 1:5.
  • (14) Isaia 26:12; Salmo 94:11; Giovanni 8:34; Romani 6:17; Romani 7:5; Romani 7:17.
  • (15) Giovanni 3:27; Isaia 26:12.
  • (16) Giovanni 3:27; Giovanni 6:44; Giovanni 6:65.
  • (17) Romani 8:7.
  • (18) 1 Corinzi 2:14; Salmo 94:11;
  • (19) 2 Corinzi 3:5.
  • (20) Filippesi 2:13.
  • (21) Giovanni 15:5.