Corsi/Sommario/09

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Indice generale

Sommario della Dottrina cristiana (L. Berkhof)

01 - 02 - 03 - 04 - 05 - 06 - 07 - 08 - 09 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30

  IX

La creazione

La discussione sui decreti ci porta molto naturalmente allo studio di come essi vengano eseguiti, il che comincia con l'opera della creazione. Questo è il principio e la base di ogni rivelazione, come pure il fondamento di ogni vita religiosa.

1. La creazione in generale. La parola 'creazione' non è sempre usata nello stesso senso inteso nella Bibbia. In senso stretto essa denota quell'opera di Dio mediante la quale Egli produce il mondo e tutto ciò che esso contiene, in parte senza fare uso di materiale pre-esistente, e in parte con materiale che, per sua stessa natura è inadatto, per la manifestazione della Sua gloria. Viene rappresentata come l'opera del Dio trino (Ge. 1:2; Gb. 26:13; 33:4; Sl. 33:6; Is. 40:12,13; Gv. 1:3; 1 Co. 8:6; Cl. 1:15-17). In contrapposizione al Panteismo, noi dobbiamo evidenziare come la creazione sia stata un atto libero di Dio. Egli non aveva bisogno del mondo (Ef. 1:11; Ap. 4:11). In contrapposizione al Deismo, noi dobbiamo affermare come Egli abbia creato il mondo tanto che esso rimane dipendente da Lui. Egli lo deve sostenere giorno dopo giorno (At. 17:28; Eb. 1:3).

a. Il tempo della creazione. La Bibbia ci insegna che Dio creò il mondo "nel principio", cioè all'inizio delle cose temporali. Prima di questo inizio vi è un'eternità senza tempo. La prima parte dell'opera della creazione, menzionata in Ge. 1:1 fu strettamente creazione dal nulla, o non da cose preesistenti. L'espressione "creazione dal nulla" non si trova nella Bibbia, ma in uno dei libri apocrifi1. In ogni caso, quest'idea è chiaramente insegnata in testi come Ge. 1:1; Sl. 33:8; 148:5; Ro. 4:17; Eb. 11:3.

b. Lo scopo ultimo della creazione. Alcuni ritengono che scopo ultimo della creazione sia la felicità della creatura umana. Essi sostengono che Dio non poteva fare di Sé stesso lo scopo ultimo, perché Egli è sufficiente a Sé stesso. Appare però evidente che Dio non esiste per l'uomo, ma l'uomo per Dio. La creatura non può essere lo scopo ultimo della creazione. La Bibbia ci insegna chiaramente che Dio creò il mondo per manifestare la Sua gloria. Naturalmente, la rivelazione della gloria di Dio non è intesa come un vuoto spettacolo da essere ammirato da parte della creatura, ma punta pure a promuovere il loro benessere e a sintonizzare il loro cuore alla lode del Creatore (Is. 43:7; 60:21; 61:3; Ez. 36:21,22; 39:7; Lu. 2:14; Ro. 9:17; 11:36; 1 Co. 15:28; Ef. 1:5,6,12,14; 3:9,10; Cl. 1:16).

c. Alternative alla dottrina della creazione. Quelli che respingono la dottrina della creazione, per spiegare il mondo, si avvalgono ad una di tre teorie. (1) Alcuni dicono che la materia originale sia eterna, e da essa sorse il mondo, o per caso, o per stimolo di una forza di direzione più alta. Questo, però, è impossibile, perché non si possono avere due "eterni" e quindi due infiniti uno accanto all'altro. (2) Altri sostengono che Dio e il mondo siano essenzialmente uno, e che il mondo sia un'emanazione necessaria dell'essere divino. Questa teoria, però, priva Dio del Suo potere di autodeterminazione, e le creature umane della loro libertà e del loro carattere morale e responsabile. Inoltre, rende Dio responsabile di tutto il male che vi sia nel mondo. (3) Altri ancora si rifugiano nella teoria dell'evoluzione. Si tratta però chiaramente di un errore, dato che l'evoluzione non offre alcuna spiegazione dell'origine dell'universo. Già presuppone qualcosa che si evolva.

2. Il mondo spirituale. Dio creò non solo un mondo materiale, ma pure un mondo spirituale, consistente di angeli.

a. Prova dell'esistenza degli angeli. La moderna teologia liberale ha largamente rifiutato di credere all'esistenza di esseri spirituali. La Bibbia, però, ne dà ampiamente per scontata l'esistenza e attribuisce loro vera personalità (2 Sa. 14:20; Mt. 24:36; Gd. 6; Ap. 14:10). Alcuni attribuiscono loro corpi eterei, ma questo è contrario alla Scrittura. Essi sono esseri spirituali puri (che talvolta assumono forma corporea, Ef. 6:12; Eb. 1:14, senza carne ed ossa, Lu. 24:39, e sono quindi invisibili, Cl. 1:16). Alcuni fra questi sono buoni, santi ed eletti, Mr. 8:38; Lu. 9:26; 2 Co. 11:14; 1 Ti. 5:21; Ap. 14:10; 1 Ti. 5:21; A. 14:10), ed altri sono decaduti dal loro stato originale, e quindi cattivi, Gv. 8:44; 2 Pi. 2:4; Gd. 6).

b. Classi di angeli. Vi sono evidentemente diverse classi di angeli. La Bibbia parla di cherubini, che rivelano la potenza, maestà e gloria di Dio, e custodiscono la Sua santità nel giardino dell'Eden, nel tabernacolo e nel tempio, ed alla discesa di Dio sulla terra (Ge. 3:24; Es. 25:18; 2 Sa. 22:11; Sl. 18:10; 80:1; 99:1; Is. 37:16). Accanto a questi vi sono i serafini, menzionati solo in Isaia 6:2,3,6. Essi sono servitori attorno al trono del Re celeste, cantano le Sue lodi, e sono pronti ad eseguire ogni Suo ordine. Servono lo scopo della riconciliazione e preparano le creature umane ad un appropriato incontro con Dio.

Due angeli sono menzionati per nome. Il primo di questi è Gabriele (Da. 8:16; 9:21; Lu. 1:19,26. Evidentemente era suo compito speciale comunicare alle creature umane divine rivelazioni ed interpretarle. Il secondo è Michele (Da. 10:13,21; Gd. 9; Ap. 12:7). Nell'epistola di Giuda egli è chiamato arcangelo. Egli è il valente guerriero che combatte le battaglie di Yahweh contro i nemici del popolo di Dio e contro le potenze malvagie nel mondo spirituale. Oltre a questi la Bibbia menziona in generale termini come principato, potestà, potenza, signoria (Ef. 1:21; 3:10; Cl. 1:16; 2:10; 1 Pi. 3:22). Questi nomi indicano come vi siano differenze di rango e di dignità fra gli angeli.

c. L'opera degli angeli. Gli angeli vengono rappresentati come creature che continuamente lodano Iddio (Sl. 103:20; Is. 6; Ap. 5:11). Dall'ingresso del peccato nel mondo, essi servono coloro che dovranno ereditare la salvezza (Eb. 1:14), si rallegrano della conversione dei peccatori (Lu. 15:10), vigilano sui credenti (Sl. 37:4; 91:11), proteggono i piccoli (Mt. 18:10), sono presenti nella Chiesa (1 Co. 11:10; Ef. 3:10; 1 Ti. 5:21), e conducono i credenti "nel seno di Abrahamo" (Lu. 16:22). Essi portano pure frequentemente speciali rivelazioni di Dio (Da. 9:21-23; Za.1:12-14), comunicano benedizioni al Suo popolo (Sl. 91:11,12; Is. 63:9; Da. 6:22; At. 5:19), ed eseguono giudizi sui Suoi nemici (Ge. 19:1,13; 2 Re 19:35; Mt. 13:41).

d. Gli angeli cattivi. Oltre agli angeli buoni, vi sono pure gli angeli cattivi, i quali prendono piacere nell'opporsi a Dio e nel distruggere la Sua opera. Erano stati creati buoni, ma non conservarono la loro posizione originale (2 Pi. 2:4; Gd. 6). Non è stato rivelato quale fosse il loro peccato originale, ma probabilmente si rivoltarono contro Dio ed aspirarono all'autorità divina (cfr. 2 Ts. 2:4,9). Satana, che evidentemente era uno dei principi fra gli angeli, divenne riconosciuto come il capo di quelli che sono decaduti (Mt. 24:41; 9:34; Ef. 2:2). Con potere sovrumano egli, con le sue schiere, cercano di distruggere l'opera di Dio. Essi cercano di accecare e di portare su una strada sbagliata persino gli eletti, come pure incoraggiano i peccatori a perseverare sulla loro cattiva strada.

3. Il mondo materiale

In Ge. 1:1 troviamo il racconto che ci parla della creazione del cielo e della terra delle origini. Il resto del capitolo è dedicato a ciò che è spesso considerato 'creazione secondaria', il completamento dell'opera in sei giorni.

a. I giorni della creazione. La questione è frequentemente dibattuta: i 'giorni' di cui la Bibbia parla, sono da intendersi letteralmente oppure no? I geologi e gli evoluzionisti ne parlano come 'lunghi periodi di tempo'. Ora la parola 'giorno' non denota sempre nelle Scritture un periodo di 24 ore. Cfr.Ge. 1:5; 2:4; Sl. 50:15; Ec. 7:14; Za. 4:10. Eppure l'interpretazione letterale della parola 'giorno', può essere difesa sulla base delle segg. considerazioni: (a) La parola ebraica yom (giorno) denota un giorno ordinario, e dovrebbe essere così compreso, a meno che il contesto non richieda un'interpretazione diversa. (b) Il ripetuto riferimento a 'sera' e 'mattina' favorisce questa interpretazione. (c) Era evidentemente un giorno ordinario che Yahweh mise a parte per consacrarlo a giorno di riposo. (d) In Es. 20:9-11, viene richiesto ad Israele di lavorare sei giorni e di riposare il settimo, perché Yahweh fece il cielo e la terra in sei giorni, e si riposò il settimo. (e) Gli ultimi tre giorni erano evidentemente giorni ordinari, perché erano determinati dal rapporto della terra con il sole. E se essi sono giorni ordinari, perché non dovrebbero esserlo gli altri?

b. L'opera dei sei giorni. Il primo giorno Iddio crea la luce, e tramite la separazione fra luce e tenebre, sono costituiti i giorni. Questo non è in conflitto con l'idea che il sole, la luna, e le stelle, fossero create il quarto giorno, perché essi in sé non sono luce, ma portatori di luce. L'opera del secondo giorno è pure un'opera di separazione, la separazione delle acque dalle acque di sotto, con lo stabilirsi del firmamento. Il terzo giorno l'opera di separazione continua nella separazione del mare dalla terra asciutta. Oltre a ciò viene stabilito il regno vegetale delle erbe e degli alberi. Con la Parola della Sua potenza Dio fa si che la terra produca piante senza fiore, verdure, alberi da frutta, ciascuno con il suo seme secondo la sua specie. Il quarto giorno Iddio crea il sole, la luna, e le stelle, per servire ad una varietà di scopi: dividere il giorno dalla notte, come segnali per le condizioni del tempo, per determinare la successione delle stagioni, dei giorni e degli anni, e per servire come luci per la terra. Le opere del quinto giorno consistono nella creazione degli uccelli e dei pesci, gli abitanti dell'aria e dell'acqua. Infine, il sesto giorno è segnato dal culmine dell'opera della creazione. Vengono create le classi più elevate degli animali della terra, e l'intera opera è coronata dalla creazione dell'uomo ad immagine di Dio. Il suo corpo è formato dalla polvere della terra, mentre la sua anima è d'immediata creazione da parte di Dio. Il settimo giorno Dio si riposa dall'opera creativa e si rallegra nella contemplazione della Sua opera.

Parallelo. Notate il parallelismo fra l'opera dei primi e degli ultimi tre giorni:

1. La creazione della luce 4. La creazione dei portatori di luce
2. La creazione del firmamento e la separazione delle acque 5. La creazione degli uccelli dell'aria e dei pesci del mare
3. Separazione delle acque dalla terra asciutta, e preparazione della terra come abitazione dell'uomo e delle bestie 4. Creazione delle bestie dei campi, del bestiame, e di tutti i rettili; creazione dell'uomo

c. La teoria dell'evoluzione. Gli evoluzionisti vogliono sostituire la dottrina scritturale con le loro concezioni sull'origine delle cose. Essi credono che dalle più semplici forme di materia e di vita, siano sorte tutte le specie esistenti di piante ed animali (uomo incluso), come pure le varie manifestazioni della vita, come l'intelligenza, la moralità, e la religione, il tutto come risultato di forze puramente naturali. Si tratta però semplicemente di un presupposto non dimostrato, che non regge su tutti i punti. Inoltre, è in disperato conflitto con il racconto della creazione come si trova nella Bibbia.

Da imparare a memoria. Brani che riguardano:

a. Il fatto della creazione

Ge. 1:1 "Nel principio DIO creò i cieli e la terra".

Sl. 33:6 "I cieli furono fatti per mezzo della parola dell'Eterno, e tutto il loro esercito mediante il soffio della sua bocca".

Gv. 1:3 "Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta".

Eb. 11:3 "Per fede intendiamo che l'universo è stato formato per mezzo della parola di Dio, sì che le cose che si vedono non vennero all'esistenza da cose apparenti".

b. Lo scopo ultimo della creazione

Is. 43,6 "Dirò al settentrione: "Restituiscili" e al mezzogiorno: "Non trattenerli. Fa' venire i miei figli da lontano e le mie figlie dalle estremità della terra, tutti quelli che si chiamano col mio nome, che ho creato per la mia gloria, che ho formato e anche fatto".

Sl 19:1 "I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento dichiara l'Opera delle sue mani".

Sl 148:13 "Lodino il nome dell'Eterno, perché solo il suo nome è esaltato. La sua gloria è al di sopra della terra e dei cieli".

c. Gli angeli

Sl 103:20 "Benedite l'Eterno, voi suoi angeli potenti e forti, che fate ciò che egli dice, ubbidendo alla voce della sua parola".

Eb 1:14 "Non sono essi tutti spiriti servitori, mandati a servire per il bene di coloro che hanno da ereditare la salvezza?".

Giuda 6 "Egli ha pure rinchiuso nelle tenebre dell'inferno con catene eterne, per il giudizio del gran giorno, gli angeli che non conservarono il loro primiero stato ma che lasciarono la loro propria dimora".

d. Il tempo della creazione

Ge. 1:1 "Nel principio DIO creò i cieli e la terra".

Es. 20:11 "...poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato".

Per l'ulteriore studio

  1. In che senso viene usata la parola "creare" in Sl. 51:10; 104:30; Is. 45:7?
  2. Forse che Ge, 1:11,12,20,24 appoggiano l'idea dell'evoluzione? Cfr. Ge. 1:21,25; 2:9.
  3. I segg. brani ci dicono qualcosa sul peccato degli angeli? Se si, che cosa? 2 Pi. 2:4; Giuda 6; cfr. anche 2 Ts. 2:4-12

Domande di revisione

  1. Che cos'è la creazione?
  2. La creazione è stata un atto libero oppure un atto necessario di Dio?
  3. La Scrittura usa la parola "creare" sempre nello stesso senso?
  4. La Bibbia prova la creazione dal nulla? Dove?
  5. Quali sono le due diverse concezioni sullo scopo ultimo della creazione?
  6. In che senso la gloria di Dio è lo scopo ultimo della creazione?
  7. Quali sono stati i sostituti della dottrina della creazione?
  8. Qual è la natura degli angeli?
  9. Quali sono le gerarchie angeliche secondo la Scrittura?
  10. Qual è la funzione di Gabriele e di Michele?
  11. Qual è l'opera degli angeli?
  12. Quale prova abbiamo dell'esistenza di angeli malvagi?
  13. Furono essi creati malvagi?
  14. I giorni della creazione furono giorni ordinari o lunghi periodi?
  15. Che cosa Dio creò in ogni giorno della creazione?
  16. La teoria dell'evoluzione è coerente con la dottrina della creazione?
  17. uoi citare alcuni dei punti in cui queste due concezioni differiscono?

Nota. (1) "Ti scongiuro, figlio, contempla il cielo e la terra, osserva quanto vi è in essi e sappi che Dio li ha fatti non da cose preesistenti; tale è anche l'origine del genere umano" (2 Maccabei 7:28).

(9, continua)