Altre risurrezioni (Giovanni 20:19-31)
Non sono pochi oggi coloro che lamentano il “fallimento storico” del movimento cristiano, pregiudicato sia dalla sua corruzione interna che dall’apparente invincibilità dei suoi molti nemici che appaiono prevalere. Si tratta della stessa frustrazione che hanno quando non riescono a sopprimere i fratelli dei cristiani, cioè il popolo ebraico. L’antisemitismo, infatti, risorge sempre in nuove forme. Di fronte a tutto questo molti cristiani si lasciano sopraffare dallo scoramento e dalla depressione. Si tratta della stessa che aveva comprensibilmente colto i discepoli di Gesù dopo la Sua crocifissione. Qualcosa avviene a dare loro nuova vita e speranza: il Signore Gesù è vivo ed insopprimibile, e si presenta loro più volte per perdonarli, incoraggiarli e fortificarli con il Suo Spirito. Lo troviamo nei racconti delle apparizioni del Risorto. Qui, però, non è solo Gesù ad essere risorto. La Pasqua, infatti, annunciando la risurrezione di Gesù, esemplifica e promette anche altre “risurrezioni”: quelle dei suoi discepoli, ieri e oggi.