Complici del male nel mondo o coinvolti nell’opera di Cristo? (1 Giovanni 3:8)

Domenica 19 Novembre 2023

(Culto completo con predicazione, 47′ 20″)

(Solo predicazione, 26′ 26″)

Ci stiamo abituando?

Ho condiviso qualche settimana fa sui miei spazi dei social un articolo di un giornalista d’inchiesta che, a mio giudizio, faceva una vera e triste riflessione. La faceva sugli attuali sentimenti della maggior parte della popolazione sottoposta com’è dai media a continue notizie di guerre, violenze, bombardamenti, massacri ecc. in diverse parti del mondo. L’articolo aveva per titolo: “Ci stiamo abituando”.

Il giornalista si riferiva in particolare all’indiscriminata ed esagerata ritorsione militare portata avanti dal governo sionista dello stato d’Israele a danno dei palestinesi. Diceva: “Lentamente, ci stiamo abituando. Bomba dopo bomba, cadavere dopo cadavere, giorno dopo giorno, lentamente stiamo accettando l’idea che Israele possa portare avanti impunemente il suo sporco lavoro di pulizia etnica in Palestina. E lo stanno facendo sotto gli occhi di tutti, in modo plateale, alternando ogni bombardamento vigliacco dal cielo ad un grido scandalizzato di ‘avete visto cosa ci hanno fatto il 7 di ottobre!’” [1]. Indipendentemente dal caso particolare dei morti ammazzati nella “striscia di Gaza” che sta rapidamente raggiungendo la cifra di 20.000 persone, soprattutto civili, fra cui moltissimi bambini (secondo il principio dell’occhio per occhio moltiplicato per dieci), esso si aggiunge alle centinaia di migliaia di persone morte ammazzate nel conflitto in Ucraina che, lontani, non vediamo e che a noi appaiono solo come asettici “numeri” giustificati come “danni collaterali”. Sì, non solo “ci stiamo abituando” come se fosse cosa normale e inevitabile, ma si sente persino dire che sia anche una violenza giustificabile! Proprio così: mentre molti dicono, allargando le braccia, “non ci possiamo far niente”, o “tanto deve andare così”, altrettanti, che pure si dicono cristiani, giustificano queste orribili violenze e, aggiungerei, scandalosamente le giustificano. Come ritengano che questo sia compatibile con lo spirito di Cristo, rimane un mistero…

Seppure tutto questo possa essere ritenuto “normale” in un mondo di bugiardi, ipocriti ed assassini, il Signore e Salvatore Gesù Cristo è venuto proprio per porre rimedio a questa situazione, tanto che chi autenticamente Lo segue non può fare altro che adoperarsi per la pace, così come Egli ha detto: “Beati quelli che s’adoperano alla pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Matteo 5:9). Trasformati tramite il ravvedimento e la fede in Lui da “operatori di iniquità” ad operatori di pace, essi seguono il loro Maestro operando per il Suo stesso fine. Come potrebbe essere altrimenti?

Il motivo per cui il Signore Gesù è venuto 

Già: per quale motivo è venuto in mezzo a noi il Signore e Salvatore Gesù Cristo? Per rispondere a questa domanda, l’insegnamento del Nuovo Testamento ci fornisce risposte che partono da diverse prospettive. Fra di esse indubbiamente è quella che, come motivazione, mette in rilievo l’azione misericordiosa di Dio di riconciliare creature umane con Lui salvandole dalla perdizione, temporale ed eterna.

Per evitare, però, una concezione eminentemente “privatistica” e “verticale” dell’annunzio dell’Evangelo, come se si trattasse solo di sanare la condizione delle persone trascurando, ignorando, tutto il resto, cioè l’ambiente in cui tutti noi viviamo, credo che particolarmente significativa sia la risposta che a questa domanda dà l’apostolo Giovanni nella sua prima epistola. Essa dice: “Per questo il Figlio di Dio è stato manifestato: per distruggere le opere del diavolo” (1 Giovanni 3:8).

Mi rendo ben conto che questa risposta introduca un concetto particolarmente “problematico” per il mondo moderno, vale a dire che l’esistenza di forze spirituali della malvagità che stiano attivamente operando per rovinare e distruggere la creatura umana, la società e il mondo stesso. Non voglio oggi discutere dell’esistenza di ciò che le Sacre Scritture chiamano diavolo o Satana o esaminarne la finalità ultima nei propositi di Dio. La prendo per ovvia, palese e scontata! Non solo, infatti, questa presenza è ampiamente attestata nelle Scritture e che Gesù stesso sia stato attivamente ingaggiato a neutralizzarle, ma “le opere del diavolo” sono così evidenti pure nell’attuale nostro mondo, fatto appunto di bugiardi, ipocriti ed assassini “figli del diavolo”, che solo chi è spiritualmente cieco oppure è obnubilato nella sua mente potrebbe negarle! La loro origine è chiara! Voglio oggi così evidenziare, sulla base del versetto or ora menzionato, come queste forze malvagie esistano, come operino e in che modo Cristo le intenda distruggerle.

È pure importante puntualizzare a questo riguardo fin dall’inizio, come le forze spirituali della malvagità non siano da additare, in modo altrettanto evidente, come “la causa” del male del mondo – come se noi potessimo giustificarci e discolparcene. Questo è ciò che aveva fatto già, come ci racconta il libro della Genesi, la stessa Eva! Rammentate? “La donna rispose: “’Il serpente mi ha sedotta, e io ne ho mangiato’” (Genesi 3:13). È colpa sua! Il diavolo inganna e suggerisce, ma noi umani ne siamo complici, corresponsabili e quindi ugualmente colpevoli! Il diavolo è sottoposto alla condanna da parte di Dio come pure chi gli acconsente e lo serve. Dunque, senza pretendere di fare una trattazione completa dell’argomento, vorrei fare oggi insieme con voi una disamina del versetto biblico che, per intero, dice:

“Chi commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio. Per questo il Figlio di Dio è stato manifestato: per distruggere le opere del diavolo” (1 Giovanni 3:8).

Le opere del diavolo 

Il testo di 1 Giovanni 3:8 ci fornisce, dunque, la ragione generale della venuta di Gesù nel mondo. Satana era attivamente impegnato nella sua opera in questo mondo e quando appare il Figlio di Dio intensifica, e non a caso, la sua attività. La buona notizia è che il potere e la presenza di Gesù distruggono l’opera del diavolo.

Mantenendo contestualizzata l’affermazione “opere del diavolo”, dobbiamo includere il suo preludio: “Figlioli, nessuno vi seduca. Chi opera la giustizia è giusto, come egli è giusto. Chi commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio. Per questo il Figlio di Dio è stato manifestato: per distruggere le opere del diavolo” ( 1 Giovanni 3:7-8).

L’apostolo Giovanni parla di santità personale. Il figlio di Dio vive ed opera nella giustizia, cioè di ciò che è giusto davanti a Dio. Coloro che vivono nel peccato continuo e impenitente, comunque considerino sé stessi, dimostrano di essere “figli del diavolo” perché riflettono la natura stessa del diavolo. Chi ha Cristo che dimora in sé non continua a peccare perché Cristo è venuto per distruggere le opere del diavolo. Quelle opere sataniche non hanno più espressione nel cuore del credente. Cristo è venuto per distruggere le opere del diavolo e questo garantisce la nostra santificazione .

Quali sono esattamente le opere del diavolo? Diversi passaggi della Bibbia rispondono a questa domanda, ma Gesù dà una risposta chiara e concisa in Giovanni 8:44 . Confrontandosi con gli ipocriti leader religiosi d’Israele, Gesù dice: “Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna”. Secondo Gesù, alcune delle opere del diavolo sono l’omicidio e la menzogna. Questi due peccati riassumono il carattere del diavolo e i suoi obiettivi. Lavora per vedere le persone distrutte e andare in perdizione (fisicamente e spiritualmente) e questo è omicidio. Desidera poi ingannarle portandole a quella distruzione (questo è mentire).

Le opere del diavolo si manifestano nel Giardino dell’Eden, dove Satana inganna Eva e la conduce alla disobbedienza verso Dio (Genesi 3:1-6). Di conseguenza, anche Adamo pecca e getta l’ intera umanità, che da loro discende, nella servitù del peccato (Romani 5:12). Satana mente ad Eva con l’obiettivo di rovinarla (cioè separarla da Dio); voleva che l’umanità intera andasse in perdizione.

In quanto cristiani, prima di giungere al ravvedimento ed alla fede in Cristo, eravamo sotto tutti gli effetti delle opere del diavolo. Infatti, come dice la Scrittura: “… voi pure ha vivificato, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli” (Efesini 2:1–2). Le opere del diavolo nella nostra vita ci hanno portato a “ubbidire alle voglie della carne e dei pensieri, ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri” (versetto 3). È solo attraverso l’amore, la misericordia e la grazia di Dio che siamo liberati dalle opere del diavolo (versetti 4–5).

Le opere del diavolo influenzano l’umanità moralmente, fisicamente, intellettualmente e spiritualmente. Moralmente, il diavolo induce le persone a peccare, facendo sembrare il male attraente in modo che le persone scelgano il male invece dell’obbedienza a Dio (Giacomo 1:14). Fisicamente, il diavolo può avvalersi di malattie e prove per indurre le persone a maledire Dio (Giobbe 2:4–5; Luca 13:11). Intellettualmente, il diavolo induce le persone nell’errore, insegnando false dottrine (1 Timoteo 4:1). Getta dubbi e mantiene i non credenti intellettualmente ciechi verso la verità spirituale e l’Evangelo (2 Corinzi 4:3–4). Organizza distrazioni e promuove la confusione che inducono le persone ad agire in modo frettoloso, irrazionale e stupido. Spiritualmente, egli coglie ogni occasione per carpire la Parola di Dio seminata nel cuore di una persona (Matteo 13:19).

Il diavolo attacca pure i credenti (Luca 22:31–32). Cercherà di indurre i credenti a non seguire Cristo in modo da distoglierli dal loro scopo primario di portare gloria a Dio e promuovere i Suoi scopi e piani. Se Satana può far sì che, come dice la Scrittura, il nostro amore per Cristo si raffreddi (Apocalisse 2:4) o farci smettere di amarci l’un l’altro (Giovanni 13:34–35), allora perdiamo la nostra testimonianza davanti al mondo e dispiacciamo al nostro Padre celeste. Se Satana può indurci a dipendenze come intrattenimento, sesso o pornografia, allora ci intrappola nella schiavitù del peccato in modo che non possiamo comunicare con Dio.

In sintesi, le opere del diavolo servono a contrastare l’opera di Dio. Come assassino, Satana opera contro Dio, che è Vita. Essendo un bugiardo, Satana opera contro Dio, che è la Verità. Nella vita dei non credenti, l’opera del diavolo è impedire loro di giungere alla fede salvifica in Cristo, con il risultato che faranno l’esperienza della “seconda morte” (Apocalisse 20:14–15). Nella vita dei credenti, l’opera del diavolo è tentarli a peccare e quindi attenuare la loro efficacia per Cristo in questo mondo.

Come Cristo distrugge le opere del diavolo 

Grazie a Dio, Gesù Cristo è venuto per distruggere le opere del diavolo. Mentre si avvicinava il momento del Suo arresto e della Sua crocifissione, Gesù dice: “Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo” (Giovanni 12:31). Sulla croce Gesù ha compiuto molte cose straordinarie. Ha preso su di Sé il castigo per i nostri peccati e ci dà la Sua giustizia. Pertanto, il diavolo non ha potere sul destino eterno dei credenti in Cristo. Non che il diavolo non possa tentare un cristiano a peccare – e a volte riuscirci – è che la morte di Gesù ha portato tutta l’ira di Dio contro quel peccato, e Dio non imputa il peccato a chi si affida a Cristo (Romani 8:1).

La morte di Gesù non solo ha distrutto le opere del diavolo in relazione al nostro destino eterno, ma ha provveduto alla nostra santificazione personale. I credenti hanno il dono dello Spirito Santo che abita in loro e li conduce a somiglianza di Cristo. Lo Spirito suggella coloro che credono in Cristo e il diavolo non può rimuoverli dalle Sue promesse (Efesini 4:30).

Nella Sua bontà, il Signore ci ha dato anche armi spirituali per combattere il diavolo (Efesini 6:10–18). Il diavolo potrebbe portarci addosso molte cose, ma, se manteniamo “l’armatura di Dio”, la battaglia sarà molto più facile. Dobbiamo comprendere il nostro nemico e riconoscere quando si avvicina: “…affinché non siamo raggirati da Satana, poiché non ignoriamo le sue macchinazioni” (2 Corinzi 2:11). Ancora più importante, dobbiamo sapere dove risiedono la nostra forza e la nostra difesa e confidare in Colui che è “autore e compitore di fede” (Ebrei 12:2), l’unico che possa veramente distruggere le opere del diavolo.

Cristo distrugge le opere del diavolo, infine, quando Egli, attraverso coloro che Gli appartengono, chiamati esplicitamente dalla Scrittura “il suo corpo” sulla terra, fa le tre cose espresse dal seguente testo di Efesini. Ascoltate attentamente: “Non siate dunque loro compagni, perché già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce, poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, esaminando che cosa sia accetto al Signore. Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, anzi piuttosto denunciatele, poiché è vergognoso perfino parlare delle cose che costoro fanno di nascosto. Ma tutte le cose, quando sono riprese dalla luce, diventano manifeste, poiché tutto ciò che è manifesto è luce” (Efesini 5:7-13). Che cosa indica questo testo che sia il preciso compito del movimento cristiano, della Sua Chiesa? (1) Testimonia apertamente e pubblicamente attraverso il suo stile di vita che cosa voglia dire essere “figli di luce” in ubbidienza alla Legge morale suprema stabilita da Dio. (2) Si dissocia da ogni iniquità e da chi la opera rifiutando apertamente di averne parte, di parteciparvi tanto da non potere essere accusato di esserne in alcun modo compiacente e complice. Inoltre (3), smaschera, denuncia e condanna pubblicamente e senza timore, ogni iniquità, tutto ciò che non è conforme all’espressa volontà di Dio. Il cristiano, sia a livello individuale che come comunità, non può, in questo mondo, essere “neutrale”, ma prende chiara posizione, sta dalla parte degli oppressi della terra, di tutto ciò che è santo, giusto e buono agli occhi di Dio.

Conclusione 

Eravamo partiti nella nostra riflessione chiedendoci se ci stiamo forse abituando a guerre, violenze, bombardamenti, massacri ecc. cioè a tutte le iniquità che passano sotto i nostri occhi e che ci vengono presentate dai media persino con compiacimento e giustificazione. Quanto ne siamo complici? Diciamo forse: “non ci possiamo far niente”, o “tanto deve andare così”? Non è forse che ci stiamo dimenticando che: “Per questo il Figlio di Dio è stato manifestato: per distruggere le opere del diavolo”? Temo che questo sia spesso il caso. La distruzione delle opere del diavolo non è limitata ad un lontano futuro, ma si è realizzata nella vita terrena di Cristo e si estende nel presente allorché “il corpo di Cristo”, quelli che Gli appartengono, testimoniano concretamente del Suo stile di vita, si dissociano da ogni iniquità e denunciano pubblicamente “le opere del diavolo”, cioè tutto ciò che non corrisponde alla volontà rivelata di Dio per le creature umane. Si potrebbero fare al riguardo tanti esempi a voi che ascoltate o leggete. Come dice l’apostolo Giovanni: “Sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l’intelligenza per conoscere colui che è il vero; noi siamo in colui che è il vero, nel Figlio suo Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna” (1 Giovanni 5:20).

Paolo Castellina, 10 novembre 2023

Note

[1] https://sfero.me/article/ci-stiamo-abituando-massimo-mazzucco

[2] Vedere Matteo 4:1–11 ; Luca 4:41.