Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (Matteo 28:19)

13 Giugno 2025 Paolo Castellina 0

Nei tribunali italiani il giudice emette le sue sentenze “in nome del popolo italiano”. E’ una responsabilità indubbiamente molto grande. Quando il ministro di Dio amministra il battesimo cristiano lo fa “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”, facendo così appello a tutto l’essere trinitario e opera di Dio. Questa è una responsabilità che ci chiama a farlo “con sommo “timore e tremore”. Che cosa implica? Lo vedremo oggi esaminando il testo di Matteo 28:19.

Colui che anima, rianima e potenzia 

6 Giugno 2025 Paolo Castellina 0

Viviamo in un tempo in cui l’essere umano si sente sempre più capace di spingersi oltre i confini della natura grezza. Questo è legittimo, ma non riusciremo mai a creare la vita. I problemi del mondo sono tanti, ma non riusciremo mai a risolverli senza il potere vivificante di Cristo. La missione che Cristo ci affida è di grandezza impressionante, ma non riusciremo mai a compierla senza essere potenziati dal Santo Spirito di Dio. Un messaggio per la celebrazione della Pentecoste (Genesi 1:26-27; 2:7; Giovanni 1:1-3; Efesini 2:1-5; Atti 2:1-21).

Il beneficio di Cristo: ricevuto e ritrasmesso (Atti 10:38)

29 Maggio 2025 Paolo Castellina 0

Si dice giustamente che vivere all’aria aperta e mangiare sano allunghi la vita. I benefici della persona e dell’opera del Salvatore Gesù Cristo, però, sono di gran lunga maggiori, perché alla vita danno significato e valore eterno. Ne parla l’apostolo Pietro quando tali benefici li condivide con un ufficiale dell’esercito romano, parlandogli di Gesù come colui che “è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti coloro che erano sotto il dominio del diavolo, perché Dio era con lui” (Atti 10:38). Gesù ci insegna a fare altrettanto.

Obbedire prima a Dio: fede, libertà e resistenza all’autoritarismo (Atti 5:29)

23 Maggio 2025 Paolo Castellina 0

Le autorità civili e religiose assolvono nei propositi rivelati di Dio un compito importante che il cristiano è chiamato a rispettare: imporre un minimo di ordine alla società e reprimere il male che altrimenti non avrebbe limiti. Quando le autorità, però, abusano del loro potere, è pure nostro dovere resistervi. Quando avevano proibito agli apostoli di Cristo di proclamare l’Evangelo, Pietro disubbidisce loro rispondendo: “Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini” (Atti 5:29). Che implicazioni questo comporta al nostro essere cristiani? È quanto considereremo oggi.

Le responsabilità globali del cristiano (Atti 11:1-18)

16 Maggio 2025 Paolo Castellina 0

Il termine “globalizzazione” è divenuto oggi di uso comune soprattutto per indicare le ambizioni di potentati economici e politici di governare il mondo intero risolvendo, a loro dire, i suoi molti problemi. Come? Omologandoci e trasformandoci tutti in consumatori e servi fedeli attraverso strumenti di controllo autoritari. Il termine “globalizzazione”, però, non è negativo di per sé stesso. La fede cristiana è “globalizzante” perché l’umanità è una e per sopravvivere deve collaborare. Quali sono i princìpi su cui si basa l’Evangelo biblico, perché e come ci può portare a vivere in armonia? Lo vedremo sommariamente oggi a partire dal testo di Atti 11:1-18.