Degni di avere parte al mondo a venire (Luca 20:27-38)

1 Novembre 2022 Paolo Castellina 0

Due tendenze divergenti si sono sempre manifestate nelle chiese cristiane. Una la si potrebbe chiamare “ultramondana”, vale a dire la fede cristiana intesa esclusivamente come “salvezza dell’anima”, quella focalizzata nell’aldilà come unica realtà che realmente importi e verso il quale impegnarsi. L’altra tendenza è quella “intramondana”, che vede la rilevanza della fede cristiana solo nella trasformazione, nella “salvezza”, di questo mondo intesa come miglioramento delle condizioni di vita di singoli e della società. Di fatto nelle Sacre Scritture vi è equilibrio e integrazione fra ogni aspetto della realtà, spirituale e materiale, presente e futuro. Gesù operava nel presente, ma teneva sempre in considerazione “il dopo”, “l’oltre”, e lo faceva parlando della risurrezione, Sua e dei Suoi. Anche allora Egli veniva per questo considerato irrazionale e non biblico. Come aveva reagito? Vediamolo tramite il testo di Luca 20:27-38.

Siete dei “vasi pregiati”, oppure… (2 Timoteo 2:14-21)

24 Ottobre 2022 Paolo Castellina 0

C’è un proverbio italiano che dice: “Tutti siam di creta e Dio è il vasaio”. Questa è un’immagine che ricorre spesso nella Bibbia. Che tipo di “vaso” siete voi? Cosa “contenete”? Chi servite e a che cosa servite? Domande di questo tipo le aveva poste l’apostolo Paolo in 2 Timoteo 2:14-22. Egli ci chiama a essere “vasi nobili”. Che cosa vuol dire e qual è la differenza dai “vasi ignobili” che pure menziona in quel testo? Vediamo.

Era persuaso di essere giusto, ma… (Luca 18:9-14)

16 Ottobre 2022 Paolo Castellina 0

Spesso noi valutiamo noi stessi generosamente rispetto a criteri di giustizia che noi stessi ci siamo creati oppure rispetto ai mutevoli criteri di questo mondo. Anche se mai perfettamente, lo ammettiamo, ci riteniamo così persone “a posto”. L’unico metro valido con il quale confrontare noi stessi sono però i criteri morali e spirituali che Dio ha stabilito nella Sua Parola per le creature umane. Rispetto a essi noi ci ritroviamo inevitabilmente non solo carenti ma del tutto inaccettabili e condannati. L’onestà di ammetterlo e la disponibilità al ravvedimento è la strada che porta alla riabilitazione e al rinnovamento. Lo vediamo oggi considerando quanto dice Gesù nel testo biblico di Luca 18:9-14, “il fariseo e il pubblicano al tempio”.

Non mollare, tieni duro! (Luca 18:1-8)

9 Ottobre 2022 Paolo Castellina 0

Gesù insegna ai Suoi discepoli non solo a pregare con fiducia Dio, ma a pregarlo con persistenza, senza stancarci, perché Egli è ben disposto a soccorrerci. Lo insegna nella parabola che esaminiamo questa settimana, Luca 18:1-8. Scopriremo non solo come la preghiera sia uno dei mezzi che Egli ha scelto per realizzare in noi e con noi la Sua volontà, ma come essa abbia pure per noi un’importante funzione pedagogica.

La percentuale di quelli che dicono “grazie” (Luca 17:12-19)

2 Ottobre 2022 Paolo Castellina 0

Oggi si tende a prendere tutto per scontato, anzi, a pretendere! Dire ‘grazie’ e ‘per favore’ i genitori lo insegnano ancora ai figli e ne danno l’esempio? Amarezza, invidia, pretese, gelosia, sopraffazione e cose del genere innescano una spirale discendente che non porta a nulla di buono, sia a livello personale che sociale. La stupefacente grazia di Dio in Cristo (sempre da riscoprire per la generosità che la caratterizza) ci insegna a vedere le cose da una diversa prospettiva, cambia il nostro atteggiamento, ci porta a essere riconoscenti verso di Lui e gli altri anche nelle piccole cose e ci rafforza per “fare differenza” in questo mondo. Lo vediamo nella parabola di Gesù che troviamo in Luca 17:11-19, dove solo uno su dieci lebbrosi guariti era tornato a ringraziarlo. Vi è una “lebbra” non fisica della quale noi potremmo essere afflitti. In che modo Gesù potrebbe guarircene tanto che Egli dica anche a noi: “Alzati e va la tua fede ti ha guarito”?